Anche gli uomini potranno scegliere il cognome della moglie, la sentenza in Sudafrica
- 12 Settembre 2025
- Mondo
Anche gli uomini potranno scegliere di assumere il cognome della moglie. A stabilirlo è una storica sentenza della Corte costituzionale del Sudafrica, secondo la quale, la legge che lo vietava, aveva perpetuato per decenni una “discriminazione basata sul genere”, consentendo solo alle donne di assumere il cognome del marito. E secondo la Corte, tale imposizione è un “retaggio coloniale”.
Il cognome della moglie: la sentenza
La massima corte sudafricana ha definito la vecchia legge “un’importazione coloniale” e una vera “discriminazione di genere“. Questa norma impediva agli uomini di prendere il cognome della moglie. Non trovava posto nella Costituzione del Sudafrica. La sentenza è una vittoria importante per due coppie coraggiose. Si tratta di quella composta da Henry van der Merwe e Jana Jordaan, e di quella composta da Andreas Nicolas Bornman e Jess Donnelly-Bornman. A Henry era stato negato il diritto di prendere il cognome di sua moglie Jana. Per Jana, era fondamentale mantenere il proprio, in quanto rappresentava l’unico modo per ricordare i genitori defunti; “era il simbolo del suo legame con loro”.
Andreas non aveva potuto unire il suo cognome con quello di Jess. Jess, figlia unica, voleva che il suo cognome facesse parte dell’identità della loro famiglia. Entrambi i mariti desideravano unire i cognomi per riflettere la loro unità familiare.
Le coppie hanno detto che la legge era “arcaica e patriarcale“. Violava i diritti all’uguaglianza della Costituzione sudafricana. Questa Costituzione è stata adottata nel 1994, dopo la fine dell’apartheid. Le coppie hanno prima vinto in un tribunale inferiore. Poi hanno chiesto alla Corte costituzionale di confermare la sentenza. Il giudice Joseph Mhlambi dell’Alta Corte dello Stato ha dato loro ragione.
Una “imposizione coloniale”
A raccontare la vicenda è il quotidiano sudafricano Sowetan, secondo il quale, la Corte costituzionale ha spiegato che le vecchie abitudini sudafricane di mantenere il cognome delle madri è stato man mano cambiato dall’esterno. In molte culture africane, le donne mantenevano i loro nomi di nascita dopo il matrimonio. I figli spesso prendevano il cognome materno, ma con “l’arrivo dei colonizzatori europei e dei missionari cristiani”, “i valori occidentali” trasmessi ne hanno cambiato la tradizione.
La Corte ha detto che il Sudafrica ha fatto “progressi significativi” nell’uguaglianza di genere. Ma alcune leggi e pratiche continuano a perpetuare “stereotipi dannosi”. Né il ministro degli Affari Interni, Leon Schreiber, né il ministro della Giustizia, Mamoloko Kubayi, si sono opposti alla richiesta delle coppie. Entrambi hanno concordato che la legge era “obsoleta”. Anche un gruppo legale, la Free State Society of Advocates, ha sostenuto le coppie, sostenendo che limitare il diritto di un uomo nello scegliere il proprio cognome è una discriminazione: negava agli uomini una scelta che era già disponibile per le donne.
Il Parlamento dovrà ora cambiare la legge “Births and Deaths Registration Act” e i suoi regolamenti. La Corte ha dichiarato incostituzionali alcuni articoli della legge e i governatori avranno 24 mesi per adattarsi. Questo darà tempo al governo e al Parlamento per modificare la legge e assicurare che gli uomini abbiano il diritto di assumere un altro cognome.