Istat, Chelli: “Più coppie senza figli e genitori single. La pensione? A 69 anni nel 2051”
- 08/10/2024
- Famiglia Popolazione
Anche negli scenari di natalità e mortalità più favorevoli il numero di nascite non potrà comunque compensare quello dei decessi. Aumentano le coppie senza figli, i genitori single, e tutto ciò ha un peso sul futuro della nostra nazione: come il pensionamento previsto quasi a 70 anni nel 2051.
Questo è il quadro che il presidente Istat Francesco Chelli ha presentato durante l’audizione del Piano strutturale di bilancio, davanti alle commissioni Bilancio riunite della Camera e del Senato. “Nel 2030, lo scenario mediano contempla un saldo naturale pari a -322mila unità, che a sua volta diverrebbe pari a -284mila nell’ipotesi più favorevole, un valore comunque fortemente negativo”. Scopriamo perché.
Lo scenario demografico del 2024
Il presidente dell’Istat ha presentato i dati provvisori relativi allo scenario demografico italiano dei primi sette mesi del 2024. E la tendenza non è differente al passato, ma “vede anzi amplificati gli effetti del processo demografico in corso. Le nascite sono state circa 210mila, oltre 4mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2023; scendono anche i decessi, nei primi sette mesi dell’anno in corso pari a 372mila contro i 389mila dell’anno precedente (-17mila)”.
“Il deficit naturale, ossia il saldo fra nascite e decessi – ha aggiunto il presidente Chelli – migliora leggermente rispetto al 2023 ma rimane in ogni caso fortemente negativo (-163mila, contro -174mila dell’anno precedente)”.
Flussi migratori
Uno dei temi sui quali si dibatte politicamente è il peso dei flussi migratori sul futuro della demografia nazionale. Il presidente ha chiarito che crescono sia gli ingressi sia le uscite, per la precisione: 253mila ingressi (+10mila rispetto ai primi sette mesi 2023) e 106mila uscite (+16mila). Ne consegue, per il momento, un saldo migratorio con l’estero ampiamente positivo (+147mila) e di 6mila unità inferiore a quello registrato nello stesso periodo del 2023. Il risultato di tali dinamiche è una popolazione poco inferiore ai 59 milioni di abitanti, che a fine luglio perde ulteriori 15mila residenti rispetto all’inizio dell’anno.
“Aumentano coppie senza figli e genitori single”
Il presidente Chelli durante l’audizione sul Psb davanti alle commissioni Bilancio riunite della Camera e del Senato ha anche espresso le proprie perplessità rispetto alla bassa fecondità.
Le coppie che oggi hanno figli e che rappresentano circa il 30% del totale (7,7 milioni di famiglie), potrebbero scendere nel 2031 al 37% (7,2 milioni). E se da un lato diminuiscono le coppie con figli, si prevede che aumenteranno quelle senza: da 5,3 milioni nel 2024 a 5,6 milioni nel 2031. La loro quota sul totale delle famiglie crescerebbe così dal 20,3% al 21,1%.
E Chelli ha parlato anche di “instabilità coniugale” che comporterà, infine, anche un aumento più contenuto di famiglie composte da un genitore solo, che passeranno da 2,8 milioni (il 10,6% del totale) a 2,9 milioni (10,8%).
In futuro, rileva l’Istat, si prevedono quindi famiglie sempre più piccole e caratterizzate da una maggiore frammentazione, il cui numero medio di componenti scenderà dalle attuali 2,25 persone per famiglia a 2,18 nel 2031.
Longevità e pensioni
Sul versante previdenziale, ha aggiunto il presidente Chelli, “le ipotesi sulle prospettive della speranza di vita a 65 anni contemplate nello scenario mediano presagiscono una crescita importante, a legislazione vigente, dell’età al pensionamento. Rispetto agli attuali 67 anni, si passerebbe a 67 anni e 3 mesi dal 2027, a 67 anni e 6 mesi dal 2029 e a 67 anni e 9 mesi a decorrere dal 2031, per arrivare a 69 e 6 mesi dal 2051”.
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