Assegno unico maggio 2025: date di pagamento, importi e guida completa
- 12/05/2025
- Popolazione
L’assegno unico e universale di maggio 2025 sta per essere erogato alle famiglie italiane con figli a carico. Come comunicato dall’Inps, i pagamenti seguiranno il calendario prestabilito con accrediti a partire dal 20 maggio, circa 5 giorni dopo quanto inizialmente previsto, per la maggior parte dei beneficiari, ma non per tutti. Vediamo nel dettaglio quando arriveranno i pagamenti, a chi spettano, gli importi previsti e come verificare la propria situazione.
Quando arriva l’assegno unico a maggio 2025
Il calendario dei pagamenti dell’assegno unico per maggio 2025 segue le tempistiche comunicate dall’Inps con il messaggio n. 111 del 13 gennaio 2025. Per i beneficiari che già ricevono l’assegno e non hanno subito variazioni nella loro situazione economica o familiare, l’accredito avverrà a partire da martedì 20 maggio 2025. Quest’anno, a differenza del 2024, il pagamento degli assegni in corso di validità viene effettuato a partire dal giorno 20 del mese di riferimento. Si tratta di una leggera modifica rispetto alle tempistiche precedenti, che è importante tenere in considerazione per la gestione del bilancio familiare.
Per chi ha presentato una nuova domanda ad aprile o per coloro che attendono conguagli dovuti a variazioni retroattive (come l’aggiornamento dell’Isee o l’applicazione di maggiorazioni), il pagamento è previsto nell’ultima settimana di maggio, indicativamente a partire da lunedì 26 maggio 2025.
Cos’è l’assegno unico e a chi spetta
L’assegno unico e universale è una prestazione economica erogata dall’Inps alle famiglie con figli a carico. Introdotto per semplificare e potenziare le misure a sostegno delle famiglie, questo beneficio ha sostituito diverse prestazioni precedenti, unificandole in un unico contributo.
La prestazione spetta alle famiglie per:
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Ogni figlio minorenne a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza
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Ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
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frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea
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svolga un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui
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sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego
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svolga il servizio civile universale
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Ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età
Una caratteristica importante dell’assegno unico è la sua universalità, da cui prende il nome: riguarda tutte le categorie di lavoratori, inclusi dipendenti pubblici e privati, autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati.
Importi dell’assegno unico maggio 2025
Gli importi dell’assegno unico per il 2025 hanno subito una rivalutazione dello 0,8% rispetto all’anno precedente, in base all’adeguamento al costo della vita. L’importo varia in funzione dell’Isee del nucleo familiare e dell’età dei figli.
Per il 2025, l’importo base dell’assegno varia da:
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Un minimo di 57,50 euro per chi non ha presentato l’Isee o supera la soglia di 45.939,56 euro
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Un massimo di 201 euro per la classe di Isee minima (fino a 17.227,33 euro)
Per i figli tra 18 e 20 anni, gli importi sono ridotti e vanno da un minimo di circa 28 euro a un massimo di 97,70 euro.
Sono previste inoltre maggiorazioni per:
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Figli con disabilità (da 120,60 euro per non autosufficienti)
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Nuclei familiari numerosi
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Madri con meno di 21 anni
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Nuclei con entrambi i genitori lavoratori (bonus per secondo percettore di reddito di 34,40 euro)
Secondo i dati dell’ultimo osservatorio statistico Inps, nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati assegni per 3,3 miliardi di euro a favore di quasi 6 milioni di famiglie, per un totale di circa 10 milioni di figli beneficiari. L’importo medio per figlio è pari a 175 euro, con somme che variano da circa 58 euro a un massimo di 224 euro.
Cosa fare se è scaduto l’Isee
Il 28 febbraio 2025 è scaduto il termine per rinnovare la dichiarazione Isee, necessaria per ottenere l’importo adeguato dell’assegno unico. Chi non ha aggiornato l’Isee entro questa data sta ricevendo da marzo l’importo minimo di 57,50 euro.
Tuttavia, c’è ancora la possibilità di presentare la Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica) entro il 30 giugno 2025 per ricevere gli importi corretti anche per i prossimi mesi ed eventuali arretrati a partire da marzo. Chi aggiornerà l’Isee dopo il 30 giugno, invece, riceverà l’importo corretto solo a partire dal mese di presentazione, senza possibilità di recuperare i pagamenti precedenti.
È importante sottolineare che dal 2025 l’assegno unico non influisce più sul calcolo dell’Isee, ma viene considerato solo per l’accesso al bonus nido e al bonus nuovi nati, una novità significativa per le famiglie.
Come richiedere l’assegno unico
Per chi già percepiva l’assegno unico nel 2024, e ha rispetta ancora i requisiti necessario, il rinnovo dell’Auu è automatico (non occorre presentare una nuova domanda). È fondamentale, però, aggiornare l’Isee per continuare a ricevere l’importo corretto.
Per i nuovi richiedenti, la domanda può essere presentata:
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Online attraverso il sito web dell’Inps, accedendo con credenziali Spid (almeno di livello 2), Carta d’Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns)
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Tramite patronati e Caf
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Chiamando il Contact Center Integrato dell’Inps
Per verificare lo stato dei pagamenti e l’importo dell’assegno unico, è possibile:
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Accedere al fascicolo previdenziale del cittadino nell’area riservata del portale Inps
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Controllare il Centro Notifiche dell’Inps
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Verificare l’accredito direttamente sul proprio conto corrente
Con i pagamenti di maggio 2025 in arrivo a partire dal 20 del mese, è fondamentale verificare la propria situazione Isee e, se necessario, provvedere all’aggiornamento entro il 30 giugno per non perdere gli arretrati.