Orgasmo, una questione di età e di orientamento sessuale?
- 08/08/2024
- Mondo
Le donne eterosessuali, di ogni fascia d’età, hanno meno orgasmi di chiunque altro. Lo conferma uno studio che ha approfondito la questione rintracciando una disparità significativa nei tassi di orgasmo tra uomini e donne, in base a dati demografici e all’orientamento sessuale, pari a circa il 22%-30% in meno.
Si chiama “orgasm gap” ed è il divario più stabile nel corso della vita adulta di una donna. Pubblicato su Science Medicine, lo studio della Kinsey Institute, dell’Università dell’Indiana, negli Stati Uniti, ha così rappresentato quanto sia complesso per le donne etero raggiungere l’apice del piacere. Scopriamo insieme il perché.
La ricerca
La ricerca, condotta su un campione rappresentativo di adulti statunitensi, ha fornito una panoramica dettagliata delle variabili demografiche e della metodologia impiegata per comprendere meglio questo fenomeno. Lo studio ha utilizzato un sondaggio nazionale, somministrato a un campione di indagine di 24.752 adulti degli Stati Uniti, di età compresa tra 18 e 100 anni. I dati sono stati raccolti in 8 indagini trasversali tra il 2015 e il 2023.
Gli uomini riportano tassi di orgasmo che variano dal 70% all’85%, mentre per le donne i tassi si attestano tra il 46% e il 58%. Questo divario di circa il 22%-30% suggerisce una persistente disuguaglianza nella soddisfazione sessuale.
L’analisi della frequenza degli orgasmi tra diversi gruppi etnici e di orientamento sessuale mostra ulteriori sfumature. Le donne ispaniche, ad esempio, riportano tassi di orgasmo più elevati rispetto ad altri gruppi etnici, mentre le donne asiatiche hanno i tassi più bassi. Gli adulti più anziani tendono a riportare, inoltre, una migliore comprensione dei propri bisogni sessuali, suggerendo che l’età può migliorare la soddisfazione sessuale personale, ma non elimina il divario di genere.
Differenze nei tassi di orgasmo in base all’orientamento sessuale
Lo studio ha anche approfondito come le differenze nell’orientamento sessuale influenzino il raggiungimento di un orgasmo. Suddivisi in eterosessuali, omosessuali e bisessuali, i partecipanti allo studio hanno così esposto le problematiche e i livelli di raggiungimento del piacere, ecco cos’è emerso.
Eterosessuali
Gli individui eterosessuali, sia uomini che donne, presentano un divario di orgasmo evidente. Gli uomini eterosessuali riportano tassi di orgasmo significativamente più alti rispetto alle donne eterosessuali. Questo divario è stato attribuito a diverse cause, tra cui la mancanza di attenzione alle necessità sessuali femminili e un’enfasi eccessiva sulla penetrazione come principale atto sessuale:
• Uomini eterosessuali: l’85% raggiunge l’orgasmo durante i rapporti sessuali.
• Donne eterosessuali: solo il 63% riporta di raggiungere l’orgasmo.
Omosessuali
Nelle relazioni omosessuali, lo studio ha rilevato che il divario dell’orgasmo tende a essere meno pronunciato. Le coppie lesbiche, in particolare, mostrano tassi di orgasmo più elevati e più uniformi rispetto alle loro controparti eterosessuali. Questo potrebbe essere dovuto a una maggiore attenzione alla stimolazione del clitoride e a una comunicazione più aperta riguardo alle preferenze sessuali. Nello specifico:
• Uomini omosessuali: l’89% riporta di raggiungere l’orgasmo.
• Donne omosessuali: il 75% riporta di raggiungere l’orgasmo.
