La popolazione europea torna a salire, quella italiana no
- 11/07/2023
- Popolazione
La popolazione dell’Ue nel 2022 è aumentata, passando da 446,7 milioni di persone del 1° gennaio 2022 a 448,4 milioni registrati al 1° gennaio 2023. I dati di Eurostat certificano la crescita demografica post Covid, ma anche un’Italia in controtendenza.
Tra i 7 Paesi Ue che hanno registrato un calo demografico post Covid, il Belpaese è quello che registra il dato peggiore: -179.419 persone nel 2022. Anche nel pieno della pandemia, anni 2020 e 2021, l’Italia ha registrato il calo più importante in valori assoluti con -384 mila persone, corrispondenti ad un calo dello 0.6 % della sua popolazione, seguita dalla Romania (-143 mila, -0.7 %) e dalla Polonia (-118 mila, -0.3 %).
I dati registrati nei 20 Paesi a saldo positivo vengono così commentati da Eurostat: “Mentre la popolazione è diminuita nel 2020 di circa mezzo milione di persone e nel 2021 di quasi 0,3 milioni di persone a causa della pandemia, ora ha ripreso a crescere”.
L’ufficio statistico dell’Unione europea spiega che “La variazione naturale negativa (più morti che nascite) è stata superata dal saldo migratorio positivo […] e all’afflusso massiccio di sfollati dall’Ucraina che hanno ricevuto lo status di protezione temporanea nei Paesi dell’Ue, come conseguenza dell’invasione russa nel febbraio 2022”.
In occasione della giornata mondiale della popolazione, che ricorre oggi, bisogna ricordare che il tasso di crescita demografico europeo è rallentato gradualmente negli ultimi decenni e che futuro l’immigrazione non basterà a fermare il calo demografico del “Vecchio Continente”. Ancora secondo i dati Eurostat, nel 2050 gli europei dovrebbero essere 447 milioni, nel 2075 429 milioni, nel 2100 420 milioni.
Nel periodo compreso tra il 2022 e il 2100 la percentuale della popolazione in età lavorativa dovrebbe diminuire, mentre gli anziani rappresenteranno una quota crescente della popolazione totale: le persone di età pari o superiore a 65 anni rappresenteranno il 31,3 % della popolazione europea entro il 2100, rispetto al 21,1 % del 2022.
Il confronto demografico tra Ue e resto del Mondo
I dati Ue sono in controtendenza rispetto a quelli del resto del Mondo. Le Nazioni Unite stimano che l’attuale popolazione di 8 miliardi continuerà a crescere fino a raggiungere i 10,4 miliardi di persone durante gli anni 2080. Tale livello resterà costante, secondo le previsioni, fino al 2100.
Il cambiamento maggiore si verificherà in Africa che attualmente ha una popolazione di 1,3 miliardi di persone e per il 2100 dovrebbe arrivare a 4,3 miliardi.
Di rilievo anche i dati dell’Asia che oggi registra oltre la metà della popolazione mondiale con i suoi 4,7 miliardi di persone. Entro il 2050 la popolazione asiatica dovrebbe salire a 5,3 miliardi di persone per poi diminuire nella seconda metà del secolo e tornare nel 2100 al livello odierno. Entro la fine del secolo, dunque, più di 8 persone su 10 nel mondo vivranno in Asia o in Africa, mentre solo il 6% vivrà nell’Europa che sarà sempre di più il “vecchio” continente.
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