Troppo tempo davanti allo schermo e i bimbi rischiano ritardi nello sviluppo
- 24/08/2023
- Giovani
Più tempo i bimbi passano davanti a uno schermo e più rischiano ritardi nello sviluppo. E’ il risultato di uno studio condotto in Giappone per indagare se esista un’associazione tra lo ‘screen time’ dei bambini di 1 anno e cinque aspetti del ritardo nello sviluppo a 2 e 4 anni: comunicazione, abilità motorie degli arti e del corpo, abilità motorie di mani e dita, problem solving, skill personali e sociali.
L’analisi è stata realizzata nell’ambito del Tohoku Medical Megabank Project Birth e Three-Generation Cohort Study coinvolgendo 50 cliniche e ospedali giapponesi tra il 2013 e il 2017. Ha poi visto la luce nel 2023.
Lo studio
Il campione di 7097 bambini (il 51,8% maschi e il 48,2% femmine) è stato analizzato in base al tempo passato davanti a uno schermo, che fosse Tv, Dvd, video games o internet games, sia su mobile che tablet. Lo screen time è stato diviso in base al numero di ore di esposizione giornaliere. Ne è risultato che:
• 3440 bimbi (48.5%) stavano davanti a uno schermo per meno di un’ora al giorno
• 2095 (29.5%) da 1 a 2 ore
• 1272 (17.9%) da 2 a 4 ore
• 290 (4.1%) 4 o più ore.
Quindi è stato valutato lo sviluppo dei bambini, in base all’Ages&Stages Questionnaires (ASQ-3), un metodo valido a livello internazionale dagli 1 ai 66 mesi.
Quali ritardi si rischiano
Quello che è emerso è che il tempo passato davanti allo schermo è associato a un maggior rischio di ritardi nello sviluppo a 2 anni nella comunicazione, nelle abilità motorie, nel problem solving, e nelle abilità sociali, e a 4 anni negli ambiti della comunicazione e del problem solving.
In particolare, l’effetto era più marcato se il bimbo passava più di 4 ore al giorno davanti a uno schermo.
Non è stata invece rilevata una relazione significativa tra lo screen time e le abilità motorie di corpo e arti e le skill sociali e personali a 2 e 4 anni. Pare quindi che la quantità di esposizione agli schermi non sia associata a tutte le aree dello sviluppo infantile.
Età e ritardi riscontrati dallo studio
Nel dettaglio, a 2 anni sono stati riscontrati ritardi:
• nella comunicazione (361 bambini, il 5.1%)
• nelle abilità motorie degli arti e del corpo (400 bambini, 5.6%)
• nelle abilità motorie di mani e dita (329 bambini, 4.6%)
• nel problem-solving (301 bambini, il 4.2%)
• nelle skill personali e sociali (387 bambini, il 5.5%).
A 4 anni sono stati riscontrati ritardi:
• nella comunicazione (283 bambini, il 4%)
• nelle abilità motorie degli arti e del corpo (303 bambini, il 4.3%)
• nelle abilità motorie di mani e dita (349 bambini, 4.9%)
• nel problem-solving (269 bambini, 3.8%)
• nelle skill personali e sociali (328 bambini, il 4.6%).
Lo studio ha anche analizzato alcune covariabili. E’ emerso che i bambini con alti livelli di screen time avevano in comune madri:
• più giovani
• al primo figlio
• con un reddito familiare più basso
• con un’istruzione più bassa
• con depressione post partum
Lo screen time può essere anche utile
Ma non tutto è nero. L’analisi sottolinea che occorre considerare che i programmi per i bambini possono essere anche educativi. Se da una parte a un maggior uso dello schermo sono associate minori abilità linguistiche, dall’altra se il bambino guarda programmi educazionali le sue abilità linguistiche si incrementeranno.
Ecco perché, in un mondo dove è sempre più difficile limitare lo screen time, può essere di aiuto selezionare in modo adeguato e attento cosa si propone ai bambini, traendo vantaggio da programmi che possano essere loro d’aiuto nello sviluppo invece di frenarlo e andando quindi a limitare solo lo screen time dannoso.
- Europa Giovane6
- Famiglia221
- Fertilità154
- Giovani246
- Mondo201
- Podcast5
- Popolazione479
- Talk | 13 dicembre 20239
- Talk | La 'cura' delle persone5
- Trend96
- Video27
- Welfare234