Viavai al bagno per girare video per TikTok, scuola elimina gli specchi
All’improvviso un continuo via vai verso i bagni, un’epidemia ‘fisiologica’ che ha insospettito gli insegnanti della scuola media Southern Alamance Middle nella Carolina del Nord (Usa). Improvvisatisi detective, i dipendenti dell’istituto hanno scoperto che i ragazzi andavano nei bagni per farsi dei video da pubblicare su TikTok. A questo punto la scuola ha deciso di affrontare la cosa in modo originale, rimuovendo gli specchi, ovvero uno degli elementi più importanti per realizzare i video incriminati. Risultato: i bagni hanno perso appeal e gli studenti hanno ridotto drasticamente le loro sortite fuori dalle aule.
Un provvedimento singolare nato da un presupposto educativo: invece di agire in modo restrittivo e ‘punitivo’ requisendo a monte i cellulari, si è deciso di responsabilizzare gli alunni lasciando a loro disposizione i device ma in modo più controllato, cercando di sviluppare una sorta di ‘cittadinanza digitale’.
La scuola ha anche implementato un ‘digital hall pass system’ per monitorare l’entrata e l’uscita dei ragazzi dalle aule, in modo da aumentare la sicurezza generale.
Al di là del caso singolo, si tratta di un problema ampio che riguarda tutti, tanto che, come riporta Business Insider, in Florida una legge ha direttamente bannato TikTok dai dispositivi scolastici e dalle relative reti wi-fi.
L’uso dei cellulari a scuola in Italia
In Italia è vietato usare i cellulari durante le lezioni, perché, come spiega il Ministero dell’Istruzione e del Merito, sono un elemento di distrazione e una mancanza di rispetto verso i docenti. L’uso di questi dispositivi può comunque essere consentito, su autorizzazione dell’insegnante, per finalità didattiche, inclusive e formative.
E’ indubbio che gli smartphone siano un’enorme fonte di distrazione, come conferma un’indagine conoscitiva della VII commissione del Senato che ha evidenziato “gli effetti dannosi che l’uso senza criterio dei dispositivi elettronici può avere su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi”.
Molteplici infatti sono i danni dei cellulari, sia fisici:
• miopia
• obesità
• ipertensione
• disturbi muscolo-scheletrici
• diabete
• disturbi del sonno
sia psicologici:
• dipendenza
• alienazione
• depressione
• irascibilità
• aggressività
• insonnia
• insoddisfazione
• diminuzione dell’empatia
• scarsa autostima
Non solo, ma un uso indiscriminato dei cellulari ha come conseguenza la progressiva perdita della capacità di concentrazione, della memoria, dello spirito critico e dell’adattabilità. Senza contare che l’uso e l’abuso di smartphone e videogiochi ha gli stessi effetti della cocaina a livello chimico, neurologico, biologico e psicologico.
E ancora, secondo i dati di un rapporto fornito dal Surgeon General degli Stati Uniti, il più alto funzionario federale della sanità pubblica, il 95% degli adolescenti dichiara di utilizzare una piattaforma di social media, il 64% è “spesso” o “a volte” esposto sui social a contenuti deleteri, basati sull’odio oppure violenti.
Inoltre i più giovani possono essere a rischio di subire molestie o bullismo, e il tempo passato nei quattro lati dello schermo è tempo sottratto alla famiglia e agli amici, alle esperienze reali e all’attività fisica.
In questo contesto, sicuramente complesso e ancora oggetto di studi, che non riguarda più solo gli Stati Uniti o il mondo occidentale, la scuola può essere il luogo dove ‘disintossicarsi’, almeno per qualche ora, dalle dinamiche negative dei social e dell’uso degli smartphone, e dove apprendere un approccio responsabile al virtuale, nell’ottica di quella cittadinanza digitale proposta dalla ‘scuola senza specchi’ americana.
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