Uso di prodotti antietà tra gli under 15: cause, rischi e conseguenze della “Gerascofobia”
- 01/04/2024
- Popolazione
È possibile avere paura di invecchiare a 15 anni? C’è chi inizia ad averla anche prima. I segni sul volto dell’età che avanza sembrano spaventare i giovani, soprattutto la Gen Alpha (nati tra il 2010 e oggi) che sui social, in particolare, riceve costanti stimoli sull’uso di prodotti di bellezza antietà per avere una pelle perfetta.
Il risultato? Gerascofobia. Dal greco gerasko, significa “invecchiare” e si usa con “fobia” per associarlo alla paura della longevità. Ecco perché si iniziano a prendere misure drastiche, come una catena di farmaci in Svezia che negli scorsi giorni ha vietato la vendita di tali prodotti agli under 15. Ma capiamo insieme in cosa consiste questo fenomeno.
“Vietato invecchiare”
L’Apotek Hjärtat è la più grande catena di farmaci della Svezia. Con quasi 400 esercizi commerciali nel Paese, su un totale di 1.411 sparsi nel resto del mondo, ha annunciato la stretta sulla vendita agli under 15, tramite una nota sui social. Una decisione che arriva in seguito alla preoccupazione tra i dermatologi e medici di tutto il mondo su questa moda.
I potenziali danni dei prodotti antietà su ragazzi e bambini, infatti, riguardano irritazioni, eczemi e allergie. Sono conseguenze che hanno richiesto un codice di autodisciplina adottato dalla catena di farmaci e che riguarderà nello specifico quei prodotti che contengono acidi Aha e Bha, vitamina A, vitamina C e peeling enzimatico. Questi sono considerati i più dannosi per una pelle delicata come può essere quella dei più giovani. L’azienda ha fatto sapere che, per finalizzare l’acquisto bisognerà ottenere il consenso dei genitori o presentare un certificato medico che ne giustifichi l’uso.
Ma da cosa nasce questo bisogno di sentirsi eternamente giovani?
Longevità: fa paura
La longevità nel corso degli ultimi decenni è aumentata. In Italia, infatti, si stima che uomini e donne abbiamo un’aspettativa di vita che si aggira intorno agli 80 anni e che, solo nell’ultimo anno, si sia registrato un record di ultracentenari: oltre 22.500 persone, compresi i primi mesi del 2024.
In altre parole, invecchiare non è più una possibilità ma una concreta conseguenza del miglioramento degli stili di vita e dei servizi sanitari. Invecchiare bene, però, potrebbe essere più difficile. Questo giustificherebbe l’uso di tali prodotti già in età adolescenziale? Chiaramente no! L’allerta su un uso non appropriato dei farmaci anti age è aumentata e altre catene farmaceutiche stanno considerando lo stesso divieto della casa farmaceutica svedese, così come inserire delle raccomandazioni specifiche nei fogli illustrativi dei prodotti.
A peggiorare la situazione, però, risulterebbe anche un uso dei social sbagliato. Gli influencer che si occupano di make-up, infatti, promuovendo una particolare cura del corpo possono incentivare numerose persone a migliorare il proprio stile di vita, ma dall’altro lato, hanno una responsabilità ulteriore nei confronti dei minori. Il rischio è che sempre più giovani tendano a usare prodotti che non sono adatti alla loro età.
La paura di invecchiare, in ambito psicologico, si chiama “gerascofobia”. Si tratta della preoccupazione eccessiva di trovarsi dinanzi al proprio corpo che cambia con il passare del tempo. Rughe, linee d’espressione, capelli grigi: la percezione è che la bellezza sfiorisca e con essa anche la propria influenza e sicurezza. Vedere questi cambiamenti come anormali, avversivi e aggressivi, può peggiorare lo stato di salute mentale e portare a considerare l’invecchiamento, processo naturale che inizia nel momento in cui si viene al mondo, come un fenomeno da combattere. Questo tipo di fobia rientra tra i disturbi d’ansia e si associa a fenomeni come agitazione, tremori, difficoltà espressive. Spesso è associato anche a fattori quali disturbi mentali o alimentari. Questa paura è spesso associata anche alla cronofobia, cioè la paura del tempo che scorre inesorabile.
In un libro della sociologa Laura Hurd Clarke della British Columbia University, dal titolo “Facing Age: Women Growing Older in an Anti-Aging Culture”, il crescente utilizzo di prodotti di cosmesi che consentono una maggiore longevità ha creato una cultura “anti invecchiamento”, principalmente nelle donne: vivere più a lungo corrisponderebbe al dover sembrare sempre più giovani.
Come combattere la paura di invecchiare
La consulente psicologica del St. Louis Community College di Florissant Valley Meg Selig ha definito – sulla rivista scientifica internazionale Psychology Today – la paura di invecchiare essere simile alla “FOMO”. La “Fear of Missing Out” corrisponderebbe a quella che hanno gli anziani di essere esclusi ed è per questo che ha stilato una mini guida su come affrontare questa paura.
- Contrastare la paura del declino fisico e delle malattie croniche con l’esercizio fisico regolare e altre pratiche di vita salutare. Propone così 150 minuti di esercizio fisico a settimana, una routine del sonno composta da almeno 6-8 ore e un invito a muoversi rispetto che allo stare sempre seduti. A questo si aggiunge il mangiare in modo salutare e mantenere un peso che corrisponda al proprio personale fabbisogno, suggerimento condiviso da medici ed esperti in tutto il mondo.
- Contrastare la paura della perdita di memoria mantenendosi aggiornati, meditando ogni giorno e assicurandosi che la qualità dell’aria che si respira sia sufficiente pulita. Importante, perciò, prediligere ambienti puliti, possibilmente vicini alla natura.
- Contrastare la paura della solitudine alimentando le proprie “connessioni sociali”. Frequentare persone e fare amicizia a ogni età può contribuire a rallentare o contrastare patologie che si verificano in modo più frequente col passare del tempo.
E per il proprio aspetto fisico? L’invecchiamento è una naturale conseguenza dell’essere al mondo. Si è più fortunati ad invecchiar bene che a vivere poco e la longevità si verifica in paesi con un medio e alto reddito pro capite. Per questo motivo, l’uso di prodotti in età giovanile può solo peggiorare la situazione mettendo a rischio la propria salute e contribuendo ad un invecchiamento del proprio corpo in modo precoce.
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