“Niente più vino al matrimonio”, sposo ubriaco in tribunale per minacce alla proprietaria della villa
- 22/04/2024
- Trend
Finché vino non ci separi… Uno sposo è finito in tribunale a Varese per danneggiamento, danni morali e materiali e dovrà rispondere al giudice del suo comportamento avvenuto proprio il giorno del proprio matrimonio. La causa? La proprietaria aveva avvisato che non sarebbe stato servito più vino al ricevimento scatenando l’ira del 34enne. Ma scopriamo insieme la dinamica dei fatti.
Il matrimonio
La storia ha inizio sulle sponde del Lago della città, in località Galliate Lombardo, quando, nella villa che ospitava il “banchetto” del matrimonio, qualcosa non è andato come sperato. Il matrimonio avvenuto nel settembre del 2021, infatti, è finito in minacce e violenza. Comportamenti, questi, per i quali lo sposo è costretto a rispondere in tribunale, dinanzi al giudice Davide Alvigini.
“Stop al vino”
Lo sposo, in compagnia di amici e parenti, con un gruppetto più o meno ristretto di persone, pare abbia esagerato con l’alcool. Al momento della torta, il personale del catering ha smesso di servire alcol. Fatto, questo, che ha scatenato l’ira del protagonista della giornata. Ira che si è trasformata in minacce alla proprietaria dell’immobile che, avendo casa ai piani superiori, si sarebbe rifugiata lì per evitare una possibile aggressione fisica.
Le minacce
Prima sembra che lo sposo abbia fatto il cenno di tagliarle la gola, poi il tentativo di raggiungerla nelle stanze in cui la donna si sarebbe rifugiata e, infine, i danni materiali agli oggetti della location. Secondo la ricostruzione dei fatti esposta al giudice di Varese, come riporta Malpensa24, sembra inoltre che sposo e amici abbiano urinato nella piscina della dimora storica. Il processo proseguirà il 20 gennaio 2025. La proprietaria della casa si è costituita parte civile ed è rappresentata in giudizio dall’avvocato Fabio Ambrosetti: L’imputato è difeso dall’avvocato Mauro Dalla Chiesa. I reati contestati all’imputato sono danneggiamento, minacce e tentata violazione di domicilio.
In aula, anche un vicino di casa come testimone, che ha raccontato: “Erano tutti ubriachi, la sposa piangeva. Alla fine della festa l’autista del pullman non voleva riportarli indietro”.
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