Attentato a Trump, quali sono le leggi per acquistare armi negli Usa?
- 15/07/2024
- Mondo
L’attentato a Trump è l’ennesima occasione per riflettere sulla liberalizzazione delle armi negli Stati Uniti d’America. Certo, di occasioni non ne sono mancate, a partire dalle numerose stragi nelle scuole e in altri luoghi pubblici degli Usa, ma nonostante alcuni proclama dei democratici contrastare l’uso delle armi negli Usa è molto complicato.
Anzi, proprio poche ore prima dell’attentato in Pennsylvania è iniziata a circolare in Italia una notizia per noi sconvolgente: in alcuni punti degli Stati Uniti è possibile acquistare i proiettili delle armi nei supermercati dai distributori automatici. Inutile strabuzzare gli occhi, è la realtà.
Distributori automatici di proiettili
Negli ultimi anni, alcuni Stati del Sud degli Usa, come Alabama, Oklahoma e Texas, hanno iniziato a installare distributori automatici di munizioni nei negozi di alimentari. Questi distributori, chiamati Automated Ammo Retail Machine (AARM), utilizzano tecnologie avanzate come il riconoscimento facciale e la scansione delle carte per verificare l’età e i precedenti penali degli acquirenti. Per ora non si tratta di una opzione molto diffusa, ci sono sei distributori operativi in Alabama, Oklahoma e Texas, ma sono già pronti dei piani di espansione in Colorado.
Le leggi sulle armi negli Stati Uniti
Ma da dove nasce il diritto di possedere e portare delle armi negli Stati Uniti?
Per rispondere bisogna risalire al 1791, anni in cui è stato ratificato il Secondo Emendamento della Costituzione americana. Nel 2008 la Corte Suprema ha stabilito, nel caso District of Columbia v. Heller, che questa norma protegge il diritto individuale di possedere armi da fuoco per uso personale. Più ampiamente il Secondo emendamento è stato interpretato come un diritto individuale di possedere armi a scopo di difesa personale e per tutelare la proprietà. La storia avrebbe detto che l’utilizzo delle armi sarebbe stato ampiamente distorto.
Il Bipartisan Safer Communities Act del 2022
Il governo Biden ha provato a porre un argine all’uso delle armi con il il Bipartisan Safer Communities Act, ma il successo di questa iniziativa stato molto modesto. Gran parte della società americana è ormai abituata all’idea di poter possedere un’arma per difesa personale, e la consolidata lobby delle armi è quasi impossibile da scardinare.
Il BSCA è stato firmato in legge dal Presidente Joe Biden il 25 giugno 2022 in risposta a tragici eventi di sparatorie di massa, come quelle avvenute a Uvalde, Texas, e Buffalo, New York.
Il Bipartisan Safer Communities Act include una serie di misure volte a migliorare la sicurezza delle comunità e a ridurre la violenza armata. Ecco i punti principali:
- Controlli di background estesi: estende i controlli di background per gli acquirenti di armi sotto i 21 anni, includendo una revisione dei registri giovanili;
- Leggi sulle armi e traffico di armi: introduce nuove leggi federali contro il traffico di armi e gli acquisti di paglia (straw purchases), che sono acquisti effettuati da una persona per conto di un’altra che non può legalmente acquistare armi;
- Leggi “Red Flag”: fornisce finanziamenti agli stati per implementare e rafforzare quelle leggi che permettono alle autorità di confiscare temporaneamente le armi a persone ritenute pericolose per sé stesse o per gli altri;
- Chiusura del “Boyfriend Loophole”: la legge estende il divieto di possesso di armi da fuoco a individui condannati per violenza domestica contro partner con cui non sono sposati o conviventi;
- Sicurezza nelle scuole: alla luce delle numerose stragi negli istituti scolastici, il Bipartisan Safer Communities Act stanza fondi per migliorare la sicurezza nelle scuole, anche prevedendo programmi di prevenzione della violenza e interventi di crisi;
- Salute mentale: in via correlata al punto appena visto, la legge fornisce finanziamenti per servizi di salute mentale nelle scuole e nelle comunità, inclusa l’assunzione e la formazione di professionisti della salute mentale.
