Giornata mondiale dei bambini, Padre Enzo Fortunato: “Prendersene cura esperienza più bella possibile”
- 24/05/2024
- Mondo
Il 25 e il 26 maggio Roma ospiterà la prima Giornata Mondiale dei Bambini, un evento straordinario che vedrà i bambini di tutto il mondo incontrare Papa Francesco. L’iniziativa, fortemente voluta dal Santo Padre, promette di essere una celebrazione unica e memorabile dedicata ai più piccoli. Patrocinata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, la GMB è coordinata da padre Enzo Fortunato, in collaborazione con Aldo Cagnoli, la Comunità di Sant’Egidio e la Cooperativa Auxilium.
Perché una Giornata Mondiale dei Bambini?
“Uno pensa che il futuro dell’umanità è nelle due punte: nei bambini e negli anziani. Quando si incontrano è una cosa bellissima. I nonni hanno un passato, i bambini un futuro. È molto importante aiutare i bambini a crescere“, afferma Papa Francesco. Il pontefice ha sottolineato l’importanza di coltivare una relazione di fiducia e amore con Dio, paragonandola all’amore incondizionato che un bambino prova nelle braccia della propria madre.
Demografia e denatalità: l’appello di Papa Francesco
Intanto Papa Francesco lancia accorati appelli riguardo alla crisi demografica che sta investendo l’Italia da ormai un decennio e non accenna a rallentare. “Sembra che le famiglie preferiscano avere dei cagnolini o dei gatti e non dei figli: è la cultura veterinaria” commenta il Pontefice, sottolineando come questa tendenza sia particolarmente evidente in Italia. “In Italia non si fanno figli, ed è grave. Abbiamo un’età media di 46 anni. Stiamo attenti a questo. È questa l’eredità che lasciamo?” ha chiesto retoricamente.
Il Papa esprime di sovente la sua preoccupazione per l’impatto a lungo termine di questa crisi, mettendo in evidenza come la denatalità possa minare il futuro stesso delle società: “È importante incontrarsi e lavorare insieme per promuovere la natalità con realismo, lungimiranza e coraggio” ed esprimendo chiaramente che la “vita umana è un dono, non un problema“.
In passato, ha osservato, “non sono mancati studi e teorie che mettevano in guardia sul numero degli abitanti della Terra, perché la nascita di troppi bambini avrebbe creato squilibri economici, mancanza di risorse e inquinamento. Mi ha sempre colpito constatare come queste tesi, ormai datate e superate da tempo, parlassero di esseri umani come se si trattasse di problemi. Ma la vita umana non è un problema, è un dono”.
“Il problema – ha scandito Bergoglio – non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato, fino a intrecciare malsane interdipendenze tra sistemi sociali, economici e politici. L’egoismo rende sordi alla voce di Dio, che ama per primo e insegna ad amare, e alla voce dei fratelli che ci stanno accanto; anestetizza il cuore, fa vivere di cose, senza più capire per cosa; induce ad avere tanti beni, senza più saper fare il bene. E le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi. Non mancano cagnolini e gatti, questi non mancano, mancano i figli. Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono: sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici“.
Poi l’affermazione del Papa, intervenendo anche sulla guerra e sulla quale non si sono risparmiate polemiche e discussioni: “La fabbrica delle armi e i contraccettivi sono gli investimenti con il maggior reddito“. Bergoglio, riferendo dei dati di un esperto in demografia, ha raccontato questo aspetto, aggiungendo: “la fabbrica di armi distrugge la vita, la contraccezione la impedisce“.
Un evento senza precedenti
La Giornata Mondiale dei Bambini si preannuncia come “la più grande riunione di bambini nella storia dell’umanità” secondo padre Enzo Fortunato. Con la partecipazione prevista di 72.000 bambini, provenienti da cento nazioni, allo Stadio Olimpico e un numero ancora maggiore atteso in Piazza San Pietro, questo evento si distingue per la sua portata e significato.
La Giornata Mondiale dei Bambini inizierà sabato 25 maggio allo Stadio Olimpico, con un evento caratterizzato da musica, sport, riflessioni e spiritualità. Il momento clou sarà una partita di calcio tra bambini e calciatori internazionali, capitanati da Gianluigi Buffon, con il Papa che darà il “calcio d’inizio”. Le celebrazioni si concluderanno domenica 26 maggio in Piazza San Pietro, con la messa presieduta dal Papa e il monologo di Roberto Benigni dopo il Regina Coeli.
