Malaria, approvato un farmaco per i bambini sotto i 5 chilogrammi
- 14 Luglio 2025
- Mondo
L’Agenzia svizzera del farmaco Swissmedic ha approvato un farmaco contro la malaria per i bambini. Si chiama Coartem Baby, è un antimalarico di Novartis ed è stato sviluppato in modo specifico per i neonati con un peso compreso tra 2 e 5 chilogrammi.
Per Swissmedic è un passo significativo nell’impegno globale volto a migliorare l’accesso a trattamenti salvavita per le popolazioni vulnerabili. Il prodotto – spiega infatti l’autorità regolatoria elvetica – colma una grave lacuna terapeutica per uno dei gruppi più esposti alle conseguenze dell’infezione trasmessa dalle zanzare.
La malaria uccide un bambino al minuto
Ogni anno circa 30 milioni di bambini nascono in aree a rischio di malaria in Africa, con un’ampia indagine condotta nell’Africa occidentale che segnala infezioni che vanno dal 3,4% al 18,4% nei neonati di età inferiore ai 6 mesi. Tuttavia, i dati attuali sulla malaria nei neonati sono estremamente limitati, poiché raramente vengono inclusi nelle sperimentazioni cliniche sugli agenti antimalarici.
In occasione dell’ultima Giornata Mondiale contro la Malaria, l’Unicef ha ricordato che la malattia uccide ogni minuto un bambino sotto i cinque anni, nonostante sia prevenibile e curabile. Nel 2022 si sono registrati 249 milioni di casi e 608.000 decessi, di cui il 76% riguardava bambini piccoli, soprattutto in Africa subsahariana, dove quasi metà della popolazione è esposta al rischio. Grazie agli sforzi dal 2000, la mortalità è dimezzata e l’uso di zanzariere trattate con insetticidi è salito al 67%. Inoltre, l’Unicef ha avviato la distribuzione del secondo vaccino contro la malaria (R21/Matrix-M), che rafforza il primo vaccino (RTS,S) nella lotta contro il parassita più letale, il Plasmodium falciparum.
Un passo avanti nella lotta contro la malaria
“Per oltre trent’anni abbiamo mantenuto la rotta nella lotta contro la malaria, lavorando senza sosta per fornire scoperte scientifiche dove sono più necessarie – dichiara Vas Narasimhan, Ceo di Novartis, in una nota diffusa dal gruppo basilese -. Insieme ai nostri partner, siamo orgogliosi di essere andati oltre, sviluppando il primo trattamento contro la malaria clinicamente testato per i neonati e i bambini, assicurando che anche i più piccoli e vulnerabili possano finalmente ricevere le cure che meritano”.
L’iter di autorizzazione del trattamento, chiamato anche Riamet Baby in alcuni Paesi, è frutto di una collaborazione che ha coinvolto le agenzie di otto Paesi africani: Burkina Faso, Costa d’Avorio, Kenya, Malawi, Mozambico, Nigeria, Uganda e Tanzania. Alla valutazione scientifica ha partecipato anche il programma globale contro la malaria dell’Organizzazione mondiale della sanità.
“I trattamenti antimalarici disponibili sono stati adeguatamente testati solo su bambini di almeno sei mesi di età, perché i neonati più piccoli vengono solitamente esclusi dalle sperimentazioni terapeutiche”, ha affermato il Professor Umberto D’Alessandro, Direttore della Medical Research Council Unit del Gambia presso la London School of Hygiene and Tropical Medicine. “Questo è importante perché i neonati e i bambini piccoli hanno una funzionalità epatica immatura e metabolizzano alcuni farmaci in modo diverso, quindi il dosaggio per i bambini più grandi potrebbe non essere appropriato per i neonati”.
Il trattamento progettato è solubile, anche nel latte materno, e ha un sapore dolce di ciliegia per facilitarne la somministrazione. “La malaria è una delle malattie più letali al mondo, soprattutto tra i bambini. Ma con le giuste risorse e la giusta attenzione, può essere debellata”, ha affermato Martin Fitchet, Ceo di Medicine for Malaria Venture. “L’approvazione di Coartem Baby fornisce un farmaco necessario con un dosaggio ottimizzato per curare un gruppo di pazienti altrimenti trascurato e rappresenta una preziosa aggiunta alla gamma di strumenti antimalarici”.
Cos’è la malaria
La malaria è una malattia infettiva causata da parassiti del genere Plasmodium, trasmessi all’uomo attraverso la puntura di zanzare femmine del tipo Anopheles. Dopo l’infezione, i parassiti si moltiplicano nel fegato e poi invadono i globuli rossi, provocando sintomi come febbre alta, brividi, sudorazione, mal di testa, dolori muscolari e, nei casi gravi, complicanze potenzialmente letali.