Alcol, i tedeschi non hanno mai bevuto così poca birra come nel 2025
- 10 Luglio 2025
- Mondo Popolazione
I tedeschi, popolo che di questa bevanda ha fatto un’arte e un simbolo identitario, non hanno mai bevuto così poca birra come nel 2025. L’Ufficio Federale di Statistica riporta un calo da gennaio a maggio, quando le vendite sono precipitate a 34,5 milioni di ettolitri, il dato più basso dalla riunificazione (1989), –6,8% rispetto al 2024. La discesa era iniziata già prima.
Dal 2013, quando ogni tedesco beveva in media 107 litri di birra all’anno, si è scesi agli 88 litri già nel 2023. Una discesa inarrestabile che nemmeno gli Europei di calcio 2024, evento che tradizionalmente fa schizzare i consumi, è riuscita a fermare.
Ma perché i tedeschi bevono sempre meno birra? C’entra il caro vita o, piuttosto, la maggiore sensibilità sugli effetti negativi dell’alcol?
Cosa rappresenta la birra per la Germania
La birra in Germania non è mai stata solo una bevanda. È stata un collante sociale, rituale quotidiano, orgoglio nazionale. Nei biergarten (birrerie all’aperto) di Monaco come nelle osterie di Berlino, la birra scandiva i ritmi della vita comunitaria, celebrava le vittorie calcistiche, accompagnava le conversazioni politiche. Oggi quella centralità si sta sgretolando.
“Le vendite per la sete quotidiana sono rimaste, ma mancano la seconda, la terza birra”, spiega alla Welt il direttore commerciale della birreria Veltins, Rainer Emig. Una frase che racchiude l’essenza dell’evoluzione: la birra non scompare, ma perde il suo ruolo di protagonista. Da bevanda di accompagnamento sociale diventa scelta consapevole e misurata.
Il fenomeno colpisce duramente i circa 1.500 birrifici tedeschi, molti dei quali artigianali e storici, ora in “lotta per la sopravvivenza”. Questi templi della tradizione birraria, custodi di ricette centenarie e tecniche tramandate di generazione in generazione, si trovano a fronteggiare una crisi che nasce come culturale e diventa economica.
Perché i tedeschi bevono meno birra
Dietro questo calo si nasconde una trasformazione culturale profonda. La Germania, come il resto d’Europa, sta sviluppando una maggiore consapevolezza sui pericoli dell’alcol. Non è un caso che parallelamente al crollo dei consumi di birra tradizionale, stia crescendo l’interesse per alternative più salutari.
Il dibattito politico tedesco riflette questa nuova sensibilità. Recentemente il governo di coalizione ha voluto inasprire le norme sulla commercializzazione degli alcolici, mentre il 35% dei tedeschi (18-70 anni) preferirebbe vietare del tutto la pubblicità delle bevande alcoliche. Un altro 32% è favorevole a maggiori restrizioni, segno di un Paese che sta ripensando il proprio rapporto con l’alcol.
Gli effetti a breve termine – incidenti, lesioni, violenza – si sommano a quelli a lungo termine: cancro, malattie cardiovascolari ed epatiche. Una consapevolezza che si sta radicando nella società tedesca, tradizionalmente più permissiva verso il consumo di alcol.
Per approfondire: Cosa succede al corpo dopo un mese senza bere alcol
Come è cambiato il consumatore tipo di birra
Il consumatore tedesco (e non solo) di oggi è diverso da quello di vent’anni fa. Più informato, più esigente, più consapevole delle proprie scelte. La cultura tedesca sta abbracciando un approccio più selettivo al consumo di birra, privilegiando la qualità sulla quantità.
Questo cambiamento si riflette nella crescita dei microbirrifici artigianali – circa 890 nel 2021 oltre ai birrifici industriali – che puntano su prodotti di nicchia, ingredienti locali, tecniche innovative. Il consumatore cerca varietà, autenticità, esperienza.
La rivoluzione dell’analcolico
Mentre la birra tradizionale perde terreno, emerge un fenomeno parallelo che racconta di un cambiamento nei gusti e nelle priorità. In Spagna, Paese che mantiene la leadership come secondo produttore europeo di birra dopo la Germania, la birra analcolica rappresenta ormai il 14% del totale consumato, con vendite cresciute del 4% nel 2024. Il Paese iberico sta anche cercando volontari che bevano vino tutti i giorni per quattro anni in modo da valutare gli effetti sulla salute fisica e mentale.
Questo trend, che si sta diffondendo in tutta Europa, non rappresenta una rinuncia al piacere della birra, ma una sua reinterpretazione. Il 90% di chi consuma birra analcolica ha consumato o consuma anche quella tradizionale: non si tratta di una porta d’accesso, ma di una vera alternativa per chi cerca il sapore senza gli effetti dell’alcol.
L’alcol come problema sociale
Le nuove generazioni sono quelle più consapevoli dei rischi legati all’abuso di alcol: quanto più precoce è l’inizio del consumo di alcol, tanto maggiore è il rischio di sviluppare dipendenza. Per questo cresce l’attenzione verso politiche di prevenzione e educazione, con l’obiettivo di incoraggiare i giovani a prendere decisioni responsabili sulla propria salute.
I giovani tedeschi bevono meno, scelgono diversamente, privilegiano la salute sulla tradizione. Questo non significa la fine della cultura birraria tedesca, ma la sua evoluzione. Un cambiamento che potrebbe ispirare altri Paesi europei alle prese con problemi di salute simili.