“Anche per San Francesco prima l’amore per i figli, poi gli animali”, Padre Fortunato difende il Papa
- 05/09/2024
- Popolazione
Papa Francesco torna ad attaccare le famiglie occidentali, colpevoli di preferire gli animali ai figli. Dal suo viaggio in Indonesia, il Pontefice condanna le leggi che limitano le nascite (“leggi di morte”) e conferma la sua idea sulla crisi demografica: non gli stipendi troppo bassi o uno scarso work-life balance, in alcuni Paesi, come l’Italia, non si fanno figli perché: “Forse queste famiglie preferiscono avere un gatto o un cagnolino, invece di un figlio”.
Le parole di Papa Francesco hanno suscitato l’ilarità del presidente indonesiano Joko Widodo, seduto al suo fianco, e dei circa 300 presenti all’incontro.
Da questa parte dell’Oceano, dove la sua teoria è ben nota, la reazione non è stata altrettanto ilare: molti utenti social si sono scatenati contro il Pontefice, ricordando l’amore per gli animali di Francesco d’Assisi, il cosiddetto “secondo Cristo”. Intervistato dall’Adnkronos, il francescano Padre Enzo Fortunato, già storico portavoce della Basilica di Assisi, ha difeso la posizione del Pontefice.
Padre Fortunato dà ragione al Papa: le sue parole
“Anche San Francesco diceva di amare prima i figli degli animali, il Papa ci sta dicendo le priorità della vita, ricordando la scala valoriale”, ha spiegato Padre Fortunato secondo cui San Francesco “non ha mai detto ‘amate di più gli animali dei figli‘, anzi: anche il Santo, prima degli animali, parla dell’uomo e del posto a lui riservato dal Signore”.
Papa Francesco elogia l’Indonesia
Nel suo discorso a palazzo dell’Istana Merdeka, Papa Francesco ha aggiunto: “Con una legge di morte, cioè limitare le nascite, la ricchezza più grande che sono le nascite” prima di elogiare l’Indonesia ed elevarla ad esempio perché “ha famiglie di tre, quattro, cinque figli che vanno avanti e questo si fa vedere nel livello di età nel Paese. Continuate così, è un esempio per tutti i Paesi (dove) forse, questo fa ridere, alcune famiglie preferiscono avere un gatto o un cagnolino invece che avere un figlio. Questo non va bene”.
Le sue parole riprendono un mantra del suo pontificato, ma vanno in contrasto con quanto detto nelle Filippine nel 2015.
Quando il Papa disse: “Essere cristiani non significa dover fare figli come conigli”
In quella occasione, di ritorno dal suo settimo viaggio internazionale, nelle Filippine, Papa Francesco aveva risposto così a una domanda sull’Enciclica ‘Humanae vitae’ di Paolo VI che proibì la contraccezione: “Paternità responsabile significa che si devono fare figli, ma responsabilmente. Alcuni credono che i cristiani debbano fare come i conigli”. In seguito a queste dichiarazioni, il Pontefice chiese scusa ai fedeli che si sentirono offesi.
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