Allo Stadio Olimpico, l’evento del 25 maggio sarà condotto da Carlo Conti. L’inno dell’evento sarà eseguito da don Marco Frisina, con esibizioni del Piccolo Coro dello Zecchino d’Oro e dei cori della Galassia. Parteciperanno anche artisti come Renato Zero, Al Bano, Orietta Berti e Carolina Bencivenga. Il ‘nonno d’Italia’, Lino Banfi, sarà presente insieme a Catherine Russell, direttore esecutivo di Unicef, e al regista Matteo Garrone, accompagnato da Seydou Sarr, protagonista del suo ultimo film “Io Capitano”.
Il Santo Padre ascolterà le conclusioni di esperti del settore, tra cui Mariella Enoch, già presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Jodie Williams, premio Nobel per la Pace nel 1997, Pia Lassmann Menniti, presidente di SWEA International, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, e Bruno Botta, rettore dell’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza.
La GMB e le sfide dei bambini di oggi: 5 domande a Padre Enzo Fortunato
In un’intervista all’Adnkronos, Padre Enzo Fortunato ha condiviso la visione e le sfide della Giornata Mondiale dei Bambini:
Padre Enzo, può raccontarci com’è nata l’idea della Giornata Mondiale dei Bambini e la sua importanza per la Santa Sede?
“È stata un’intuizione profetica di Papa Francesco. Leggendo quello che avviene nel mondo, accogliendo il grido che arriva da ogni parte del globo vuole sottoporre all’attenzione mondiale le forti ingiustizie: bambini che non arrivano ad avere un po’ d’acqua e un pezzo di pane, bambini che vengono letteralmente schiavizzati, bambini che diventano le prime vittime sacrificali della guerra. Ecco allora la risposta di Papa Francesco: al buio del mondo la purezza della luce, attraverso lo sguardo innocente dei bambini“.
Quali sono le principali sfide che la Chiesa affronta oggi nella protezione e promozione del benessere dei bambini?
“Papa Francesco, in comunione e in continuità con i papi che lo hanno preceduto, con determinazione e forza ha purificato l’iniquità presente anche nella Chiesa. E con serenità e sguardo lungimirante sta chiedendo alla stessa chiesa e agli uomini e alle donne di buona volontà di prenderci cura dei più fragili, di prenderci cura dei più piccoli e come Gesù ci ridice e ci propone i più bei gesti di Gesù con i bambini, mettendoli al centro: se non diventerete come questi bambini, non entrerete nel regno dei cieli, per indicare che la chiesa è fatta di servizio e amore e non di potere“.
Ci sono nuovi progetti o iniziative in cantiere per ampliare l’impatto di questa celebrazione?
“Attenderemo il termine di questi due giorni per vedere cosa Papa Francesco annuncerà. E saranno quelle le iniziative e i lavori che porteremo avanti“.
Che messaggio vorrebbe inviare ai fedeli e alle famiglie in occasione di questa giornata speciale?
“Vorrei dire ad ogni uomo e donna, ad ogni ragazzo e ragazza, ai nonni che prendersi cura dei più piccoli è l’esperienza più bella che possiamo vivere“.
Padre Enzo, c’è qualcos’altro che vorrebbe aggiungere o sottolineare riguardo alla Giornata Mondiale dei Bambini?
“Queste giornate ci stanno dicendo: che bello chiedere scusa, che bello chiedere aiuto. Credo che poi una delle sfide che attendono famiglia, sport e chiesa è non sentirsi in pace pensando che i bambini con un cellulare in mano stiano buoni al proprio posto. Forse è necessaria la presenza”.
La voce dei bambini
Un aspetto fondamentale dell’evento sarà la possibilità per i bambini di far sentire la propria voce. Essi potranno porre domande e condividere le proprie esperienze direttamente con il Papa e con altre figure di rilievo, come il sindaco di New York Eric Leroy Adams e l’allenatore della Nazionale italiana di calcio Luciano Spalletti.
In quest’anno dedicato alla preghiera, in preparazione al Giubileo del 2025, Francesco chiama a raccolta i più piccoli. La Giornata Mondiale dei Bambini diventa, così, non solo un evento, ma un movimento che mira a creare un mondo più giusto e amorevole per i bambini di oggi e di domani.
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