Lo yoga cambia la forma del cervello (ed è una buona notizia)
- 06/02/2025
- Popolazione
Lo yoga può modificare la struttura fisica del cervello. A rivelarlo sono ricerche emergenti, inclusi studi approfonditi ripresi da Associated Press, articoli su testate come Frontiers in Integrative Neuroscience e Journal of Alzheimer’s Disease, e lavori accademici.
Secondo questi studi la pratica millenaria originaria dell’India, nota per i suoi numerosi benefici fisici e mentali, non solo migliora la flessibilità e riduce lo stress, ma può anche indurre cambiamenti significativi nella struttura e nella funzione del cervello.
Come lo yoga cambia il cervello
Una ricerca condotta dal Massachusetts General Hospital ha esaminato gli effetti di un programma di yoga e meditazione della durata di otto settimane. I partecipanti hanno mostrato un aumento della densità della materia grigia in aree del cervello associate alla memoria, all’apprendimento e alla regolazione emotiva. Questi risultati suggeriscono che anche un periodo relativamente breve di pratica può portare a cambiamenti neuroplastici significativi. Altri studi condotti con tecniche avanzate di neuroimaging, come la risonanza magnetica (RM) e la tomografia a emissione di positroni (PET), offrono una finestra privilegiata per osservare i cambiamenti cerebrali indotti dallo yoga. Queste ricerche mostrano che lo yoga può:
- Aumentare il volume della materia grigia: in particolare, si osserva un incremento nelle aree dell’ippocampo, dell’insula e della corteccia prefrontale. Queste regioni sono cruciali per la memoria, l’autoregolamentazione, la consapevolezza interiore, le funzioni cognitive superiori e la creatività;
- Preservare la materia grigia: questo declino non è così evidente in chi invece pratica yoga, suggerendo che questa ha un effetto protettivo contro l’invecchiamento della struttura cerebrale. Studi hanno dimostrato che lo yoga rallenta la perdita di memoria, in particolare nelle donne a rischio di Alzheimer;
- Migliorare la connettività cerebrale: le scansioni cerebrali rivelano una maggiore efficienza nella comunicazione tra diverse aree del cervello, in particolare nel Default Mode Network (DMN), una rete coinvolta nell’introspezione e nell’elaborazione delle informazioni. Gli Asana o i Mantra rigenerano le cellule del corpo e stimolano il cervello ad emettere le onde Alfa;
- Effetti sull’ippocampo e sull’amigdala: l’ippocampo viene rafforzato e persino accresciuto attraverso asana e pranayama e l’amigdala, ovvero quella struttura cerebrale che influisce sulla regolazione delle emozioni, viene attivata.
Lo yoga migliora le funzioni del cervello poiché aiuta a prevenire e a controllare lo stress. In pratica, le asana, i pranayama e la meditazione permettono di evitare un sovraccarico fisico e mentale e ciò crea un miglioramento nelle funzioni cerebrali. La respirazione e le varie contorsioni dello yoga riplasmano alcune strutture del cervello.
Gli effetti dello yoga su stress, ansia e funzioni cognitive
Studi scientifici hanno dimostrato che la pratica regolare dello yoga può portare a cambiamenti strutturali e funzionali nel cervello, migliorando così la nostra capacità di gestire lo stress, concentrare attenzione e migliorare le funzioni cognitive. La pratica dello yoga è infatti associata a una riduzione dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress come confermato da uno studio condotto presso la Srinharinwirot University.
I benefici dello yoga sul cervello possono manifesta già dopo poche settimane di pratica costante. Tuttavia, la durata e l’intensità necessarie possono variare in base all’individuo e al tipo di yoga praticato. È importante mantenere la pratica regolare per massimizzare gli effetti positivi sul cervello e sul benessere generale. Secondo alcuni ricercatori lo yoga avrebbe persino il potenziale per arrestare il declino neurodegenerativo legato all’invecchiamento. È stato scoperto che lo yoga aumenta i livelli di acido gamma-amminobutirrico (Gaba) nel cervello, un neurotrasmettitore che rallenta l’attività cerebrale bloccando la capacità delle cellule nervose di ricevere e inviare messaggi chimici. Un corso di 12 settimane di yoga porta ad aumenti di Gaba che sono stati correlati a miglioramenti dell’umore e diminuzioni dell’ansia.
Seguendo questo percorso, lo yoga potrebbe avere benefici ancora maggiori. Quando una persona sperimenta un evento stressante, viene attivato il sistema nervoso simpatico, la parte del sistema nervoso autonomo che controlla le funzioni corporee involontarie come la respirazione e il battito cardiaco, ma aiuta anche a governare la nostra risposta. In questo momento i geni vengono attivati per produrre proteine chiamate citochine che causano infiammazione a livello cellulare.
Si tratta di una reazione utile sul momento, che consente al corpo di proteggersi da ferite o infezioni. Tuttavia, se lo stress perdura per molto tempo, l’infiammazione a lungo termine diventa dannosa e aumenta il rischio di cancro, invecchiamento precoce e depressione. Qui subentra lo yoga: interventi mente-corpo come l’antica pratica indiana e la meditazione fanno ridurre la produzione di citochine e, quindi, il rischio di malattie e condizioni correlate allo stato infiammatorio.
Altri benefici dello yoga sulla salute
Lo yoga non è solo meditazione perché implica anche l’impiego del corpo che assume diverse ‘figure’ a seconda delle tecniche. Per questo, lo yoga può migliorare anche la resistenza e l’agilità aiutando a prevenire gli infortuni. Diversi calciatori di fama mondiale, giocatori di football americano e giocatori di basket hanno riconosciuti tali benefici allo yoga. Oltre agli sportivi, anche altre celebrità hanno elogiato lo yoga che praticano ormai da molti anni, tra cui Sting, Gwyneth Paltrow, Uma Thurman e Madonna. Gwyneth Paltrow, in particolare, è stata una delle prime star a dichiarare il proprio amore per lo yoga ed è convinta di aver contribuito ad accrescerne la popolarità.
Sono sempre più numerose le ricerche che dimostrano che lo yoga può avere effetti benefici su un’ampia gamma di problemi di salute.
Nei malati di epilessia, ad esempio, si è visto che praticare yoga riduce significativamente il numero di crisi epilettiche, o addirittura le previene del tutto. Lo yoga è stato utilizzato come intervento per aiutare a gestire il diabete di tipo 2, ridurre il dolore cronico e aiutare nella riabilitazione dopo un ictus. È stato anche dimostrato che è più efficace della fisioterapia nel migliorare la qualità della vita delle persone con sclerosi multipla e uno studio suggerisce persino che potrebbe essere utile per persone che hanno affrontato il cancro.