Gli occhiali da sole fanno male agli occhi? Non dopo aver letto questo articolo
- 13 Giugno 2025
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Siamo soli nell’universo? Quanto farà caldo questa estate? Gli occhiali da sole sono sicuri? Diversi studi provano a rispondere alla prima domanda, altri garantiscono che, sì, anche questa estate potrà essere la più calda mai registrata, mentre in questo articolo proveremo a rispondere alla terza domanda.
In estate gli occhiali da sole sono necessari, ma quali sono i rischi per la vista? Vediamoci chiaro.
Il paradosso degli occhiali scuri senza protezione
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il colore scuro delle lenti non garantisce automaticamente una protezione efficace. Anzi, gli occhiali da sole di scarsa qualità possono rappresentare un pericolo maggiore rispetto al non indossarli affatto.
Il motivo è semplice. Quando indossiamo lenti scure, le pupille si dilatano per compensare la riduzione di luminosità, ma se queste lenti non filtrano adeguatamente i raggi ultravioletti, permettono a una quantità maggiore di radiazioni dannose di penetrare nell’occhio dilatato.
Gli occhiali contraffatti o privi di certificazioni rappresentano il rischio più elevato. Le loro lenti, prive dei filtri necessari, lasciano passare i raggi Uv provocando danni che possono manifestarsi sia nell’immediato che nel lungo termine.
I danni reali dell’esposizione non protetta
L’apparato visivo può subire conseguenze serie dall’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti. Nel breve periodo, si possono verificare fotocheratite e fotocongiuntivite, vere e proprie scottature degli occhi che causano arrossamento, lacrimazione eccessiva e quella fastidiosa sensazione di “sabbia negli occhi”.
I danni a lungo termine sono ancora più preoccupanti. L’esposizione cumulativa ai raggi Uv può accelerare lo sviluppo della cataratta, favorire la degenerazione maculare e causare alterazioni della superficie oculare aumentando il rischio di cancro. Particolarmente allarmante è il dato che quattro melanomi non cutanei su cinque si sviluppano nell’occhio.
La ricerca scientifica ha dimostrato che i raggi Uv a 300 nanometri possono causare, dopo sole cinque ore di esposizione, l’apoptosi cellulare in tutti e tre gli strati della cornea. L’apoptosi è un processo di morte cellulare programmata, una sorta di “suicidio cellulare altruista” che permette alle cellule di autodistruggersi quando necessario. L’intensità dell’effetto dipende da diversi fattori ambientali, tra cui l’elevazione solare rappresenta il più rilevante.
Come scegliere gli occhiali da sole giusti
Quando si comprano gli occhiali da sole, spesso, si tende al risparmio pensando che basti una lente scura per proteggere la propria vista. Abbiamo visto che non è così; ma allora quali sono le lenti giuste e come riconoscerle per acquistare degli occhiali da sole sicuri?
Il parametro di riferimento è la dicitura UV400, che indica la capacità delle lenti di filtrare le radiazioni ultraviolette fino a 400 nanometri, garantendo una protezione del 99-100%. Gli occhiali da sole ideali, infatti, devono bloccare la quasi totalità dei raggi Uv, sia Uva (che costituiscono il 95% delle radiazioni ultraviolette che arrivano sulla Terra) che Uvb (5% delle radiazioni ultraviolette e più intense dei raggi Uva).
La certificazione CE rappresenta un requisito minimo indispensabile, anche se offre protezione solo fino a 380 nanometri. È importante sapere che questo marchio non è sottoposto a verifiche ufficiali e può essere facilmente falsificato.
Per un acquisto sicuro, la strategia più efficace è rivolgersi al proprio ottico di fiducia o a negozi autorizzati. La professionalità del rivenditore costituisce la prima garanzia di qualità e tutela del consumatore.
Ci perdonerete il gioco di parole se diciamo che non esistono occhiali da sole “buoni per tutte le stagioni”. Per l’uso quotidiano, la categoria 3 risulta ideale, filtrando il 10-20% dei raggi solari. Per attività in alta montagna, dove l’intensità delle radiazioni è maggiore, è preferibile la categoria 4.
Le lenti polarizzate rappresentano un valore aggiunto, specialmente per chi trascorre tempo vicino a superfici riflettenti come acqua, neve o asfalto. Queste lenti bloccano la luce concentrata e riflessa, riducendo l’abbagliamento e migliorando il comfort visivo. Le categorie servono a distinguere i diversi poteri filtranti delle lenti.
Durante la guida, vanno evitate le lenti troppo scure, perché possono distorcere la percezione del paesaggio circostante, così come le lenti fucsia, azzurre e rosa perché alterano i colori. Quelle gialle aumentano luminosità e contrasto con il cielo nuvoloso.
Come usare gli occhiali da sole
La protezione degli occhi richiede attenzione costante, che non si limita alle giornate di sole intenso. I raggi Uv penetrano attraverso le nuvole, quindi gli occhiali da sole vanno utilizzati anche con il cielo coperto.
L’esposizione va limitata nelle ore centrali della giornata, particolarmente tra le 10:00 e le 14:00, quando la radiazione ultravioletta raggiunge il picco massimo. L’uso di cappelli con visiera ampia rappresenta un complemento efficace agli occhiali da sole, perché riduce ulteriormente l’esposizione degli occhi ai raggi ultravioletti.
Particolare attenzione va prestata in ambienti con superfici riflettenti. Acqua, neve e sabbia possono aumentare significativamente l’esposizione ai raggi Uv, rendendo indispensabile una protezione adeguata.
I bambini necessitano di protezione particolare, avendo occhi estremamente più fragili rispetto agli adulti. Per loro è essenziale scegliere lenti con protezione certificata e montature resistenti per evitare che, correndo o giocando, i piccoli rompano gli occhiali da sole.
Anche chi ha subito interventi di cataratta deve mantenere alta l’attenzione: nonostante le lenti artificiali abbiano spesso filtri Uv integrati, l’uso di occhiali da sole rimane raccomandato.
Alcune categorie professionali, come saldatori, dentisti e operatori industriali, sono esposte a radiazioni Uv ad alta intensità e devono utilizzare sempre schermi protettivi specifici.
In definitiva, gli occhiali da sole non fanno male agli occhi quando sono di qualità certificata e utilizzati correttamente. Al contrario, rappresentano uno strumento fondamentale per preservare la salute visiva nel tempo, purché scelti e utilizzati opportunamente.