Boom di lavoratori anziani in Italia
- 10/11/2023
- Popolazione
È boom di lavoratori anziani in Italia. Nel 2022, la percentuale di lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni ha superato il 37%, segnando un aumento del 21% rispetto al 2005 e del 27% rispetto al 2012.
E dagli imprenditori emergono le prime preoccupazioni: più di un quarto di coloro che hanno notato l’invecchiamento del proprio personale considera questo fenomeno uno svantaggio. Una recente rilevazione dell’Inapp su un campione rappresentativo di piccole e medie imprese italiane ha evidenziato che oltre il 20% degli imprenditori ha notato un invecchiamento del personale negli ultimi 5 anni. Di questi, oltre il 28% considera questo aumento dell’età come uno svantaggio e temono che ciò possa compromettere la capacità di gestire i carichi di lavoro, adattarsi a nuove tecnologie, affrontare nuove mansioni e mostrare flessibilità nell’orario di lavoro.
Inoltre, c’è un’osservazione sulle competenze digitali dei lavoratori più anziani. Il 41% degli imprenditori ritiene che queste competenze non siano adeguate, e oltre la metà pensa che sarebbe utile svilupparle ulteriormente.
L’indagine Inapp-Plus 2022 ha anche sottolineato che tra gli over 50 inattivi ma ancora in età lavorativa, il principale motivo di abbandono o perdita dell’ultimo impiego è stato l’impegno nell’assistenza ai familiari, in particolare la cura dei figli.
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Piano di azione sull’invecchiamento attivo
Per affrontare le sfide legate all’invecchiamento della forza lavoro, è stata avviata la fase operativa di un accordo triennale di collaborazione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per le Politiche della Famiglia) e l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche. L’accordo mira a promuovere l’invecchiamento attivo, in linea con la Legge 33/2023 che delega al governo la definizione di politiche a favore delle persone anziane. Questa iniziativa si inserisce nella Strategia di attuazione del Piano di Azione Internazionale di Madrid sull’invecchiamento attivo (Mipaa), evidenziando l’impegno a livello nazionale per affrontare le sfide associate all’invecchiamento della popolazione e sostenere la partecipazione attiva degli anziani nella società e nell’economia.
Tra gli obiettivi e le attività pianificate sono incluse l’individuazione e l’attuazione di politiche e strategie per promuovere l’invecchiamento attivo, prendendo in considerazione i bisogni e le necessità emergenti in relazione all’andamento demografico del Paese.
L’aspetto lavorativo è solo uno degli aspetti affrontati dall’accordo triennale. L’invecchiamento è affrontato anche su altri fronti, come evidenziato dai dati della Sorveglianza Passi d’Argento. Ad esempio, il 18% degli over 64 si occupa dei conviventi, il 13% di familiari o amici con cui non vive, e il 4% partecipa ad attività di volontariato. Questi dati evidenziano la complessità dell’invecchiamento e la necessità di affrontare una gamma diversificata di sfide sociali, economiche e familiari. L’accordo si propone quindi di affrontare in modo olistico le criticità legate all’invecchiamento, sviluppando politiche e strategie che coprano diversi aspetti della vita dei lavoratori anziani.
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