Vacanze italiane? Belpaese meta prediletta e spese in aumento: i dati
- 23 Luglio 2025
- Popolazione
La voglia di viaggiare degli italiani si conferma anche per l’estate 2025, con una propensione a partire pressoché stabile rispetto all’anno precedente e significativamente più alta rispetto al 2023. Si stima che ben 34 milioni di italiani si concederanno almeno una vacanza tra giugno e settembre, rappresentando il 57% della popolazione. A trainare questa tendenza è soprattutto il turismo outdoor, che si afferma come una forza dominante nel panorama delle vacanze italiane.
Turismo e scelte degli italiani
L’indagine, condotta da Human Company e Istituto Piepoli, ha evidenziato che l’open air è al centro delle preferenze. I turisti outdoor sono i più attivi e motivati a viaggiare, con l’82% di essi che ha già programmato o intende programmare una partenza per l’estate.
La quota di coloro che prevedono una vacanza outdoor è in forte crescita, attestandosi al 23% e sfiorando quasi un quarto del mercato, un dato in netto aumento rispetto al 15% del 2023. La principale motivazione dietro questa scelta è la libertà offerta dal viaggio all’aria aperta (35%). Villaggi turistici e agriturismi sono in cima alle preferenze per questo segmento.
Tradizionalmente, luglio (32%) e agosto (44%) rimangono i mesi più gettonati per le vacanze. Tuttavia, si registra un maggiore interesse per i mesi di giugno e settembre, principalmente per fattori economici (35%), la tendenza a un minor affollamento (32%) e la ricerca di condizioni meteo favorevoli (30%). Per i viaggiatori outdoor, la ricerca di condizioni meteo favorevoli è la motivazione principale per scegliere questi mesi (36%). Giugno è scelto dal 13% degli italiani (19% per l’outdoor, un aumento significativo rispetto al 2024), mentre settembre conquista il 25% delle preferenze generali (27% per l’outdoor).
Dove andare in vacanza?
Le preferenze di destinazione rimangono ancorate ai grandi classici: il mare è in testa con il 62% delle scelte, seguito dalle città d’arte (20%) e dalla montagna (17%). Anche tra gli amanti dell’outdoor, il mare raccoglie il 55% delle preferenze, seguito dalla montagna (18%) e dalle città d’arte (16%).
La vera novità dell’estate 2025 è la crescita di formule di viaggio alternative nel comparto outdoor, con un incremento significativo per le vacanze enogastronomiche (dal 3% al 12%), quelle “slow” (dal 5% al 7%), le sportive (dal 4% al 5%) e l’emergere dei viaggi a carattere religioso (dallo 0% al 2%).
Italia protagonista
La scelta tra Italia ed estero si conferma stabile: il Belpaese è preferito dall’81% degli italiani. Tra chi predilige il turismo outdoor, la percentuale sale all’85% (+6 punti rispetto al 2024), con un calo dell’interesse per l’estero (15%). Le regioni più amate in generale sono Sicilia, Toscana e Puglia (tutte al 12%), con il Trentino-Alto Adige che entra per la prima volta nella top 5 (9%) e l’Emilia Romagna (8%). Per il segmento outdoor, la Puglia guida le preferenze (15%), seguita dalla Toscana (13%) e dalla Calabria (12%).
Un trend positivo riguarda la durata delle vacanze: il saldo tra chi prevede di trascorrere più o meno giorni mostra un progressivo miglioramento, passando dal -13% del 2023 al -3% previsto per il 2025, indicando che sempre meno italiani intendono accorciare i giorni di permanenza.
Il budget per le vacanze
Il budget per le vacanze è in crescita, sfiorando i 1.950 euro in generale (rispetto ai 1.400 euro del 2023 e 1.700 del 2024). La spesa media per le vacanze outdoor è significativamente più alta, passando dai poco più di 2.000 euro del 2024 ai quasi 2.700 euro per l’estate in arrivo. Questo scarto di oltre 700 euro suggerisce che il turismo all’aria aperta non è più un’opzione economica, ma una scelta consapevole orientata alla qualità dell’esperienza, con i viaggiatori disposti a investire un budget importante.
Nonostante l’aumento del budget, le preoccupazioni economiche rimangono centrali: l’aumento del costo della vita (bollette, affitti, generi alimentari) e dei prezzi nei servizi turistici (trasporti, ristorazione, alloggi) sono indicati dal 66% degli italiani come elementi determinanti. Di conseguenza, la vacanza viene pianificata con una logica sempre più razionale e attenta al budget. Il 41% di coloro che non intendono fare una vacanza attribuisce questa scelta a motivi economici, sebbene questa percentuale sia in diminuzione rispetto al 2024.
“I dati dell’Osservatorio confermano come la voglia di viaggiare degli italiani resti forte, nonostante le incertezze economiche. In questo scenario, il turismo outdoor continua a registrare una crescita costante tanto che quest’estate arriverà a sfiorare un quarto del mercato, un’espansione rilevante che riflette un interesse sempre più trasversale e la capacità di rispondere in modo concreto ai nuovi bisogni dei viaggiatori. Chi apprezza questa tipologia di vacanza è infatti disposto ad investire in esperienze autentiche e di qualità, segno di una nuova cultura del viaggio, più attenta alla libertà, alla natura e alla sostenibilità. Tuttavia, a fronte di questo andamento positivo, evidenziamo una controtendenza nei flussi dei turisti stranieri verso le città d’arte italiane, che non sembrano seguire lo stesso trend di crescita. Un dato che merita attenzione e che andrà monitorato con particolare cura nei prossimi mesi”, sottolinea Domenico Montano, General Manager di Human Company.
“L’estate 2025 conferma la voglia di vacanza degli italiani, con numeri che restano alti nonostante il contesto economico e internazionale. Ma la vera notizia è il boom del turismo outdoor: una formula sempre più centrale nelle scelte di viaggio. Chi sceglie l’openair lo fa con convinzione, investendo tempo e risorse per vivere esperienze varie e autentiche, a contatto con la natura e con uno stile più libero. Non solo: il viaggiatore openair è disposto anche a spendere sensibilmente di più del viaggiatore tradizionale. È un segnale chiaro: il viaggio torna al centro della vita, non come lusso, ma come priorità”, dichiara Livio Gigliuto, Presidente di Istituto Piepoli.