Rihanna incinta del terzo figlio, così ha rivoluzionato la gravidanza
- 06/05/2025
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Un abito gessato firmato Marc Jacobs, un pancione in bella vista e un annuncio che ha rubato la scena a uno degli eventi più glamour dell’anno. È così che Rihanna ha svelato al mondo la sua terza gravidanza durante il Met Gala 2025, tenutosi lunedì 5 maggio al Metropolitan Museum of Art di New York. La popstar 37enne è arrivata quasi un’ora dopo la chiusura ufficiale dell’evento – come da sua abitudine – ma questa volta il ritardo è stato più che perdonato dai presenti, entusiasti per il lieto annuncio.
L’annuncio della gravidanza
Non è la prima volta che Rihanna sceglie un palcoscenico importante per rivelare le sue gravidanze. Se la terza è stata annunciata al Met Gala, la seconda fu svelata durante l’Halftime Show del Super Bowl 2023, quando si esibì con una tuta rossa di Loewe e Alaïa che metteva in risalto il pancione. La prima gravidanza, invece, fu annunciata con un servizio fotografico insieme al compagno A$AP Rocky ad Harlem, New York.
“È una sensazione incredibile”, ha commentato il rapper, co-presidente del Met Gala 2025, ai giornalisti che gli hanno fatto gli auguri. “È una benedizione. Sapete, alcune persone in altre situazioni a volte possono essere invidiose, ma per la maggior parte abbiamo visto amore. E siamo molto ricettivi a questo e lo apprezziamo”, ha aggiunto A$AP Rocky.
Il desiderio di una famiglia numerosa
Rihanna e A$AP Rocky, insieme dal 2019, hanno già due figli maschi: RZA Athelston Mayers, nato il 13 maggio 2022, e Riot Rose, venuto al mondo il 1° agosto 2023. Il nome del primogenito è un omaggio al produttore e rapper RZA, leader del collettivo hip hop Wu-Tang Clan, di cui la coppia è fan. “Athelston”, il secondo nome del bambino, è anche il secondo nome di A$AP Rocky, all’anagrafe Rakim Athelston Mayers.
La cantante non ha mai nascosto il desiderio di una famiglia numerosa. Nell’aprile 2024, durante un’intervista con Interview Magazine, alla domanda su quanti figli volesse aveva risposto: “Quanti Dio vorrà che ne abbia”, aggiungendo: “Non so cosa vuole Dio, ma io punterei a più di due”.
Sul sesso del nascituro, aveva scherzato: “Se c’è qualcosa che non so fare? A quanto pare avere delle figlie femmine. Anche la prossima volta (ovvero questa, ndr.), c’è il 75% di probabilità che sarà un maschio. Ma non si sa mai, teniamo le dita incrociate”. Non si sa ancora il genere del nascituro (o nascitura).
Come Rihanna ha rivoluzionato la gravidanza
Fin dalla sua prima gravidanza, Rihanna ha rivoluzionato il modo in cui le donne incinte si mostrano in pubblico. “Sono stata io a dire personalmente che non avrei comprato vestiti premaman, non avrei comprato pantaloni premaman, jeans o vestiti e non avrei fatto nessuna cosa che la società mi avesse detto di fare”, ha raccontato a Bustle. “Quando in passato vedevo le donne vestirsi durante la gravidanza, pensavo ci fosse un’unica opzione. Quindi mi sono sfidata a spingermi oltre e divertirmi davvero con il mio stile”.
Il risultato è stato sorprendente: mini dress di piume fucsia, abiti couture, completi con catene di diamanti attorno al pancione, eco-pellicce, abiti trasparenti e completi a fili Rihanna ha mostrato che è possibile giocare con gli abbinamenti anche quando si è incinte, senza rinunciare al proprio stile e, quindi, a una parte di sé.
Questa scelta ha un valore sociale importante. Per decenni, la nostra società ha raccontato alle donne che la maternità toglie necessariamente loro qualcosa, sensualità e maternità sembravano escludersi a vicenda. Rihanna, consapevole della eco che hanno le sue scelte, ha favorito l’immagine di un corpo femminile libero da vincoli e stereotipi misogini.
“All’inizio era come stare sotto l’effetto di acidi”
Rihanna ha anche contribuito a sdoganare molti tabù sulla maternità, parlando apertamente delle difficoltà e delle gioie di essere madre. “All’inizio ogni giorno era come stare sotto l’effetto di acidi, del tutto allucinante”, dichiarò dopo la nascita del primo figlio senza usare mezzi termini. “È qualcosa di selvaggio, da brivido, pazzesco. Tutto insieme”.
