Jovanotti a Sanremo 2025, 58 anni solo sulla carta. Qual è il suo segreto?
- 12/02/2025
- Popolazione
Ma quanti anni ha Jovanotti?
In tanti se lo sono chiesti dopo la scintillante esibizione dell’artista nella prima serata di Sanremo 2025. Un’ondata di energia che ha travolto tutti i presenti al Festival e i 12,6 milioni di spettatori a casa. Jovanotti è entrato in azione al ritmo de “L’ombelico del mondo”, quasi come un camaleonte nella distesa di tamburi festanti davanti al palco dell’Ariston.
È stato chiaro sin da subito che la sua esibizione sarebbe stata un inno al ritmo, all’energia e alla vita, elementi che ha portato sul palco di Sanremo accanto a Carlo Conti e Gianmarco Tamberi.
“Le canzoni non devono essere belle, devono essere stelle, illuminare la notte, far ballare la gente”, canta nel brano “Le Canzoni” del 2017. Si può dire che ha mantenuto la parola, sia per l’outfit total gold, sia perché la gente l’ha fatta ballare, eccome!
A vederlo, sembra lo stesso del 1989, quando saliva sul palco dell’Ariston presentando “Vasco”, nella sua unica partecipazione a Sanremo come concorrente. Da allora sono passati 36 anni e tutti si chiedono come faccia a mantenere la stessa energia di un ragazzino nonostante i suoi 58 anni (è nato il 27 settembre 1966).
Jovanotti, l’età e la resilienza come filosofia di vita
Tralasciamo gli aspetti scontati come una corretta alimentazione e una costante attività fisica: chiunque sa che queste abitudini contribuiscono a vivere meglio e più a lungo. Lo stesso Jovanotti ha più volte parlato dell’importanza di un’alimentazione equilibrata, senza eccessi, e della necessità di ascoltare il proprio corpo.
Ma l’aspetto più affascinante di Jovanotti è il suo approccio alla vita. Il 15 luglio 2023, mentre era in vacanza a Santo Domingo con sua moglie, Jovanotti ha avuto un grave incidente in bicicletta mentre percorreva una strada tra le canne da zucchero. Le conseguenze sono state serie e sarebbero potute essere ancora più gravi, come spiegato dal cantante al Corriere della Sera: “Ero sull’ambulanza con la gamba storta, i medici pronti per la rianimazione… Più avanti ho capito che ho rischiato di morire veramente. Di setticemia. In sala operatoria ho preso un batterio che ha complicato tutto, si stava rosicchiando l’osso e per questo avevo la gamba più corta. Lo hanno scoperto a Milano i medici dell’Humanitas: nella seconda operazione ho perso 4 litri di sangue, è stato un Vietnam”.
Eppure, Jovanotti non si è abbattuto. Passato il periodo difficile, sistemate le diverse fratture e dopo aver “reimparato a camminare”, Lorenzo Cherubini ha avuto la forza di definire quell’esperienza “un dono”, un’opportunità per rallentare, riflettere e rinascere con ancora più forza. Questa capacità di trasformare gli ostacoli in occasioni di crescita è una caratteristica comune a molte persone che mantengono un’energia inesauribile con il passare degli anni.
Gli effetti della mentalità positiva sulla salute
La psicologia positiva conferma che il modo in cui interpretiamo gli eventi della vita influisce direttamente sul nostro benessere fisico. Secondo studi della Harvard Medical School, una mentalità ottimista non solo aiuta a vivere meglio, ma può addirittura rallentare l’invecchiamento cellulare, riducendo i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e migliorando la salute cardiovascolare.
