La rinascita dei giochi da tavolo nell’era dell’Intelligenza artificiale
- 18/12/2024
- Popolazione
Natale si avvicina, e con esso le tombolate, gli “ambo” urlati al primo numero e le partite a carte sul tavolo che, stanco, offre ancora i dolci sopravvissuti al pranzo. Nel tepore degli affetti e della tradizione, qualche coraggioso potrebbe spingersi un po’ più in là e presentare un nuovo gioco da tavolo. Un’ipotesi sempre più concreta, se si si guarda cosa sta succedendo negli ultimi anni: il mercato dei giochi da tavolo sta vivendo una vera e propria rinascita in Italia e nel mondo.
Giochi da tavolo, quanto si vendono?
Nel 2023, il mercato globale dei giochi da tavolo è stato valutato a 12 miliardi di dollari, con previsioni che indicano una crescita fino a 20,2 miliardi di dollari entro il 2032, con un tasso di crescita annuale composto superiore al 5%. In Italia, il mercato dei giochi da tavolo è stimato a circa 1,7 miliardi di euro nel 2024, con una crescita annuale che si attesta tra il 10% e il 15%.
Nel Belpaese, il settore si distingue per la sua vivacità, con circa 800 nuovi titoli lanciati ogni anno, e un’ottima risposta dei consumatori. Nell’era dell’Intelligenza artificiale e del digitale onnipresente, il successo dei giochi da tavolo ci parla di un profondo desiderio di passare del tempo insieme e offline.
I designer stanno esplorando nuove meccaniche di gioco che promuovono l’interazione sociale e l’immersione nel gameplay. Giochi cooperativi e competitivi offrono esperienze coinvolgenti che incoraggiano la narrazione e la strategia. Questi aspetti sono particolarmente apprezzati in un momento in cui le interazioni digitali sono predominanti; i giochi da tavolo offrono una pausa dalle schermate e promuovono l’interazione faccia a faccia.
Perché sta crescendo
Uno dei principali fattori che ha contribuito alla crescita del mercato è la riscoperta del valore del gioco come forma di intrattenimento sociale, avvenuta durante il lockdown. Chiusi in casa, molti italiani hanno riscoperto il piacere dei giochi da tavolo, rimasti troppo a lungo in cantina o in una di quei mobili dove si butta di tutto, a volte anche i propri desideri più genuini.
Il settore ha saputo adattarsi alle esigenze dei consumatori introducendo una vasta gamma di nuovi titoli che spaziano dai classici ai giochi più innovativi. Secondo Asmodee Italia, uno dei principali editori nel settore, l’interesse degli italiani verso i giochi da tavolo è aumentato significativamente negli ultimi anni, con una crescita compresa tra il 20% e il 30%.
Un particolare traino sono anche i giochi basati su proprietà intellettuali popolari (come film e serie Tv), che attraggono trasversalmente i giocatori storici e quelli meno avvezzi al gioco da tavolo.
Come sta cambiando il settore dei giochi da tavolo
Nonostante la crescita, il mercato dei giochi da tavolo deve affrontare alcune sfide significative, a partire dalla crisi demografica, dato che meno bambini significano una base di consumatori potenziale ridotta. Il danno è duplice: oltre alla contrazione diretta dei consumatori (meno bambini), c’è anche una contrazione indiretta, perché spesso sono i più piccoli a far giocare gli adulti. Invece, le culle sono sempre più vuote. Secondo i dati Istat, nel 2023 sono nati 379.890 bambini, -3,4% rispetto all’anno precedente e -34,1% rispetto al 2008.
Il settore dei giochi da tavolo deve poi considerare altri due elementi: la concorrenza dei videogiochi e la diminuzione del ciclo di vita dei giochi sugli scaffali dei negozi. Su quest’ultimo punto, gli esperti indicano varie cause: la crisi demografica, l’aumento dei titoli offerti, la contrazione del potere d’acquisto delle famiglie (con meno risorse disponibili, i consumatori tendono a essere più selettivi, favorendo i titoli nuovi e innovativi rispetto ai classici). Bisogna poi considerare che i consumatori sono sempre più attratti da giochi che offrono esperienze innovative e meccaniche di gioco fresche. Questo porta a un rapido disinteresse per titoli che non riescono a soddisfare queste aspettative.
