Un’altra demografia è possibile: 13 nati in 48 ore nel piccolo comune di Cecina (Livorno)
- 09/11/2023
- Popolazione
In uno scenario molto preoccupante, qualche esempio virtuoso riaccende delle piccole speranze sulla demografia del Paese.
Nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cecina, cittadine di quasi 28.000 anime in provincia di Livorno, si è verificato un evento straordinario in appena 48 ore: dalle 16 del 6 novembre fino alle 10 di ieri, 8 novembre, sono nate ben 13 nuove vite, tra cui due coppie di gemelli, 5 bambine e 8 bambini.
Il direttore del reparto di ostetricia e ginecologia, il dottor Stefano Masoni, non ha potuto nascondere la sua gioia e gratitudine: “È un grande piacere per me e per tutto lo staff vedere tanti nuovi neonati. Questo boom è un’ulteriore conferma che la fiducia verso il nostro ospedale è sempre viva, alcune mamme arrivano anche da territori al di fuori della nostra Asl”, una dinamica che ricorda l’esempio virtuoso dell’ospedale di Legnano che con il suo modello attrae future mamme anche da altre province.
“È un segno che ci fa guardare con più ottimismo al futuro – aggiunge il direttore Masoni – nonostante si sia in periodo di calo demografico diffuso nella maggior parte delle regioni del nostro Paese. Con le nascite del 5 novembre, unite alle 13 degli ultimi due giorni, il reparto si è popolato di gioia e, nella speranza di continuare a vedere nuovi arrivi, stiamo recuperando spazi per ospitarli. Mi preme ringraziare tutti i sanitari che hanno saputo gestire con efficacia e professionalità tutti i parti”.
Il caso studio di Legnano
Quello di Cecina non è l’unico esempio virtuoso nel Belpaese. Anche i dati di Legnano fanno ben sperare nonostante il contesto dell’Italia, terzultimo Paese in Europa per tasso di fecondità con 1,25 figli per donna, meglio solo di Spagna (1,19) e a Malta (1,13), come riporta l’Eurostat. Un trend che non risparmia la Lombardia dove, rispetto a 10 anni fa, i nuovi nati sono quasi 25mila in meno ogni anno, da 93.284 a 68.397 (-26,7%).
A Legnano, invece, negli ultimi 5 anni le nascite sono rimaste costanti. Questo risultato è attribuibile a un approccio incentrato sulla personalizzazione e sull’umanizzazione della cura materna, con un’enfasi particolare sulla riduzione della medicalizzazione. L’ospedale si impegna attivamente per fornire un’esperienza di gravidanza e parto confortevole, consentendo la presenza di partner e persone di supporto durante i momenti cruciali.
Anche l’immigrazione gioca un ruolo significativo nel mantenimento del tasso di natalità di Legnano, con una percentuale di madri di origine straniera pari al 35%. Il coinvolgimento delle ostetriche in tutto il processo, dalla gravidanza al parto e al periodo post-parto, rappresenta l’elemento-chiave del successo del modello di Legnano fornendo un supporto emotivo continuo e dedicato per aiutare le neomamme ad affrontare le sfide connesse alla maternità.
L’approccio multidisciplinare adottato dall’ospedale, in collaborazione con vari professionisti medici e di supporto, contribuisce a garantire un trattamento completo e personalizzato per le donne in gravidanza. Inoltre, l’impiego di tecnologie all’avanguardia e la disponibilità di servizi di analgesia durante il travaglio, come docce speciali e terapie di rilassamento, contribuiscono a rendere l’esperienza del parto più confortevole e rilassante.
Gli esempi di Cecina e di Legnano sono la dimostrazione che qualcosa si può fare per evitare il definitivo crollo demografico del Paese. Ma tocca impegnarsi su più livelli, dalla politica alle scelte dei singoli ambulatori, senza perdere il focus sugli aggiornamenti tecnologici che possono sostenere la demografia.
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