Altri studi supportano l’idea che la mentalità positiva abbia effetti benefici sull’invecchiamento cellulare e sulla salute generale:
- Allungamento dei telomeri: alcune ricerche suggeriscono che interventi psicologici e stili di vita sani possono influenzare la lunghezza dei telomeri, strutture protettive sul Dna che tendono ad accorciarsi con l’età. Uno studio del Dott. Dean Ornish indica che i telomeri possono allungarsi con uno stile di vita corretto, ritardando l’invecchiamento cellulare. Analogamente Dott.ssa Epel ha ipotizzato che la meditazione mindfulness può portare all’allungamento dei telomeri, rallentando l’invecchiamento cellulare;
- Influenza sullo stress ossidativo e l’infiammazione: essere gentili, ottimisti e grati può innescare processi che proteggono i telomeri contrastando lo stress ossidativo e l’infiammazione, fattori che contribuiscono all’accorciamento dei telomeri e all’invecchiamento precoce. “Sono un ragazzo fortunato, perché mi hanno regalato il mondo, sono fortunato perché non c’è niente che ho bisogno”, canta Jovanotti a proposito di gratitudine;
- Autoripazione: “Io penso positivo perché son vivo e finché son vivo”, è forse la frase che meglio esprime la filosofia di vita di Jovanotti. E anche un segreto della sua vitalità, appunto. La scienza ha dimostrato che una mentalità positiva aiuta gestire meglio le situazioni stressanti e questo può, a sua volta, rallentare il processo di invecchiamento cellulare con un effetto positivo sull’attività della telomerasi, l’enzima che “ripara” i telomeri.
La curiosità intellettuale come motore della giovinezza
Un altro pilastro è la passione per la conoscenza. Lungo il suo percorso artistico e umano, Jovanotti ha studiato culture diverse, sperimentato nuovi generi musicali e si è immerso in discipline che vanno dalla letteratura alla scienza. La sua capacità di apprendere continuamente non è solo un tratto distintivo della sua carriera, ma anche un elemento chiave della sua vitalità.
Diversi studi neuroscientifici confermano che la curiosità stimola il cervello a creare nuove connessioni sinaptiche, mantenendolo giovane e reattivo. Un’indagine condotta dall’University of California ha evidenziato come le persone che continuano ad apprendere nuove competenze nel corso della vita presentino un declino cognitivo significativamente più lento rispetto a chi smette di mettersi in gioco intellettualmente. Come ampiamente dimostrato dai ricercatori, cambiare spesso abitudini e sperimentare nuovi interessi aiuta il cervello a rimanere elastico, migliorando la capacità di problem solving e riducendo il rischio di malattie neurodegenerative.
La curiosità ha trovato campo anche nella musica di Jovanotti che non si è mai fossilizzato su un’unica direzione: ha spaziato dall’hip-hop al pop, dalla world music alla musica elettronica, mantenendo sempre un approccio eclettico.
Il potere delle relazioni umane
Un altro elemento che gioca un ruolo fondamentale nella vitalità di Jovanotti è la sua capacità di creare e mantenere relazioni autentiche. Che si tratti del rapporto con il pubblico, con i suoi collaboratori o con la famiglia, la sua vita è permeata da una rete sociale solida e stimolante.
Il senso di connessione con gli altri ha un impatto diretto sulla longevità e sulla qualità della vita.
Un dato interessante è che avere forti legami sociali può aumentare le probabilità di sopravvivenza a lungo termine del 50%. Questo impatto è paragonabile, se non superiore, a quello di fattori di rischio ben noti come il fumo, l’eccessivo consumo di alcol, l’inattività fisica, l’obesità e l’inquinamento atmosferico. Uno studio dell’Università di Harvard, che ha seguito i partecipanti per oltre 30 anni, ha rilevato che gli individui con relazioni soddisfacenti avevano il 50% di possibilità in più di vivere più a lungo rispetto a quelli che si sentivano soli o isolati. La solitudine, d’altra parte, è stata collegata ad un aumento del 31% della probabilità di sviluppare demenza.
Alcune citazioni “vitali” di Jovanotti
“Io penso positivo perché son vivo, perché son vivo!” – Penso positivo (1994);
“La notte ha il suo profumo, la strada il suo odore, la vita ha un suo ritmo, la vita ha il suo motore!” – Serenata rap (1994);
“Corri ragazzo corri, che qui tutto si trasforma!” – L’ombelico del mondo (1995);
“Oh, vita! Oh, vita! Non la spegnere mai!” – Oh, vita! (2017)
“Vado, non so dove, ma ci sono dentro!” – Tutto l’amore che ho (2010)
L’elenco potrebbe essere quasi infinito, come l’energia che l’artista ha portato nella prima serata di Sanremo 2025, come nel 1989. D’altronde, che sarebbe stato un eterno ragazzo dovevamo capirlo dal suo nome d’arte.