Silent Reading Party, perché si posano gli smartphone e si legge in silenzio?
- 27/05/2024
- Giovani
Sui tetti delle città, dall’America all’Italia, si leggono libri in rigoroso silenzio. Lontani dal traffico cittadino, senza distrazioni come gli smartphone o altri dispositivi digitali, con gli amici di una vita: questo il fenomeno denominato ‘Silent Reading Party’. Si tratta di uno dei passatempi che maggiormente sta spopolando nelle città italiane e non solo. Nati a New York come “incontri letterari” ai quali prendere parte, questo fenomeno dimostra una grande resistenza della lettura di un libro come passatempo ed è sintomatico di nuove abitudini che Millennials e Gen Z stanno sviluppando dopo la pandemia. Vediamo in cosa consiste.
Silent Reading Party
I Silent Reading Party sono degli eventi ai quali si partecipa in silenzio, portando con sé un libro da leggere in compagnia di altre persone. La moda si è diffusa negli Stati Uniti per liberarsi dall’alienazione degli smartphone che, per lavoro o passatempo, assorbono sempre più il nostro tempo. Una valida alternativa, quindi, ai dispositivi digitali è stata quella di riunire gruppi di amici, poi sconosciuti grazie a piattaforme e social network, in modo da condividere insieme una passione: la lettura di un libro, qualsiasi esso sia, in tranquillità.
Ma quali sono i benefici del leggere in compagnia? Eccone alcuni:
- Arricchimento Linguistico:
La lettura condivisa facilita l’esposizione a un linguaggio arricchito e promuove lo sviluppo di abilità di ascolto, ortografia, comprensione della lettura e vocabolario. - Abilità Fondamentali di Alfabetizzazione:
La lettura condivisa stabilisce abilità fondamentali di alfabetizzazione. - Empatia:
Condividere letture differenti e gusti opposti contribuisce ad aumentare stima e empatia nei confronti delle diversità. - Riduzione dello Stress:
Leggere rilassa. Ricerche internazionali dimostrano che la lettura riduce lo stress in modo efficace quanto lo yoga. - Biblioterapia:
La lettura viene prescritta per la depressione, un trattamento noto come biblioterapia che contribuisce a tenere allenata la mente contro pensieri negativi. - Curiosità
- Longevità: Le persone che leggono regolarmente libri hanno un rischio del 20% in meno di morire nei successivi 12 anni rispetto alle persone che non leggono o che leggono periodici.
La lettura in compagnia può essere un’esperienza molto gratificante che non solo migliora alcune abilità tecniche, ma soprattutto quelle umane.
Il mercato del libro in Italia
L’editoria italiana, tra alti e bassi, dimostra una grande resilienza. La percentuale di persone che ha letto almeno un libro per piacere, ossia al di fuori di contesti quali scuola o lavoro, è calata dell’1% passando dal 40,8% al 39,1% nel 2022. La media si assesta su quattro libri l’anno.
E mentre i lettori sono sempre meno, l’editoria di romanzi o saggistica, nel 2022, valeva circa 1,670 miliardi di euro: con un calo del 2,3% rispetto al 2021. Negli anni della pandemia, pare che gli italiani abbiano comprato, secondo stime Istat, 13 milioni di libri in più. Nel 2023, ad esempio, le vendite ammontavano a 1697 miliardi di euro, con una crescita dello 0,8% rispetto al 2022. Le librerie fisiche restano le preferite dai consumatori. Gli acquisti online, infatti, si sono ridotti del 41,5%. E il 14% dei libri in commercio oggi è auto pubblicato.
“Smartphone vietati”
Non è una novità, quella dei Silent reading party. Anzi, in molte città italiane da anni si organizzano privatamente eventi di questo tipo, accogliendo su terrazze, tetti, balconi, biblioteche e librerie, persone appassionate di lettura e che sono felici di posare il cellulare per qualche ora. In Italia, si stima che le persone passino circa il 35,57% del loro tempo, o in media 4,8 ore al giorno, davanti agli schermi dei telefoni cellulari. Le attività più comuni svolte con il cellulare sono:
- Comunicazione: Messaggi di testo, chiamate, e-mail e l’uso di applicazioni di messaggistica come WhatsApp o Telegram.
- Social Media: L’uso di piattaforme social come Facebook, Instagram, Twitter e TikTok.
- Intrattenimento: Guardare video, ascoltare musica, giocare a giochi mobile.
- Navigazione Web: Ricerca di informazioni, lettura di notizie, controllo delle previsioni meteo.
- Applicazioni Educative: Utilizzo di app per l’apprendimento o il miglioramento di abilità.
- Shopping Online: Acquisti online e gestione del conto bancario.
Queste attività possono variare a seconda dell’età e delle preferenze personali dell’utente. Con l’aumentare dell’età si nota una certa resistenza all’uso dei cellulari. Ma anche tra i giovanissimi stanno cambiando le abitudini.
Nuove abitudini per Gen Z e Millennial
Le nuove abitudini dei giovani, in particolare della Generazione Z (nati tra il 1996 e il 2010), sono caratterizzate da una serie di tendenze emergenti. Nati in nell’era digitale, utilizzano quotidianamente piattaforme come Instagram e TikTok. Ma molti prediligono l’uso di videogiochi, o piattaforme di gaming o interazioni video come Twitch e Youtube.
Sempre più interessati a Cultura e Ambiente, è la generazione che ha dimostrato maggior interesse verso il cambiamento climatico. Cresce il numero di giovani che sceglie un’alimentazione a base vegetale, anche se non del tutto vegana. Uno su tre non teme il giudizio, quando si tratta di parlare dei propri problemi piscologici. Durante la pandemia, infatti, la salute degli adolescenti è stata quella maggiormente colpita. Il 14% investe già in borsa e fa affari con criptovalute e bitcoin. Ed è la generazione che risulta meno interessata all’alcol rispetto a quelle precedenti.
Non molto differente è l’insieme di abitudini dei Millennial. Nello specifico, risulta che siano coloro i quali trascorrono maggior tempo in famiglia, prediligendo sport e videogiochi. I social network preferiti sono Facebook e Twitter e risultano essere i più interessati alla lettura di libri tra le generazioni più giovani. Le differenze maggiori tra le due sono l’approccio al lavoro, con quest’ultimi che danno più valore alla collaborazione e interazione sociale, rispetto alla Gen Z che preferisce lavorare in modo indipendente.
Queste tendenze possono variare a seconda del contesto culturale e sociale, ma rappresentano alcune delle abitudini emergenti tra i giovani di oggi.
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