Papa Leone XIV, movimento Maga all’attacco: “Un’altra marionetta marxista in Vaticano”
- 09/05/2025
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Robert Francis Prevost diventa il primo Papa americano della storia, Trump accoglie la notizia con orgoglio: “Non vedo l’ora di incontrarlo”, dice il presidente americano. Ma sarà davvero così? In più di un’occasione, quando era ancora cardinale, Leone XIV avrebbe condiviso su X aspre critiche nei confronti di Trump, Vance e della loro politica Maga che vuole tenere i migranti fuori ai confini statunitensi. Prevost ha già dimostrato di non avere paura nell’esporsi sui temi politici, anche con durezza.
C’è ancora qualche dubbio sulla reale paternità dell’account, che da alcune prove pare effettivamente riconducibile a Papa XIV. L’account si chiama @drprevost e al momento non sono arrivate smentite o conferme dai portavoce del Vaticano. Il profilo contiene centinaia di post risalenti anche a molti anni fa; quindi, non è stato creato ad hoc dopo la sua investitura e non presenta nessuna delle caratteristiche che hanno di solito gli account fake.
Poche ore dopo l’ufficializzazione del nome, X ha posto sull’account la spunta blu, che però da tempo non garantisce più una effettiva verifica dell’identità del proprietario. Anche il New York Times ha scritto di non poter verificare in modo definitivo che l’account sia di Prevost, ma, dopo numerose ricostruzioni, ha constatato che il profilo è collegato “a un numero di telefono e a un’email riconducibili a lui”.
I tweet contro la politica Maga
Il 15 aprile 2025, appena tre settimane prima della sua elezione al soglio pontificio, il profilo attribuito a Prevost aveva condiviso un post particolarmente duro: “Mentre Trump e Bukele si fanno beffe della situazione dall’Ufficio Ovale, le autorità federali stanno illegalmente deportando un residente americano, che un tempo era un immigrato salvadoregno senza documenti. Ora, Evelio, un volontario di Washington DC, chiede: ‘Non vedete la sofferenza? Non vi turba la coscienza? Come potete rimanere in silenzio?’”.
Parole che Trump (che da Papa si è vestito, ma solo sui social) prova a cancellare. L’elezione del primo papa americano è “un grande onore per il nostro Paese”, dice il tycoon, ma l’ala dura del movimento Maga non è altrettanto entusiasta.
Dopo l’elezione, la giornalista e influencer repubblicana Laura Loomer ha pubblicamente definito Papa XIV, un “anti-Trump” e un “Marxista totale come Papa Francesco” sostenendo che i “cattolici non devono aspettarsi niente di bello in futuro”. Poi la chiosa finale: “Solo un’altra marionetta marxista in Vaticano”.
Perché tanta avversione? La risposta è in un tweet pubblicato dall’account @drprevost dieci anni fa e condiviso dalla stessa trumpiana a corredo del suo duro attacco a Papa XIV.

Un papa americano contro le politiche di Trump?
Il nuovo pontefice, primo papa americano della storia, avrebbe utilizzato attivamente il suo account X (ex Twitter) per esprimere posizioni nette su temi sociali e politici. Particolarmente significativi sono stati gli interventi critici verso le politiche migratorie dell’amministrazione Trump-Vance, che hanno rivelato una sensibilità forgiata dai suoi lunghi anni come missionario in Perù.
Un post dell’account attribuito a Prevost, che ha ottenuto migliaia di condivisioni, era accompagnato da un link a un articolo del Catholic Standard intitolato “Questa prova è una Passione” ed era dedicato al tema dell’immigrazione. Un segnale della direzione che il suo pontificato potrebbe prendere, in continuità con quello del suo predecessore. Non a caso, anche Papa Francesco aveva avuto un duro confronto con Donald Trump proprio sulla politica migratoria.
Lo scontro con J.D. Vance sull’“ordo amoris”
Particolarmente significativo è stato lo scontro a distanza con il vicepresidente americano J.D. Vance. Il 3 febbraio 2025, il profilo tanto discusso aveva condiviso un articolo del National Catholic Reporter dal titolo eloquente: “JD Vance sbaglia: Gesù non ci chiede di fare la classifica del nostro amore per gli altri”.
L’articolo criticava le dichiarazioni rilasciate da Vance durante un’intervista a Fox News, in cui il vicepresidente aveva affermato: “Esiste un concetto cristiano secondo cui si ama la propria famiglia, poi si ama il prossimo, poi si ama la propria comunità, poi si amano i propri concittadini e, infine, si dà priorità al resto del mondo. Gran parte dell’estrema sinistra ha completamente capovolto questo concetto”.
Vance aveva cercato di giustificare le deportazioni di massa di immigrati illegali facendo riferimento al concetto cristiano di “ordo amoris”, citando un passaggio del De civitate Dei di Sant’Agostino. Una interpretazione che papa Francesco aveva già contestato in una lettera inviata ai vescovi americani a gennaio: “Il vero ordo amoris che deve essere promosso è quello che scopriamo meditando costantemente sulla parabola del Buon Samaritano, ossia meditando sull’amore che costruisce una fraternità aperta a tutti, senza eccezione”.
Il “sedicente” Prevost, che è agostiniano, aveva quindi ripreso e amplificato questa critica, sottolineando come la visione cristiana dell’amore non preveda gerarchie o classifiche.
Un’attenzione costante alle questioni sociali
L’account X attribuito a Leone XIV rivela anche altri temi cruciali. Tra i post più significativi emerge il rilancio di un’intervista rilasciata quando era vescovo della diocesi peruviana di Chiclayo al quotidiano La Republica, in cui “invitava le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti a denunciarli”, uno dei temi più cari a papa Francesco.
Questa attenzione alle questioni sociali e alla protezione dei più vulnerabili si riflette anche nel suo primo discorso in piazza San Pietro, dove ha fatto cenno alla “costruzione di ponti”, in evidente continuità con il magistero del suo predecessore e in aperto contrasto con i muri voluti da Donald Trump.
La preoccupazione per la crisi demografica, l’eredità di Francesco
Un altro tema molto caro a Bergoglio è stato l’inverno demografico che affligge l’Italia e altri Paesi occidentali. Papa Francesco aveva più volte sottolineato come “il tema della natalità è basilare per invertire la tendenza e rimettere in moto l’Italia a partire dalla vita, a partire dell’essere umano”. La sua posizione non è stata esente da critiche quando, a più riprese, ha sostenuto che “gli italiani preferiscono i gatti e i cagnolini ai figli”. Nel 2021, incontrando l’allora premier Mario Draghi, Bergoglio aveva evidenziato che “l’Italia si trova da anni con il numero più basso di nascite in Europa, in quello che sta diventando il vecchio Continente non più per la sua gloriosa storia, ma per la sua età avanzata”.
In un discorso di febbraio 2025 alla Casa di Santa Marta, il Pontefice aveva incontrato ostetriche, medici ginecologi e personale sanitario delle province calabresi: “In Italia, e anche in altri Paesi, sembra si sia perso l’entusiasmo per la maternità e la paternità; le si guarda come fonte di difficoltà e di problemi, più che come lo spalancarsi di un nuovo orizzonte di creatività e di felicità”.
Le prossime settimane ci diranno quale sarà la posizione di Leone XIV su questo tema. Intanto, le prime ore ci hanno già detto cosa pensa il movimento Maga del nuovo Papa.