“Sì, lo voglio”, aumentati matrimoni in Cina (+12,4%)
- 21/03/2024
- Mondo
Matrimoni e divorzi in aumento in Cina. Questo l’ultimo dato reso noto dal ministero e rilanciato alla Bbc, secondo il quale, nel 2023, a sposarsi, sarebbero state circa 7,68milioni. Si parla di un’impennata pari al 12,4% rispetto all’anno precedente.
Stando ai dati pubblicati per l’ufficio Affari civili, ci sono stati ben 845mila matrimoni in più rispetto al 2022. Insieme ai matrimoni, però, sarebbero aumentate anche le coppie disposte a dirsi “addio”. I divorzi consensuali hanno riguardato ben 2,59 milioni di coppie.
Nel gigante asiatico con una popolazione di 1,4 miliardi di persone, i numeri restano ben lontani dal record del 2013, quando i ‘sì’ furono ben 13,47 milioni. I nuovi dati sulle nozze nel 2023 arrivano dopo che a inizio mese il premier cinese Li Qiang ha promesso che il governo lavorerà per una “società birth-friendly e per promuovere uno sviluppo demografico equilibrato e a lungo termine”.
Matrimoni e nascite in Cina
La popolazione cinese è stata colpita da un calo demografico. Così come gli altri Paesi asiatici, anche in Europa, si lavora sulle politiche per la natalità. Sono passati otto anni da quando nel 2015 la Repubblica Popolare ha detto addio alla politica del figlio unico. Le difficoltà economiche, però, hanno disincentivato le unioni tra giovani e in troppi hanno scelto di non sposarsi. Le donne, nello specifico, hanno manifestato la loro volontà di rimanere single, complici le nuove leggi sulla proprietà che si prefigurano a favore solo del genere maschile.
L’andamento demografico della Cina è stimato possa peggiorare con un calo di 109 milioni di cittadini entro il 2050. Ciò potrebbe mettere a rischio beni e servizi principali, come la tenuta del sistema pensionistico. Xi Jinping, dal canto suo ha lanciato ordine ai funzionari di promuovere la cultura del matrimonio e della famiglia. Le amministrazioni locali offriranno premi in denaro per le famiglie che decideranno di avere più di un figlio, ma il rischio è che intanto la Cina invecchi più del previsto.
E, negli ultimi mesi, in quello che alcuni hanno descritto come un gigante con una popolazione che invecchia e senza figli hanno chiuso uno dopo l’altro vari reparti di ostetricia. Lo scorso ottobre il Guardian scriveva di diversi ospedali nella provincia di Zhejiang che avevano chiuso o ridimensionato le unità. Lo stesso in Guangdong e Jiangsu.
Le conseguenze del calo demografico in Cina
Il calo demografico in Cina continua a pesare e lo si nota anche da un altro fenomeno. Molti ospedali, infatti, hanno smesso di offrire servizi di parto neonatale quest’anno, secondo quanto riportato dal quotidiano statale Daily Economic News. Gli esperti del settore avvertono di un “inverno ostetrico” a causa del calo della domanda in un contesto di calo record nelle nuove nascite. Secondo gli avvisi visionati da Reuters, negli ultimi due mesi gli ospedali di varie province, tra cui lo Zhejiang orientale e lo Jiangxi meridionale, hanno annunciato che avrebbero chiuso i loro reparti di ostetricia.
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