Armi negli Usa, cosa sono i controlli di background
Oltre al BSCA, tanti altri riferimenti legislativi intervengono sui controlli di background, rafforzati con la legge del 2022. Prima di vederli da vicino, capiamo cosa si intende con questo termine.
I controlli di background sono verifiche effettuate per determinare se una persona è idonea ad acquistare un’arma da fuoco. Questi controlli sono progettati per prevenire che armi finiscano nelle mani di individui che potrebbero rappresentare un pericolo per sé stessi o per gli altri.
Quando una persona desidera acquistare un’arma da fuoco da un rivenditore autorizzato, deve compilare un modulo chiamato ATF Form 4473. Questo modulo richiede informazioni personali come nome, indirizzo, data di nascita e risposte a domande su precedenti penali e condizioni di salute mentale. Il rivenditore invia poi le informazioni del modulo al National Instant Criminal Background Check System (NICS), gestito dall’FBI.
Il NICS verifica i dati contro tre database principali: il National Crime Information Center (NCIC), che contiene informazioni su persone ricercate e ordini di protezione; l’Interstate Identification Index (III), che contiene informazioni sui precedenti penali; e il NICS Index, che contiene informazioni su persone inabilitate a possedere armi da fuoco per motivi specifici, come condanne per violenza domestica o dichiarazioni di incapacità mentale.
Il controllo può avere tre esiti: approvato, negato o in sospeso. Se il controllo è approvato, l’acquirente può procedere con l’acquisto. Se è negato, l’acquirente non può acquistare l’arma. Se è in sospeso, il controllo richiede ulteriori verifiche. Se non viene risolto entro tre giorni lavorativi, il rivenditore può decidere se completare la vendita.
I controlli di background sono fondamentali per prevenire che armi da fuoco finiscano nelle mani sbagliate, ma sono tutt’altro che infallibili.
Le critiche ai controlli di background
Le principali critiche ai controlli di background riguardano diverse problematiche. Una delle più significative è la presenza di lacune nelle vendite private di armi, come quelle tra individui o alle fiere di armi, che in molti Stati non richiedono controlli di background creando una significativa falla nel sistema. Inoltre, la qualità e la completezza dei dati nei database possono variare, influenzando l’efficacia dei controlli. Nei casi più gravi, informazioni incomplete o non aggiornate possono permettere a persone non idonee di acquistare armi. Individui che poi diventano delle mine vaganti per la popolazione americana. Infatti, nonostante i controlli di background, ci sono stati casi in cui persone con precedenti penali o problemi di salute mentale sono riuscite ad acquistare armi, portando a tragici eventi di violenza armata.
Un’altra critica ai controlli di background riguarda il periodo di attesa di tre giorni per i controlli in sospeso, considerato troppo breve da alcuni, poiché può permettere la vendita di armi prima che il controllo sia completato. Ci sono proposte per estendere questo periodo fino a dieci giorni.
La legislazione federale sulle armi
Se il Secondo Emendamento è il pilastro della liberalizzazione delle armi in America, altre leggi regolano il possesso e l’uso delle armi da fuoco a livello federale:
- National Firearms Act (1934): regola la produzione, il possesso e il trasferimento di armi da fuoco particolari come mitragliatrici e fucili a canna corta;
- Gun Control Act (1968): stabilisce chi può acquistare armi da fuoco, vietando la vendita a criminali condannati, persone con disturbi mentali e altre categorie specifiche. È evidente, però, che sia impossibile tenere traccia di tutte le situazioni patologiche, che in troppi casi vengono scoperti solo in seguito alle stragi;
- Brady Handgun Violence Prevention Act (1993): introduce controlli di background per gli acquisti di armi da fuoco da rivenditori autorizzati.
Armi in Usa, come cambiano le leggi tra gli Stati
Come la cultura e l’orientamento politico tra democratici e repubblicani, anche le leggi sulle armi variano notevolmente tra i cinquanta Stati degli Usa. Di seguito una panoramica delle principali differenze.
