Un bicchiere al giorno? La scienza svela la verità sul consumo di alcol
- 23/05/2025
- Mondo
La vecchia credenza che un bicchiere di vino al giorno faccia bene alla salute potrebbe finalmente ricevere una risposta scientifica definitiva. In Spagna, l’University of Navarra Alumni Trialist Initiative (Unati) ha dato il via al più grande studio clinico al mondo sul consumo moderato di alcol.
Guidati dal professor Miguel Ángel Martinez-González, esperto di medicina preventiva e grande conoscitore della dieta mediterranea, i ricercatori seguiranno ben 10.000 volontari nei prossimi quattro anni per capire se bere con moderazione possa davvero avere effetti positivi sulla salute o se sia solo un mito.
Bere o non bere?
Il legame tra consumo moderato di alcol e salute è da anni oggetto di dibattito tra esperti e istituzioni sanitarie. Il consumo moderato di vino, in particolare quello rosso, è spesso associato a benefici per la salute grazie alla presenza di polifenoli e antiossidanti come il resveratrolo. Questi composti possono contribuire alla protezione cardiovascolare, migliorando la funzione dei vasi sanguigni e riducendo l’infiammazione. Inoltre, alcuni studi nel corso degli ultimi decenni hanno suggerito che il vino rosso possa favorire l’aumento del colesterolo “buono” (Hdl) e ridurre quello “cattivo” (Ldl), contribuendo alla prevenzione di malattie cardiache.
Ora, l’University of Navarra Alumni Trialist Initiative si propone di fornire risposte definitive. Lanciato in Spagna e finanziato dal European Research Council con un investimento di 2,4 milioni di euro, lo studio è il più grande trial clinico mai condotto per indagare gli effetti del consumo moderato di alcol sulla salute.
I partecipanti hanno un’età compresa tra i 50 e i 75 anni. L’intento è quello di verificare se il consumo moderato di vino, birra o distillati incida su fattori quali malattie cardiovascolari, tumori, disturbi mentali, mortalità generale e invecchiamento. Il professor Miguel Ángel Martinez-González, docente di Medicina Preventiva all’Università di Navarra che ha spiegato: “Stiamo facendo progressi significativi nel reclutamento di volontari, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. ‘Unati’ significa salute per tutti”.
Lo studio
I partecipanti verranno suddivisi in due gruppi attraverso un’assegnazione casuale:
- Un gruppo riceverà indicazioni per l’astinenza totale dall’alcol.
- L’altro gruppo seguirà un modello di consumo ispirato alla dieta mediterranea, privilegiando bevande fermentate come vino e birra, consumate con moderazione durante i pasti.
Il protocollo prevede questionari sanitari approfonditi all’inizio e alla fine dello studio, incontri online trimestrali con esperti di salute e controlli medici annuali.
L’importanza del progetto
L’aspetto rivoluzionario del progetto sta nel suo disegno metodologico. Si tratta di un randomized controlled trial (Rct) pragmatico che si avvale di un ampio network di oltre 500 professionisti, tra medici, nutrizionisti e psicologi.
L’Università di Valladolid coordina il progetto nella regione di Castiglia e León e sta conducendo un sottostudio denominato Unati-Sueño, focalizzato sugli effetti del consumo di alcol sulla qualità del sonno.
Con questa ricerca, gli esperti sperano di ottenere evidenze scientifiche solide per aggiornare le linee guida sanitarie globali. Gli organizzatori sottolineano che lo studio non mira a promuovere il consumo di alcol, ma piuttosto a chiarire se l’assunzione moderata possa avere un impatto positivo sulla salute o meno.
Un’opportunità per i moderati consumatori
Per chi già beve in maniera moderata, il progetto rappresenta un’occasione unica per partecipare a uno studio internazionale innovativo, ottenendo al contempo supporto per migliorare la propria salute e il proprio stile di vita. I risultati di questa ricerca potrebbero ridefinire le raccomandazioni mediche sull’alcol e offrire una maggiore chiarezza su una delle questioni più controverse nel campo della salute pubblica.