Donne al comando nell’Età del Ferro: guidavano politica, economia e famiglia
- 28/01/2025
- Mondo Popolazione
Un tuffo nel passato ci ha rivelato una sorpresa straordinaria: le donne dell’Età del Ferro non solo giocavano un ruolo centrale nelle loro comunità, ma erano addirittura al comando. Un gruppo di archeologi britannici e genetisti irlandesi ha recentemente scoperto quella che potrebbe essere la più antica società femminile conosciuta in Europa, risalente al primo millennio a.C. L’incredibile scoperta è avvenuta grazie all’analisi del DNA di resti umani rinvenuti in un raro sito di sepoltura nel Dorset, nel sud-ovest dell’Inghilterra. La scoperta ha scosso le basi della nostra comprensione della storia antica, rivelando un sistema sociale matrilineare mai documentato prima in Europa.
I ricercatori, tra cui esperti dell’Università di Bournemouth e del Trinity College di Dublino, hanno analizzato 55 scheletri trovati in un cimitero pre-romano appartenente alla tribù celtica dei Durotrigi. Le evidenze genetiche hanno mostrato una predominanza della discendenza materna: circa due terzi degli individui sepolti nel sito avevano radici familiari che risalivano a un’unica donna, vissuta secoli prima. Una scoperta che getta luce sul ruolo fondamentale delle donne in queste antiche società.
Matrilocalità, un concetto sconosciuto fino ad oggi
Il termine “matrilocalità” potrebbe suonare come una curiosità accademica, ma per la prima volta nella storia dell’archeologia europea, i ricercatori hanno trovato prove che dimostrano come, nell’Età del Ferro, le coppie sposate si trasferissero a vivere con le famiglie delle donne. La ricerca condotta sul DNA mitocondriale (che si tramanda solo per via materna) ha confermato che le sepolture erano fortemente dominate da legami di sangue attraverso le madri. Non si trattava solo di una piccola curiosità: le donne, infatti, erano al centro non solo della vita familiare, ma probabilmente anche della politica e dell’economia.
L’analisi ha rivelato che le tombe femminili erano spesso le più ricche, con arredi più elaborati rispetto a quelle maschili, suggerendo un possibile status elevato per le donne di questa comunità. “Le donne godevano di una maggiore indipendenza e di una minore dipendenza dagli uomini rispetto a quanto avvenisse in altre società patrilocali”, ha spiegato la dottoressa Lara Cassidy, uno dei principali autori dello studio. In effetti, le donne non solo avevano il potere di trasmettere la terra, ma il loro status sociale e politico pareva prevalere anche su quello degli uomini.
Donne al potere: un fenomeno diffuso?
Questa struttura sociale non era esclusiva del sito nel Dorset, ma sembrerebbe essere un fenomeno diffuso in gran parte della Gran Bretagna. Il professor Dan Bradley, genetista dell’Università di Dublino, ha evidenziato come in tutta la regione ci fossero prove di un sistema matrilineare radicato profondamente, con legami familiari che seguivano una discendenza attraverso le donne, e non attraverso i padri. Questo modello, che associava l’economia e la proprietà alla figura femminile, potrebbe aver garantito alle donne un’influenza che le nostre conoscenze precedenti non avrebbero mai immaginato.
Inoltre, i racconti dei romani, che arrivarono nell’isola nel 43 d.C., raccontano di donne che occupavano posizioni di potere militare e politico. Due dei primi governanti conosciuti della Britannia, infatti, erano donne: Cartimandua, regina dei Briganti, e Boudica degli Iceni, la cui famosa rivolta contro Roma nel 60 d.C. è passata alla storia. I romani, sorpresi dalla presenza di queste figure femminili al comando, non nascondevano il loro stupore per un sistema che sfidava le tradizionali strutture patriarcali.
Un futuro da scrivere
La scoperta di una società matrilineare nell’Inghilterra dell’Età del Ferro non è solo una pietra miliare per gli archeologi, ma solleva anche domande importanti su come la nostra concezione di storia sociale e di genere debba essere rivista. È possibile che, in epoche remote, le donne abbiano avuto un’influenza e un potere che oggi consideriamo rari, ma che, in realtà, potrebbero essere stati molto più comuni di quanto si pensasse.
Questa rivelazione, che porta luce su un mondo pre-romano in cui le donne non erano solo protagoniste, ma potenti tessitrici di legami familiari, economici e politici, ci invita a riflettere sulla fluidità e sulla complessità della storia. Forse, la storia del potere e delle relazioni di genere non è così lineare come ci è sempre stata raccontata. E, chissà, forse in futuro scopriremo che la “girl power” dell’Età del Ferro ha radici ben più profonde di quanto avessimo mai immaginato.