In Texas
In Texas, enclave del partito repubblicano, le leggi sulle armi rimangono tra le più permissive degli Usa. Dal 2021, i residenti possono portare armi senza bisogno di un permesso. Questo significa che chiunque abbia almeno 21 anni può portare un’arma da fuoco in pubblico senza dover ottenere una licenza o completare un corso di formazione;
In California
La California, roccaforte dei democratici dopo una prima fase repubblicana, continua ad avere alcune delle leggi più restrittive. Lo Stato richiede controlli di background rigorosi per tutti gli acquisti di armi, compresi quelli effettuati nelle fiere di armi e nelle vendite private. Inoltre, la California vieta molte armi d’assalto e limita la capacità dei caricatori a 10 colpi.
In Florida
In Florida, le leggi sulle armi sono diventate più restrittive dopo la sparatoria di Parkland nel 2018: lo Stato ha aumentato l’età minima per l’acquisto di armi da fuoco da 18 a 21 anni e ha introdotto un periodo di attesa di tre giorni per tutti gli acquisti di armi. Inoltre, la polizia ha ora maggiore autorità per confiscare armi a persone ritenute pericolose.
In Oregon
Anche l’Oregon ha implementato leggi più severe dopo la sparatoria di Parkland. Lo Stato vieta l’acquisto e il possesso di armi da fuoco da parte di persone con precedenti per violenza domestica o stalking, indipendentemente dal loro stato civile. Inoltre, l’Oregon ha introdotto un programma di addestramento e armamento per gli insegnanti, finanziato con 67 milioni di dollari.
New York
Infine, lo Stato di New York ha leggi molto restrittive sulle armi. Qui è richiesto un permesso anche per possedere una pistola e vengono imposti controlli di background rigorosi. Inoltre, New York ha una legge “red flag” che permette alle autorità di confiscare temporaneamente le armi a persone ritenute pericolose per sé stesse o per gli altri.
Le leggi sulle armi in Pennsylvania
Concludiamo questa analisi con lo Stato della Pennsylvania, scenario dell’attentato a Trump.
In questo Stato le leggi sulle armi sono meno restrittive rispetto alla California, ma più restrittive rispetto al Texas. Ecco una panoramica aggiornata al 2024:
In Pennsylvania, per acquistare un’arma da fuoco, è necessario passare un controllo di background tramite il Pennsylvania Instant Check System (PICS), che è gestito dalla polizia di stato. Per portare un’arma nascosta, è necessario ottenere un permesso di porto d’armi nascosto (Concealed Carry Permit). Questo permesso richiede un controllo di background e, in alcuni casi, un corso di formazione sulla sicurezza delle armi.
Anche la Pennsylvania, come lo Stato di New York, ha implementato e rafforzato negli ultimi anni le leggi “red flag” che permettono alle autorità di confiscare temporaneamente le armi a persone ritenute pericolose per sé stesse o per gli altri.
Anche le vendite private di armi da fuoco, intese come scambio tra persone fisiche, richiedono un controllo di background effettuato da un rivenditore autorizzato o un ufficio dello sceriffo.
Lo Stato vieta il possesso di armi da fuoco per persone con condanne per reati gravi, violenza domestica o con ordini di protezione attivi e prevede dei limiti all’acquisto e al possesso di armi d’assalto, oltre alle restrizioni sui caricatori di alta capacità, in grado di compiere stragi su vasta scala.
Nel 2022, la Pennsylvania ha approvato leggi che aumentano i finanziamenti per la sicurezza nelle scuole e per i servizi di salute mentale, in linea con il Bipartisan Safer Communities Act.
Intanto le armi continuano a uccidere. Due spettatori, raggiunti dai proiettili del 20enne Matthew Crooks, sono in condizioni “gravi ma stabili” ma l’attentato a Trump, rimasto lievemente ferito all’orecchio destro, ha già strappato la vita a Corey Comperatore. L’uomo, 50 anni, ex capo dei vigili del fuoco e di origini calabresi, è morto facendo scudo alla sua famiglia, presente insieme a lui al comizio di Butler.
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