Bonus nuovi nati 2025: come ottenerlo e quanto vale il contributo Inps
- 15/04/2025
- Popolazione
L’Inps ha fornito indicazioni per il “Bonus nuovi nati” da 1.000 euro una tantum. La misura, inserita nella Legge di Bilancio per incentivare la natalità e contribuire alle spese iniziali per il sostegno dei figli, prevede l’erogazione di 1.000 euro per ogni bambino nato, adottato o in affido preadottivo a partire dal 1° gennaio 2025.
Una peculiarità importante del bonus è la sua esclusione dal calcolo del reddito complessivo: l’importo di 1.000 euro non concorre infatti alla determinazione della base imponibile, rappresentando quindi un beneficio netto per le famiglie.
Bonus bebè 2025, come funziona il calcolo dell’Isee
Per accedere alla misura è necessario possedere un Isee minorenni non superiore a 40.000 euro annui. Un elemento di novità è rappresentato dall’esclusione degli importi dell’Assegno unico e universale (Auu) dalla determinazione dell’indicatore.
Come spiegato dalla circolare dell’Inps, il meccanismo di calcolo prevede la “neutralizzazione” degli importi Auu dal valore Isee secondo una formula specifica. Ad esempio:
- Con un parametro della scala di equivalenza del nucleo familiare pari a 2,5
- E un importo Auu erogato di 1.500 euro
- L’importo da escludere sarà pari a 600 euro (1.500:2,5)
Questo significa che un nucleo con Isee apparentemente sopra soglia (ad esempio 40.400 euro) potrebbe rientrare nei parametri del Bonus nuovi nati grazie alla detrazione, arrivando a un valore calcolato di 39.800 euro.
Per inviare la domanda è necessario essere in possesso di un Isee minorenni in corso di validità o aver presentato preliminarmente una Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE per prestazioni ai minori in cui è presente il figlio cui è riferito l’evento.
Ai fini della verifica, viene considerato l’Isee minorenni valido alla data della domanda o relativo alla Dsu presentata alla data della domanda.
Chi può presentare domanda
La richiesta può essere presentata, in alternativa tra loro, da uno dei genitori. Nel caso di genitori non conviventi, la domanda spetta al genitore che convive con il figlio nato, adottato o in affido preadottivo. Nella domanda, il richiedente deve dichiarare sotto la propria responsabilità di:
- Essere cittadino italiano, oppure
- Essere titolare di un diritto di soggiorno (permanente o meno) se cittadino Ue, oppure
- Possedere una carta di soggiorno (permanente o meno) se familiare extracomunitario di un cittadino Ue, oppure
- Avere un permesso di soggiorno in corso di validità se cittadino extracomunitario.
Situazioni particolari:
- Per genitori incapaci di agire o minorenni: la domanda va presentata dal genitore che esercita la responsabilità genitoriale o dal tutore;
- È possibile registrare online una delega per l’esercizio dei diritti del figlio minore
Quando e come presentare la domanda
La domanda deve essere presentata, a pena di decadenza, entro 60 giorni dalla data di nascita o dalla data di ingresso in famiglia del figlio. Per gli eventi verificatisi prima del rilascio del servizio online (la cui data sarà comunicata dall’Inps con un messaggio specifico), i 60 giorni decorreranno dalla pubblicazione di tale messaggio.
L’Inps ha previsto diversi canali per la presentazione della domanda:
- Portale web dell’Istituto (www.inps.it) utilizzando l’identità digitale (Spid di Livello 2 o superiore, Cie 3.0, Cns o Eidas);
- App Inps mobile attraverso la funzione “Bonus nuovi nati”;
- Contact center multicanale (803.164 gratuito da rete fissa o 06 164.164 da rete mobile);
- Istituti di patronato (Caf)
Una volta presentata la domanda, sarà possibile accedere alle ricevute, monitorare lo stato di lavorazione e aggiornare le informazioni relative alle modalità di pagamento.
Come viene erogato il bonus
Chi presenta la domanda per accedere al Bonus bebè 2025 deve specificare se vuole ricevere il contributo una tantum tramite accredito su rapporti di conto dotati di Iban o con bonifico domiciliato
Un aspetto fondamentale da considerare è il criterio di erogazione: l’Inps procederà in base all’ordine cronologico di arrivo (data e ora) delle domande presentate e accolte, nei limiti delle risorse stanziate nell’anno di presentazione. La misura è finanziata con 330 milioni di euro per il 2025 e 360 milioni di euro annui a decorrere dal 2026. Data la limitatezza delle risorse e il criterio cronologico di assegnazione, è consigliabile presentare la domanda tempestivamente non appena il servizio sarà disponibile.
L’Istituto di previdenza monitorerà le risorse utilizzate con cadenza mensile, comunicando i risultati al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’Economia e delle finanze. Qualora si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alla previsione di spesa, con decreto interministeriale si potrà procedere a rideterminare il valore annuo dell’importo del bonus e il valore dell’Isee.
È importante inoltre verificare preventivamente la propria situazione Isee, considerando il meccanismo di neutralizzazione degli importi dell’Assegno unico universale che potrebbe consentire l’accesso al bonus anche a nuclei con Isee apparentemente superiore alla soglia dei 40.000 euro.