Giornata internazionale dei mancini, quanti lo sono? E perché per millenni sono stati considerati “figli del Diavolo”?
- 13 Agosto 2025
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Oggi, 13 agosto, è la Giornata internazionale dei mancini, una ricorrenza che riguarda circa una persona su dieci in tutto il mondo.
Prima di capire perché si nasce mancini, bisogna ricordare che i sinistrorsi sono stati a lungo discriminati nel corso della storia e, nei casi più gravi, venivano persino considerati “figli del Diavolo”. Lo stesso Lucifero è spesso raffigurato come mancino e durante il XVII secolo si credeva che Satana battezzasse i suoi seguaci con la mano sinistra. In molte lingue, inclusa quella italiana, essere una persona “sinistra” significa essere una persona poco trasparente, qualcuno di cui non ci si può fidare. Viceversa, il lato destro ha una connotazione positiva sia sotto il profilo della morale che delle abilità, come vedremo più avanti.
Ma perché i mancini sono stati discriminati per millenni? Ecco come sono andate le cose nel corso della storia.
Perché essere mancini era considerato segno del Diavolo
Fino al secolo scorso, i sinistrorsi sono stati oggetto di discriminazione e di abusi, più o meno gravi. Secondo diverse testimonianze, a molti di loro veniva legata la mano sinistra alla sedia per costringerli a usare la mano destra, considerata pura al contrario della “impura” mano sinistra. Fino agli anni ‘60 e ‘70, gli insegnanti cattolici continuavano a infliggere regolarmente punizioni corporali e pressioni psicologiche sugli studenti mancini, accusandoli di essere in combutta con il diavolo e di professare la fede comunista, non a caso qualificata anche come “estrema sinistra”.
Proprio nella religione sono da ritrovarsi le cause di questa demonizzazione dei sinistrorsi. Nella Bibbia, il figlio di Dio siede “alla destra del Padre”, i “giusti” siederanno alla destra di Dio e gli “empi” alla sinistra. Il Libro di Matteo scrive che Dio dividerà le nazioni nel Giorno del Giudizio, “come un pastore divide le sue pecore dalle capre; e metterà le pecore alla sua destra, ma le capre a sinistra”. Le prime accederanno Regno dei cieli, mentre quelli a sinistra saranno “maledetti nel fuoco eterno” dell’inferno.
Non a caso, nella rappresentazione del Peccato originale nella cappella Sistina, sia Eva che il serpente usano il lato sinistro per prendere il frutto proibito.
Aldilà dei riferimenti religiosi, nell’antichità i mancini venivano discriminati semplicemente perché la stragrande maggioranza delle persone era destrorsa.
L’etimologia delle parole “mancino” e “sinistro”
La parola “mancino” deriva dal termine latino “mancus”, che in latino che significa “storpio”, “minorato”, “mutilato”, come se i mancini avessero una sola mano. Infatti, da “mancus” deriva il verbo italiano “mancare” e l’aggettivo “mancante”.
Il termine “sinistro” ha una storia diversa, ma un significato analogo.
La parola deriva dal latino “sinsiter”, che inizialmente indicava ciò che si trovava a sinistra rispetto al punto di osservazione, senza alcuna connotazione valoriale. Le cose sono cambiate con l’arrivo degli aùguri, coloro che nell’antica Roma avevano il compito di interpretare la volontà degli dèi interpretandone i segnali mandati sulla terra. O meglio, nei cieli: gli uccelli provenienti da sinistra erano considerati presagio di brutte notizie, da cui l’associazione della sinistra con il concetto di sfortuna e di negatività.
Tutt’oggi, utilizziamo il termine sinistro per indicare qualcosa (o qualcuno) “ostile”, “poco trasparente” “maligno” e significati simili. Allo stesso modo, riferendoci a un incidente parliamo di un sinistro stradale a riprova di quanto il termine abbia conservato la sua accezione negativa.
La discriminazione destra-sinistra nelle lingue moderne
La discriminazione linguistica non riguarda solo l’italiano. In inglese, per esempio, “right” significa sia “destra” che “diritto”, ovvero ciò che è giusto. Al contrario, “left” significa “sinistra” ma anche “lasciato”, “mancante”, collegandosi al significato latino del termine “mancus”.
Sempre in inglese, “to be dexterous” significa essere abili con le mani o essere intelligenti, così come per noi italiani la “destrezza” indica l’abilità nell’affrontare e risolvere situazioni rischiose o che richiedono una elevata precisione.
La situazione è analoga nella lingua francese: la parola “droit” viene utilizzata sia per indicare la destra, che per indicare ciò che è “giusto”, nonché lo stesso “diritto”. Ancora, il termine francese “gauche” è usato in inglese per indicare qualcuno che manca di grazia; “adroit” significa “abile” e “maladroit” serve per indicare una persona goffa, disattenta, imprecisa. In italiano, per descrivere gli stessi difetti, usiamo l’aggettivo “maldestro”.
