“Biden è morto, quello attuale è un clone”: Trump rilancia la teoria del complotto
- 3 Giugno 2025
- Mondo
Joe Biden è morto, quello che vedete è un clone robot. No, non è (solo) il delirio di qualche nerd rimasto impigliato nelle maglie dei complotti più assurdi che girano sui social, ma della teoria rilanciata sabato scorso – senza commenti – dal presidente Usa Donald Trump sul suo social Truth (che ironicamente – ma non innocentemente – vuol dire ‘Verità’).
“Joe Biden non esiste, ucciso nel 2020. Quello che vedete sono cloni, doppioni ed entità robotiche senz’anima. I democratici non conoscono la differenza”, sostiene un oscuro utente del social di Trump, al momento con un migliaio di follower ma forse destinato a un’improvvisa notorietà. Ed è anche quello che il presidente Usa ha ricondiviso con i suoi quasi 10 milioni di follower, senza spiegare se si trattasse di sarcasmo, provocazione o di vera adesione alla teoria.
Alcuni commentatori del post hanno tentato di portare “prove” a sostegno: cambiamenti nel colore degli occhi di Biden, firme leggermente diverse, le sue difficoltà recenti a parlare. Per altri, lo spunto è stato perfetto per meme e risate. Ma tra gli osservatori più critici la mossa di Trump è considerata preoccupante, perché alimenta un dibattito pubblico che dai territori del folklore digitale trasborda nella politica e nel dibattito pubblico.
Per Trump le teorie del complotto non sono un tabù
D’altronde non è la prima volta che il tycoon mostra un certo disinteresse nel verificare l’attendibilità delle fonti che condivide. Nella sua cerchia politica, del resto, le teorie del complotto non sono certo un tabù. Insomma, la sua amministrazione non sembra allergica alle ipotesi anche più fantasiose e incredibili, per quanto senza nessun appiglio nella realtà né prove.
La Casa Bianca, interpellata sulla vicenda, ha preferito non commentare.
Eppure, il rilancio della teoria del “Biden clone” si inserisce perfettamente in una strategia comunicativa ormai collaudata. Secondo un’analisi del New York Times su migliaia di post e repost pubblicati da Trump in sei mesi del 2024, in almeno 330 casi si parlava di complotti orditi contro di lui o contro “il popolo americano”.
Questa teoria si inserisce in un contesto più ampio di disinformazione e teorie complottiste che hanno preso piede negli ultimi anni, spesso alimentate da figure politiche di rilievo. Nonostante la mancanza di evidenze concrete, tali narrazioni continuano a circolare, contribuendo a polarizzare ulteriormente il dibattito pubblico.
(Alcune) teorie del complotto nella ‘trump-sphera’
Ma ecco una breve guida alle teorie del complotto preferite dal mondo trumpiano:
Stop the Steal
Un cavallo di battaglia: Trump avrebbe perso le elezioni del 2020 a causa di brogli elettorali di massa. Questa teoria ha alimentato il movimento “Stop the Steal”, nonostante le indagini ufficiali e le cause legali non abbiano trovato prove di frodi significative.
Spygate
Secondo Trump, l’amministrazione Obama avrebbe spiato illegalmente la sua campagna nel 2016. Queste accuse non sono state supportate da prove concrete e sono state respinte dalle indagini ufficiali.
QAnon
Una delle teorie più famose e inquietanti: una cabala di pedofili satanisti all’interno dell’élite politica e mediatica (il Deep State) gestirebbe il mondo. Trump, dicono i sostenitori, sarebbe l’unico in grado di fermarli. Nonostante la mancanza di prove, QAnon ha guadagnato popolarità tra alcuni sostenitori di Trump, e lo stesso tycoon è ambiguo al riguardo, probabilmente lusingato dall’essere visto come salvatore del pianeta.
Pizzagate
Una teoria infondata che collega membri del Partito Democratico a una rete di traffico di minori con base in una pizzeria di Washington. Nonostante sia stata smentita, ha avuto conseguenze reali, tra cui un attacco armato al locale.
Covid-19
Trump e alcuni suoi alleati hanno promosso teorie secondo cui il virus sarebbe stato creato in laboratorio o che le misure di contenimento fossero esagerate. Queste affermazioni hanno contribuito alla diffusione di disinformazione durante la pandemia.
Incendi “woke” in California
Trump ha attribuito gli incendi devastanti in California a politiche ambientali “woke” e alla gestione forestale, minimizzando il ruolo del cambiamento climatico.
Biden tra cloni, autopen e… realtà
Tornando a Biden, Trump non gli ha mai risparmiato critiche, anche dopo il suo insediamento alla Casa Bianca. E l’ha accusato di tutto: dalla crisi economica (che però sotto il precedente presidente non andava affatto male) al prezzo delle uova, fino all’uso della firma automatica (l’autopen) per firmare documenti ufficiali. E, ovviamente, non sono mancate insinuazioni sulle sue capacità cognitive.
La “teoria del clone” arriva però in un momento delicato: Biden è malato di un grave cancro alla prostata, e lo stesso Trump, dopo aver rilanciato l’idea del robot senz’anima, ha espresso dispiacere e gli ha augurato una pronta guarigione.
Eppure la condivisione della teoria complotto giunge il giorno dopo che Biden ha detto ai giornalisti di sentirsi bene dopo aver iniziato il trattamento per il cancro.
Una coincidenza che apre alla madre di tutte le domande complottiste: sarà un caso?