Ormai sono molte le neo mamme che rifiutano le narrazioni edulcorate sulla vita alle prese con un bambino di pochi mesi, ma Rihanna sottolinea come le sofferenze siano ben compensate dalla gioia di avere dei figli: “È la sensazione più bella, l’amore più grande che io abbia mai provato e che non so descrivere”.
In un’intervista a British Vogue, ha descritto così la maternità: “Oh, mio Dio, è leggendario. Non ricordi la vita di prima, è la cosa più strana. Cerchi letteralmente di ricordarla, ma i sentimenti, i desideri, le cose che apprezzi, tutto, non ti identifichi più con quello, perché non ti concedi nemmeno di andare così lontano con la mente, perché non importa più”. E ha proseguito: “Sostanzialmente, da una persona sono diventata due. Entri in ospedale come una coppia e ne esci come una famiglia di tre persone. È pazzesco. E i primi giorni sono folli. Non dormi. Per niente. Neanche se volessi. Siamo tornati a casa, non avevamo nessuno. Eravamo solo noi genitori e il nostro bambino. Sei uno zombie per la maggior parte del tempo”.
L’equilibrio impossibile tra lavoro e maternità
Rihanna non ha nascosto le difficoltà di conciliare la vita da mamma con quella da imprenditrice e artista. Un equilibrio che diventa ancora più difficile per le persone comuni, che in molti casi non possono fare accedere ai costosi servizi per l’infanzia e/o a una babysitter. La superstar ha spiegato efficacemente la realtà dei fatti evitando di usare tante parole e cercare assurde spiegazioni a un fatto semplice:
“L’equilibrio è quasi impossibile perché, da qualunque punto di vista lo si guardi, il lavoro è sempre qualcosa che ti priva del tempo con tuo figlio. Questa è la situazione attuale. Quando si decide a cosa dire di sì, deve valerne la pena”, ha detto la cantante dopo la nascita di Riot. Un bambino – ha spiegato ai microfoni di Access Hollywood, “entra in gioco e cambia le cose perché diventa la priorità numero uno. Non puoi ritardare un bambino, non puoi posticiparlo come una data di scadenza, arriva e basta. Quindi le cose devono adattarsi, questa è di per sé una sfida e la adoro”.
Come è cambiato il rapporto di coppia dopo la nascita dei figli
La maternità ha anche cambiato il rapporto con il compagno A$AP Rocky. “Siamo migliori amici con un bambino. Dobbiamo essere sulla stessa lunghezza d’onda, ma è sempre stato così nella nostra relazione. Tutto cambia quando nasce un bambino, ma direi che non ha fatto altro che avvicinarci di più”, ha raccontato ancora a British Vogue.
A dicembre 2023, Rihanna ha dichiarato a Page Six che l’avere dei figli ha mutato il suo amore per il fidanzato: “Lo amo in modo diverso da quando è padre. E poi i nostri figli sono davvero innamorati di lui”.
Una nuova visione della maternità
Lo scorso 9 marzo, all’indomani della Giornata internazionale dei diritti delle donne, Rihanna ha condiviso un post su Instagram diventato in pochissimo tempo già iconico.
In due fotografie differenti, si mostrava sul letto di ospedale nei suoi primi momenti di vita insieme ai figli, RZA e Riot Rose. “Di gran lunga la cosa più potente che abbia mai fatto in quanto donna”, ha scritto nella caption del carosello.
Ciò che emerge dalle parole e dalle scelte della superstar è una visione della maternità che non cancella l’identità della donna, ma la arricchisce. Una maternità che non è solo sacrificio, ma anche gioia e realizzazione.
In un’epoca in cui le donne sono spesso costrette a scegliere tra carriera e famiglia, la terza gravidanza di Rihanna non è solo una notizia di gossip, ma un messaggio potente per tutte le donne: la maternità può essere vissuta in modo autentico, senza conformarsi a modelli prestabiliti, celebrando il proprio corpo e la propria individualità.
Ma è anche un messaggio per le istituzioni e per le aziende: piuttosto che tentare una conciliazione forzata tra il lavoro e la maternità, bisogna riconoscere a quest’ultima l’importanza e lo spazio temporale di cui necessita. Bisogna, in altre parole, fare in modo che una donna abbia il tempo e le risorse economiche per potersi dedicare al neonato senza rischiare di finire sull’orlo del baratro, di subire un ridimensionamento sul luogo di lavoro o di non essere assunta perché incinta o desiderosa di avere una famiglia.
Meno vestiti premaman, più schiettezza.