Le culture che non condannano il mancinismo
Poche culture hanno privilegiato il mancinismo rispetto al destrismo. Tra questi gli antichi Celti che adoravano il lato sinistro, associandolo alla femminilità e alla fertilità della donna. La Cina antica, invece, aveva una posizione neutrale in merito ai due lati. In particolare, per quanto riguarda la tipica dicotomia cinese, lo Yin era associato alla femminilità, alla sottomissione, al sangue, alla terra, ma anche al lato destro, mentre lo Yang era associato alla mascolinità, alla leadership, alla luce, al sole e alla parte sinistra.
Essere mancini è una questione di genetica?
Diversi studi hanno indagato le cause che portano circa il 10% della popolazione mondiale a utilizzare principalmente il lato sinistro del corpo. Il più recente è uno studio internazionale pubblicato l’anno scorso su Nature Communications, dal quale è emerso che essere mancini c’entra (anche) con la genetica. La preferenza per il lato sinistro sarebbe correlata alla presenza di rare varianti genetiche che alterano specifiche proteine che sono a loro volta fondamentali per dare forma alle cellule.
A Nijmegen, nei Paesi Bassi, i ricercatori dell’Istituto Max Planck per la psicolinguistica, sotto la guida di Clyde Francks, hanno effettuato uno screening genomico su larga scala, utilizzando i dati della Uk Biobank di oltre 350mila persone, di cui 38.043 mancini e 313.271 destrorsi.
Il gene Tubb4b e la (non) ereditarietà del mancinismo
La chiave risiederebbe nel gene Tubb4b, che contiene le istruzioni per una delle proteine che costituiscono i microtubuli, le strutture rigide che mantengono la forma delle cellule e sono anche coinvolte nella divisione cellulare.
Lo studio ha rivelato che nei mancini il gene Tubb4b ha una probabilità 2,7 volte maggiore di contenere varianti codificanti rare, che alterano le proteine e i geni della tubulina. I ricercatori hanno anche smentito l’ipotesi che il mancinismo sia ereditario, condizione riscontrata in meno di un caso su cento.
Inoltre, i ricercatori hanno individuato due geni, precedentemente attribuiti all’autismo, ovvero Dscam e Foxp1, che potrebbero essere associati anche al mancinismo senza però trovare una relazione causale tra la loro presenza e l’essere mancini. Secondo un co-autore dello studio, è probabile che il mancinismo avvenga per una serie di variazioni casuali durante lo sviluppo embrionale. Una ricostruzione coerente con la scarsa ereditarietà della condizione e con quanto si può osservare già durante la gestazione.
Mancini già dal feto
La cosiddetta lateralità è innata nel sistema nervoso centrale; per questo è possibile capire se una persona è mancina quando è ancora un feto. Verso il quarto mese di gestazione, infatti, un feto su dieci ciuccia il pollice sinistra invece del destro e preferisce usare la mano sinistra per toccarsi la bocca e gli occhi nonché per dare i famosi colpetti al pancione della madre.
I ricercatori hanno scoperto, tuttavia, che la lateralizzazione del cervello si manifesta con tempi più lunghi, comunque entro i due anni dalla nascita del bambino. È in questo lasso di tempo che l’emisfero destro del cervello diventa dominante nei sinistrorsi (e nei destrorsi diventa dominante quello sinistro).
La Giornata internazionale dei mancini
Solo negli anni ‘70 del Novecento è stata dimostrata l’innocuità del mancinismo e i sinistrorsi sono stati socialmente accettati. L’iniziatore del nuovo movimento di educazione progressista fu il filosofo e pedagogista statunitense John Dewey che, dopo aver condotto appositi studi scientifici, promosse la tolleranza verso le persone mancine.
La Giornata internazionale dei mancini è stata istituita ufficialmente nel 1992 dal club Lefthanders International, anche se il fondatore Dean R. Campbell, aveva decretato il 13 agosto come data da celebrare già qualche anno prima, nel 1976.
Il 13 agosto è celebrato in tutto il mondo, ma soprattutto nel Regno Unito dove si organizzano eventi regionali: pub che ti servono al tavolo come se fossi mancino, test di utensili “al contrario” e prove pratiche per destri. L’obiettivo è diffondere la conoscenza della lateralizzazione meno diffusa tra la popolazione, e le sue implicazioni, sia positive che negative, nella vita quotidiana. Il fine più alto di questa ricorrenza è sensibilizzare su quel 10% della popolazione che, per millenni, è stato discriminato solo perché preferiva usare la mano e il piede sinistro invece del destro.