Nasce l’Ufficio della Fede alla Casa Bianca: Trump come un messia
- 10/02/2025
- Mondo Popolazione
Nasce alla Casa Bianca l’Ufficio della Fede. La scorsa settimana il presidente Usa Donald Trump aveva detto che voleva rimettere al centro del Paese la religione, e lo sta facendo: oggi ha firmato un ordine esecutivo che istituisce un Ufficio apposito, affidandolo alla telepredicatrice Paula White, da anni sua consigliera spirituale.
Per suggellare il momento, Trump ha inscenato nello Studio Ovale una sorta di ultima cena e ha postato su X la relativa foto. C’è lui al centro, novello Messia, con una Bibbia di qua e White di là, circondato da pastori di varie congregazioni, dal cantante Kid Rock, dal marito della telepredicatrice, Jonathan Cain, e da alcuni collaboratori.
Un’immagine che parla già molto, ma che è accompagnata da parole ancora più chiare: “Come dice la Bibbia: ‘Beato chi porta la pace’. Alla fine, spero che la mia più grande eredità, quando tutto sarà finito, sarà essere conosciuto come un pacificatore e un unificatore”.
Da parte sua White, per la quale “opporsi a Trump equivale a opporsi a Dio”, è arrivata a dire che “ho l’autorità per dichiarare la Casa Bianca luogo santo. E’ la mia presenza che la santifica”.
“As the Bible says, ‘Blessed are the peacemakers.’ And in that end, I hope my greatest legacy when it’s all finished, will be known as a peacemaker and a unifier.” —President Donald J. Trump pic.twitter.com/ArXe38r1EY
— The White House (@WhiteHouse) February 8, 2025
Chi è Paula White, controversa pastora della ‘teologia della prosperità’
Paula White è una figura controversa. Nata nel 1966 a Tupelo, Mississippi, è una self-made preacher che parte da un’infanzia difficile e prosegue con la conversione al cristianesimo a 18 anni, con il successo come predicatrice, con il rapporto con Trump che la nota in tv, e ora con la consacrazione ufficiale nelle stanze del potere americano.
Pastora della ‘teologia della prosperità’, da molti cristiani conservatori è considerata un’eretica, a partire dallo stesso concetto che sta alla base della sua ‘dottrina’. Ovvero che Dio dà – premia – ricchezza e salute a chi ha una fede forte. Un’impostazione criticata perché addossa ai poveri la colpa di essere tali.
Ma ci sono anche altri motivi di polemiche, come la richiesta da parte di White di donazioni alla sua ‘chiesa’, con la ‘minaccia’ che, a chi non dona, Dio impedirà la realizzazione di ogni desiderio. Alla fine, la sua Without Walls International Church è diventata un impero, mentre la pastora parla, predica e influenza milioni di americani attraverso il suo show televisivo.
Cosa farà l’ufficio della fede
Al momento non è stato specificato cosa farà nel concreto l’Ufficio della Fede, ma la sua istituzione trova le sue radici nella convinzione di Trump che i democratici siano “contro la religione e contro Dio”: una convinzione ribadita giovedì scorso durante l’annuale evento religioso National Prayer Breakfast, al quale partecipano gruppi religiosi e leader governativi e durante il quale il presidente ha tenuto un discorso.
Trump tra le altre cose ha definito il suo predecessore Joe Biden, peraltro cattolico, un “persecutore dei credenti” e ha dichiarato di voler firmare un ordine esecutivo per istituire una nuova task force con il compito di colpire tutte le forme di anti-cristianità, nominando capo dell’iniziativa la procuratrice generale degli Stati Uniti Pam Bondi.
“La missione di questa task force sarà quella di fermare immediatamente tutte le forme di discriminazione e di attacco anticristiano all’interno del governo federale, incluso il Dipartimento di Giustizia, che è stato assolutamente terribile, l’Internal Revenue Service, l’Fbi e altre agenzie”, ha spiegato Trump.
Come per altre sue iniziative, questa del presidente in realtà può portare a problemi costituzionali, innanzitutto in relazione al Primo emendamento, che stabilisce che il governo non può imporre una religione né interferire con la libertà religiosa. In sostanza, che debba esserci separazione tra Stato e Chiesa. Non solo, ma l’’Establishment Clause’ vieta al governo di istituire una religione ufficiale o favorirne una rispetto a un’altra.
Trump come un messia
Le iniziative di Trump rientrano in un contesto di più lunga data in cui il miliardario si dipinge come un messia, un salvatore, sfruttando anche l’immagine della crocefissione. A tal proposito ha contribuito il fallito attentato della scorsa estate a Butler, in Pennsylvania, quando il miliardario ha schivato la morte per un soffio e per molti grazie alla mano di Dio. L’episodio è stato narrato, da lui e non solo, come un quasi martirio. “È stata la volontà di Dio a salvarmi: un’esperienza che mi ha cambiato”, ha ribadito giovedì scorso al National Prayer Breakfast.
L’intersezione tra politica, religione e populismo non è nuova per l’America, ma il tycoon la sta sfruttando a piene mani per aumentare la polarizzazione della società americana e presentarla come una lotta tra bene e male. D’altronde non è passato troppo tempo dall’esplosione delle teorie cospirative che facevano capo a QAnon, secondo cui – tra le altre cose – il mondo è dominato da un gruppo segreto di pedofili che solo Trump può sconfiggere. Lui ovviamente aveva sguazzato in questo mare, e c’è da credere che possa tornare tutto di nuovo a galla.
Mentre aspettiamo di capire cosa farà l’Ufficio della Fede alla Casa Bianca, la sua istituzione fa presagire una sterzata ancora più conservatrice di quanto immaginato finora. Se non lo avete fatto, recuperate in streaming la serie tv ‘Il racconto dell’ancella’ o la serie di libri di Margaret Atwood da cui è tratta: quella che sembrava una storia distopica rischia di trasformarsi in realtà.