Il ruolo delle fiere di settore
Le fiere come PLAY – Festival del Gioco e Lucca Comics & Games giocano un ruolo fondamentale nel corroborare questa crescita. Durante eventi come questi, si registrano decine di migliaia di visitatori interessati a provare le ultime novità del settore. Nel caso della fiera PLAY, si sono registrate circa 40.000 presenze, mentre Lucca Comics & Games ha visto oltre 275.000 visitatori nell’edizione 2024. Questi eventi non solo offrono una piattaforma per lanciare nuovi titoli ma, con un numero di visitatori in costante crescita, fungono anche da indicatori della salute del mercato.
I giochi di Natale più tradizionali
Non possiamo concludere l’articolo senza l’elenco dei giochi tradizionali più diffusi a Natale lungo la penisola, includendo anche i giochi di carte:
- Tombola: dobbiamo davvero spiegare cos’è? Considerato il gioco di Natale per eccellenza, la tombola ha origini napoletane risalenti al XVIII secolo. Si gioca con 90 numeri e prevede combinazioni per vincere come ambo, terno, quaterna e cinquina e, appunto, tombola quando si completa tutta la cartella di numeri. Visto che non richiede nessuna dote particolare, se non quella delle fortuna, è un gioco che va bene per tutte le età e per tutta la famiglia. Inutile dire che non è tombola, se non si usano le scorze dei mandarini o qualche legume per segnare i numeri usciti sulla propria cartella;
- Mercante in Fiera: un classico della tradizione veneziana, questo gioco utilizza due mazzi di carte e si basa su una sorta di lotteria mista ad asta. I giocatori devono accoppiare le carte in mano con quelle esposte sul tavolo per vincere premi;
- Gioco dell’Oca: un altro gioco tradizionale che offre divertimento assicurato. Si gioca su un tabellone con caselle numerate e il movimento è determinato dal lancio dei dadi. L’obiettivo è arrivare per primi alla fine del percorso;
- Sette e Mezzo: Questo gioco è molto popolare durante le festività ed è tipicamente giocato con un mazzo di carte napoletane. I punteggi delle carte vanno da 1 a 7, mentre le figure valgono mezzo punto. L’obiettivo è avvicinarsi il più possibile a sette e mezzo senza superarlo;
- Briscola: Un altro gioco di carte molto amato, la briscola si gioca con un mazzo tradizionale e può coinvolgere due o più giocatori. Ogni giocatore cerca di accumulare punti vincendo le mani;
- Scopone: Variante della classica scopa, questo gioco richiede abilità strategica e si gioca a squadre. Ogni squadra cerca di totalizzare il punteggio più alto possibile;
- Ciuccio o Asino: si escludono dal mazzo i tre cavalli, mentre l’ultimo viene nascosto nel mazzo dal mazziere. Una volta distribuite le carte ai giocatori, vanno eliminate le coppie e messe al centro del tavolo. Poi, chi ha il numero maggiore di carte pesca dal giocatore alla sua sinistra una carta a caso, e la scarta se questa fa coppia con una delle sue. Il gioco dura finché non resta un solo partecipante con una carta non accoppiabile (il cavallo), che sarà lo sconfitto e, in quanto tale, pagherà la vita.
Chiaramente, trattandosi di tradizioni, i giochi cambiano da regione a regione, da provincia a provincia, e spesso anche da comune a comune. D’altronde, anche questa è la bellezza del periodo che sta per arrivare, freddo fuori, e caldo dentro, con i familiari intenti a capire il nuovo gioco proposto dal coraggioso cuginetto, prima di donarsi, inevitabilmente, al fatale “giro di tombola”.