Bisessuali
Gli individui bisessuali, soprattutto le donne, riportano una variabilità nei tassi di orgasmo a seconda del genere del partner. In questa fattispecie, le donne bisessuali tendono a raggiungere l’orgasmo più frequentemente con partner dello stesso sesso rispetto a partner di sesso opposto. Questo suggerisce che l’esperienza e la conoscenza del corpo femminile da parte delle partner dello stesso sesso possono facilitare il raggiungimento dell’orgasmo. Nello specifico:
• Uomini bisessuali: l’88% riporta di raggiungere l’orgasmo.
• Donne bisessuali: il 66% riporta di raggiungere l’orgasmo.
Cause dell’orgasm gap
Chi è destinato a provare meno orgasmi nella vita, quindi, sono le donne eterosessuali. Ciò accade per diverse ragioni, che comprendono fattori socioculturali, educativi e fisici. Ecco alcuni dei principali motivi evidenziati nella ricerca:
- Enfasi sulla penetrazione.
Molte esperienze sessuali eterosessuali si concentrano principalmente sul rapporto penetrativo, ma non sempre è il modo più efficace per le donne di raggiungere l’orgasmo. La maggior parte delle donne richiede la stimolazione del clitoride che può essere insufficiente durante il solo rapporto penetrativo. - Educazione sessuale inadeguata.
L’educazione sessuale spesso non copre adeguatamente l’anatomia e la fisiologia femminile, né la varietà di pratiche sessuali che possono portare al piacere femminile. Molte donne e uomini non sono ben informati su come soddisfare i bisogni sessuali femminili. - Norme di genere e aspettative culturali.
Le norme di genere tradizionali spesso mettono l’accento sulla soddisfazione sessuale maschile. C’è una pressione culturale per le donne di compiacere i loro partner maschili, a volte a scapito del proprio piacere. Questo può portare a una minore enfasi sulla ricerca dell’orgasmo femminile. - Comunicazione sessuale.
Le coppie eterosessuali potrebbero non comunicare apertamente e onestamente riguardo ai loro desideri e bisogni sessuali. Le donne possono sentirsi riluttanti a esprimere ciò che le soddisfa sessualmente, e gli uomini possono non chiedere o non sapere come chiedere. - Disparità nell’esperienza sessuale.
Gli uomini eterosessuali possono avere più esperienza o essere più assertivi riguardo alle loro esigenze sessuali, mentre le donne possono essere meno propense a chiedere ciò che desiderano. Questo squilibrio può contribuire a un’esperienza sessuale meno soddisfacente per le donne.
Il commento dei ricercatori
“I nostri risultati sui tassi di orgasmo correlati all’età, in particolare tra diversi orientamenti sessuali e generi, evidenziano la complessità della soddisfazione sessuale – spiegano i ricercatori -. Gli uomini gay e bisessuali più anziani e le donne lesbiche hanno riportato tassi di orgasmo più elevati rispetto alle loro controparti più giovani, il che suggerisce che l’età può migliorare la comprensione dei propri bisogni e preferenze sessuali. Tuttavia, il divario persistente tra uomini e donne in tutte le età indica che l’età da sola non affronta i fattori sottostanti che contribuiscono al orgasm gap”.
Questo studio evidenzia anche la necessità critica di includere l’orientamento sessuale nelle discussioni sul piacere sessuale e l’invecchiamento. “Le minoranze sessuali sono spesso sottorappresentate nella ricerca gerontologica – aggiungono gli studiosi -. Gli studi sull’invecchiamento indicano che, in risposta all’emarginazione sociale, le donne omosessuali possono sviluppare strategie resilienti per migliorare il loro benessere. Per chi ha 50+ anni, invece, è emerso che gli uomini gay e bisessuali hanno riportato tassi di orgasmo inferiori rispetto agli uomini eterosessuali, in contrasto con tassi simili nelle coorti più giovani. Ricerche emergenti suggeriscono che gli uomini gay potrebbero affrontare uno stigma unico correlato all’invecchiamento, che, combinato con l’invecchiamento fisiologico, potrebbe avere un impatto sulle opportunità e le esperienze sessuali”.
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