Omosessualità punita con il carcere fino a cinque anni: la nuova legge del Burkina Faso
- 3 Settembre 2025
- Mondo
Se sei omosessuale, rischi il carcere. Fino a cinque anni. È la ‘novità’ che riguarda il Burkina Faso, dove i 71 membri non eletti dell’Assemblea Legislativa di Transizione (ALT), che funge da Parlamento, hanno appena approvato all’unanimità una legge che punisce con la detenzione “gli autori di pratiche omosessuali”. Lo ha reso noto la televisione di Stato RTB. Il testo attende ora la promulgazione da parte di Ibrahim Traoré, leader della giunta militare che dal 2022 guida il Paese dell’Africa occidentale grazie a un colpo di Stato. Dopo quest’ultimo passaggio, l’omosessualità diventerà reato, con condanne da 2 a 5anni di reclusione e multe pecuniarie. Per gli stranieri è prevista l’espulsione.
Il provvedimento non nasce però dal nulla. Già nell’agosto 2023 il Consiglio superiore delle comunicazioni (Csc), che regola i media, aveva vietato la trasmissione di scene di omosessualità, per “tutelare i minori”. Un anno dopo, il Consiglio dei ministri, in una riunione presieduta da Traoré, aveva già approvato un disegno di legge che prevedeva “la criminalizzazione dell’omosessualità e di atti e pratiche simili”, da trasmettere all’Assemblea.
Nel Paese le relazioni tra persone dello stesso sesso erano ammesse dal 1996, anche se non erano contemplati né matrimonio né particolari tutele per le persone LQBTQ+. Inoltre, il codice penale prevedeva (e prevede) il caso alquanto utile e sufficientemente vago del “disturbo pubblico”, inteso come “qualsiasi atto deliberato contrario ai buoni costumi” commesso in luogo pubblico o privato visibile al pubblico. Ma la legge appena approvata è di certo un salto in avanti nella stretta contro gli omosessuali.
Amnesty: “Allarmati e preoccupati”
“Siamo allarmati e profondamente preoccupati per la criminalizzazione delle relazioni omosessuali tra adulti”, ha commentato Amnesty International, sottolineando che il provvedimento appena adottato “è in contrasto con la Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli e con il Patto internazionale sui diritti civili e politici, entrambi ratificati dal Burkina Faso”.
In Africa una trentina di Paesi vietano l’omosessualità
La norma è un passo indietro che si inserisce in una tendenza più generale che colpisce le relazioni tra persone dello stesso sesso. Attualmente in Africa sono una trentina gli Stati che vietano l’omosessualità, su 54 riconosciuti dall’Onu. Alcuni prevedono la pena di morte, come l’Uganda in casi di “omosessualità aggravata”, la Mauritania, dove è prevista la lapidazione per gli uomini e la detenzione fino a 2 anni per le donne, il Sudan e il Nord della Nigeria. In altri paesi – Gambia, Sierra Leone, Tanzania, Zambia – la pena prevista può arrivare alla reclusione a vita. La Namibia ha depenalizzato l’omosessualità grazie a una sentenza della Corte Suprema nel 2024, ma è in corso una proposta di legge restrittiva.
Politica sovranista, contro i “valori occidentali”
In Burkina Faso il provvedimento si inserisce nella politica sovranista portata avanti dalla giunta militare, fortemente critica verso i “valori occidentali” e in particolare verso la Francia, di cui il Paese è stato una colonia fino al 1960. Il governo ha anche stretto alleanze con Iran e Russia, che sta cercando di espandere la sua influenza in Africa, ed è alleato col Mali che a sua volta dalla fine del 2024 considera l’omosessualità un reato.