Azienda regala 70 mila euro a dipendente per ogni nuovo figlio
- 03/04/2024
- Mondo
Il welfare statale potrebbe non bastare per contrastare la denatalità. Lo sa bene la Corea del Sud che ha visto il minimo storico di nascite nel 2023 con un tasso pari a 0,72 figli per donna, nonostante piani e programmi di incentivi nazionali dedicati alla famiglia. Il tasso di natalità in calo in numerosi Paesi ha portato i governi ad affrontare una crisi annunciata da anni. Supporti economici, bonus di vario genere, detassazioni e contributi: ma sono stati/saranno sufficienti? Statisti e studiosi di demografia sostengono di no. Per questo motivo un’azienda della Corea del Sud ha deciso di intervenire con il proprio welfare aziendale regalando 75 mila dollari a dipendente per ogni “nuovo” figlio che metterà al mondo.
Il welfare aziendale
Quando il welfare statale non basta è alle aziende e ai privati che ci si rivolgere per sostenere una crisi. Quello che sta accadendo in Corea del Sud è un fenomeno diffuso anche in Italia che, nel 2023, ha toccato un picco basso di 379mila nuove nascite, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille (era 6,7 per mille nel 2022). La diminuzione delle nascite rispetto al 2022 è di 14mila unità (-3,6%). La situazione peggiore in Sud Corea ha costretto, però, le aziende a offrire incentivi straordinariamente generosi per convincere i propri lavoratori a diventare genitori.
“Il calo del tasso di fertilità porta a un calo della forza lavoro e del potere d’acquisto e a un rallentamento della crescita economica, che a sua volta influisce direttamente sulla sostenibilità della gestione aziendale, il che significa che le aziende devono affrontare attivamente la questione”, ha affermato Chung, presidente del Korea Economic Research Institute (KERI), in occasione di un seminario d’affari coreano-giapponese dedicato all’argomento, come riportato da CBS News. Jin Sung Yoo, ricercatore senior del KERI, ha aggiunto che la ragione principale del preoccupante basso tasso di natalità della Corea del Sud è “l’effetto che ha l’avere figli sulla progressione di carriera”, in particolar modo sulle donne.
Realtà imprenditoriali hanno iniziato a investire sul futuro delle famiglie dei dipendenti che lavorano al loro interno. Il Lotte Group ha affermato di aver già meso in atto diverse politiche aumentando il tasso di natalità tra i dipendenti fino a 2,05 nel 2022, su una media nazionale di 0.81. A partire da quest’anno, il gruppo ha annunciato che offrirà gratuitamente ai dipendenti con tre o più figli, delle vetture da sette o nove posti.
Ma l’incentivo che ha fatto più clamore resta quello del Booyoung, il gruppo edile e immobiliare della Corea del Sud che offre circa 97 mila won sudcoreano, l’equivalente di 70 mila euro a dipendente per ogni nuovo figlio. Finora, la società ha speso già 5 milioni per i 66 dipendenti che ne hanno approfittato. “La Corea dovrà affrontare una crisi dell’esistenza nazionale tra vent’anni – ha detto il presidente della società Lee Joong Keun -, compreso un calo della popolazione economicamente produttiva e una carenza di personale di difesa per garantire la sicurezza nazionale e mantenere l’ordine”.
In Corea del Sud, la cifra proposta corrisponde alla somma limite entro la quale si possono non dover pagare tasse aggiuntive nel mese. Ma il capo di Booyoung vuole proseguire la sua missione, sfruttando il core business dell’azienda per offrire “alloggi senza oneri fiscali per gli inquilini e senza responsabilità di mantenimento”.
Il progetto di Seoul
Le politiche aziendali, insieme a quelle statali, potrebbero incentivare le coppie ad avere bambini. I funzionari amministrativi di Seoul, capitale della Corea del Sud, hanno affermato che il governo locale prevede di investire più di 1,3 miliardi di dollari nel 2024. L’investimento rientra nel Birth Encouragement Project. Si tratta di un progetto volto a mantenere salda la carriera dei cittadini nell’ambito della pianificazione familiare. Tra i benefici previsti vi sono anche progetti che includono trattamenti per l’infertilità e servizi di assistenza all’infanzia.
A partire da maggio, la città fornirà incentivi anche alle piccole imprese che adotteranno politiche del lavoro a favore dei neogenitori in azienda. Entro la prima metà di quest’anno, la città avvierà anche un progetto pilota per fornire aiutanti domestici immigrati, a beneficio di cento famiglie con un genitore single, genitori che lavorano o madri in attesa, per la durata di sei mesi.
- Europa Giovane6
- Famiglia221
- Fertilità154
- Giovani247
- Mondo201
- Podcast5
- Popolazione480
- Talk | 13 dicembre 20239
- Talk | La 'cura' delle persone5
- Trend96
- Video27
- Welfare234