Case Smart per un invecchiamento sano: cosa sono le gerontecnologie
- 06/06/2024
- Mondo
La cura degli anziani è spesso a carico dei membri della famiglia. Con l’aumento della longevità, però, questo tipo di modello di cura potrebbe cambiare. In Italia, così come in altre parti del mondo, si stima che il 2050 sarà l’anno degli over 65. L’invecchiamento demografico prevede oggi un rapporto di 4:10 tra anziani e giovani. Tra meno di trent’anni crescerà del 34% arrivando a un rapporto di 7 a 10.
Ripensare gli spazi nei quali vivono queste persone sarà una priorità per chi intenda vivere la sua vecchiaia più a lungo e in modo sostenibile. Perciò si pensa a un modello di Casa Smart le cui caratteristiche possano essere congrue agli stili di vita futuri. Capiamo meglio di cosa stiamo parlando.
Modelli smart per i Settantennials
“Settantennials”, così è stata già soprannominata quella classe di persone con un’aspettativa di vita più luna e che, oggi, è fuori dal servizio pubblico e assicurativo tradizionale, ma che sarà la maggiore in un futuro non molto lontano.
Perciò è essenziale promuovere l’idea che gli anziani invecchino nelle proprie case, ma la fornitura di assistenza domiciliare deve passare da un modello che si basa principalmente sui caregiver familiari a un modello che pone maggiore enfasi sulle gerontecnologie e sulla migliore erogazione dei servizi sanitari.
In un articolo di prospettiva, pubblicato su Frontiers in Public Health, si sostiene l’adozione di un modello di “casa intelligente” nell’assistenza agli anziani in Cina. Il Paese, infatti, vive una stagione green che le stime danno come assodata: la popolazione cinese di età pari o superiore a 60 anni ha raggiunto quota 296,97 milioni nel 2023, circa il 21,1% della sua popolazione totale. Nel 2022 era di 280,04 milioni. Lì, realtà come Guangdong hanno iniziato ad accogliere i cittadini anziani di Hong Kong in strutture dedicate. Ma è possibile pensare ad un modello intelligente di abitazione che non costringa queste persone ad abbandonare i luoghi in cui sono cresciute.
Questo tipo di casa sostiene l’introduzione di tecnologie innovative per l’assistenza agli anziani, come gruppi di supporto virtuali, videoconferenze e cartelle cliniche elettroniche; tecnologie assistive che possono mantenere in sicurezza l’indipendenza e assistere nella vita quotidiana come sensori, dispositivi indossabili, telemedicina, tecnologie per case intelligenti e tecnologie robotiche interattive per la mobilità e il supporto cognitivo come robot umanoidi, robot di riabilitazione, robot di servizio.
“L’adozione e l’implementazione delle gerontecnologie – spiega lo studio – sono state lente, con solo una manciata di soluzioni che dimostrano un’efficacia comprovata nel supportare l’assistenza domiciliare. L’utilizzo di tali tecnologie digitali per supportare e abilitare gli anziani in Cina a può apportare un contributo significativo all’invecchiamento sano. Tuttavia – continuano i ricercatori -, è fondamentale concentrarsi sulla co-creazione con gli utenti finali, incorporando i loro valori e preferenze, e migliorando la formazione per aumentare l’adozione di queste gerontecnologie”.
Geronto-tecnologie: cosa sono e come si mettono in pratica
“Nell’ambito di un’ampia collaborazione in tutta la regione, abbiamo esaminato l’assistenza agli anziani e la gestione dei servizi sanitari -afferma la professoressa associata Angie Shafei, Preside dell’Università di Flinders (Australia) -.Mentre i tradizionali modelli di assistenza basati sulla famiglia diventano insostenibili, la Cina sta sperimentando nuove strategie nella gestione della salute e dell’assistenza agli anziani, anche per soddisfare le esigenze culturali e di accessibilità di dozzine di gruppi etnici distinti nel paese.”
Il coautore della Flinders University, il dottor Madhan Balasubramanian, docente senior di gestione della salute e dell’assistenza agli anziani, ha affermato che la chiave per un’adozione più rapida di queste tecnologie facili da usare e potenzialmente in grado di cambiare la vita è concentrarsi sulla creazione di soluzioni che siano in sintonia con le preferenze degli anziani, inclusa una formazione completa per facilitare la transizione.
Il rischio, infatti, è quello di rendere gli ambienti ipertecnologici senza fornire degli strumenti necessari chi dovrà viverci, creando così case “repulsive” e non accoglienti. Mentre gli avanzamenti nella sanità pubblica e i rapidi progressi della medicina contribuiscono ad aumentare l’aspettativa di vita, il rapido invecchiamento della popolazione presenta sfide profonde e conseguenze complesse per i sistemi sanitari. Gli anziani spesso soffrono di molteplici patologie croniche, accompagnate da una maggiore domanda di servizi sanitari, che a sua volta contribuisce ad aumentare i costi del sistema sanitario. Ad esempio, in Australia, si prevede che la spesa sanitaria pro capite (anziani) aumenterà da 3.250 dollari australiani nel 2028-2019 a 3.970 dollari nel 2031-32 e raggiungerà gli 8.700 dollari nel 2060-2061.
“Il potenziale di innovazione è immenso, con la necessità di affrontare cambiamenti demografici significativi in Cina, che conta più di 260 milioni di persone di età pari o superiore a 60 anni – ha aggiunto il dottor Madhan Balasubramanian, del College of Business, Government and Law che ha partecipato all’analisi prospettica -. Affinché le case intelligenti e le cosiddette ‘gerontecnologie’ possano davvero rivoluzionare l’assistenza agli anziani, abbiamo bisogno di qualcosa di più che semplici gadget. Abbiamo bisogno di politiche forti, infrastrutture robuste e ricerca che colmino il divario digitale”.
Un mercato, in sintesi, in profonda espansione che agevolerà investitori in equilibrio con politiche di sostegno alle famiglie.
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