In Italia è emergenza edilizia scolastica: solo il 50% ha i certificati di sicurezza
- 02/10/2024
- Giovani
In Italia, il sistema scolastico è in una condizione di emergenza, con un terzo delle scuole che ha bisogno di interventi di manutenzione urgenti. A riportarlo è un report di Legambiente, presentato a Napoli, alla chiesa dei Cristallini, nel Rione Sanità, uno spazio di comunità restituito agli abitanti del quartiere grazie ad un lavoro di recupero e di rigenerazione urbana avviato dalla cooperativa ‘La Paranza’ e oggi sede di diversi progetti educativi.
Ciò che è emerso è che nel Sud e nelle Isole la situazione è ancora più grave: una scuola su due richiede urgentemente interventi. Nonostante l’aumento dei fondi per la manutenzione straordinaria, la situazione rimane stazionaria e preoccupante.
Fondi per la manutenzione: un dato allarmante
Nel 2023, il governo italiano ha stanziato in media 42.000 euro per singolo edificio scolastico, un incremento rispetto ai 36.000 euro degli ultimi cinque anni. Tuttavia, questo aumento non si traduce in un reale miglioramento della situazione. Solo 23.821 euro sono stati spesi su una media di 42.022 euro stanziati per ogni scuola, evidenziando un significativo gap tra fondi disponibili e utilizzo effettivo.
Questo problema si estende anche ad altre aree fondamentali come la digitalizzazione, i trasporti, i servizi per lo sport e l’efficientamento energetico.
Il report Ecosistema Scuola, giunto alla XXIV edizione, ha analizzato i dati 2023 di 100 comuni capoluogo su 113, riguardanti 7.024 edifici scolastici e oltre 1,3 milioni di studenti. La relazione mette in luce le lacune nei servizi essenziali previsti dai Lep (Livelli Essenziali di Prestazione), che comprendono l’edilizia scolastica, la digitalizzazione e i servizi mensa.
“I ritardi e le emergenze da affrontare sono evidenti anche nei trasporti e nelle palestre, servizi cruciali per il benessere degli studenti,” scrive Legambiente.
Sicurezza e innovazione digitale
I dati sullo stato di salute degli edifici scolastici sono quindi preoccupanti: solo il 50% delle scuole possiede tutti i certificati di sicurezza. Inoltre, poco più di una scuola su due è dotata di reti cablate e Wi-Fi. “Le mense – si legge nel report – restano un servizio di qualità ma ancora non presente in tutte le aree del Paese. Il dato medio di 76,7% di edifici con mensa a livello nazionale, al Nord e al Centro sale rispettivamente al 92,2% e all’80,9%, mentre nel Sud e nelle Isole si ferma rispettivamente al 54,3% e al 41,2%”.
Legambiente segnala anche un grave problema di sostenibilità. Preoccupa, “la poca attenzione alla sostenibilità, nel 64,9% delle mense vengono impiegate stoviglie monouso – spiega Legambiente nel report – Sul fronte trasporti solo il 19,7% delle scuole dispone di un servizio di mobilità collettiva come lo scuolabus; sui servizi per lo sport un impianto su quattro necessita di manutenzione urgente. Le palestre aperte oltre l’orario scolastico sono oltre il 70% nei capoluoghi di provincia del Centro-Nord, per ridursi al 30,3% nelle Isole al Sud e ridimensionarsi a poco più del 40% nelle città del Sud delle Isole. Relativamente all’energia, solo il 20,9% degli edifici scolastici utilizza fonti di energia rinnovabile, con un picco al Nord (24,3%) e un minimo nelle Isole (14,1%), solo il 16,4% delle scuole ha visto realizzati interventi di efficientamento negli ultimi 5 anni e di tutti gli edifici scolastici, solo il 6,7% si trova in classe A”.
Le disparità territoriali
La relazione di Legambiente non tralascia di evidenziare le forti disparità territoriali. Ad esempio, solo il 20,9% degli edifici scolastici utilizza fonti di energia rinnovabile, con punte del 24,3% al Nord e un misero 14,1% nelle Isole. “È inaccettabile che i Lep non considerino servizi fondamentali il trasporto scolastico e la sostenibilità energetica,” ha affermato Claudia Cappelletti, responsabile nazionale scuola di Legambiente. “Senza un investimento adeguato, le aree più fragili del Paese rischiano di rimanere indietro.”
Agibilità e sicurezza
“Nel 2023 il certificato di agibilità degli edifici scolastici è presente mediamente in una scuola su due, con forti divari geografici fra Nord (68,8% degli edifici) e Sud (22,6%); gli accorgimenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche vedono una differenza fra la media nazionale (79,9% degli edifici) e le Isole di venti punti percentuali (61%). Il collaudo statico, mediamente effettuato in una scuola su due, ma non al Sud, che è zona particolarmente sismica, dove è invece presente solo nel 27,2% degli edifici – si legge nel report – Infine, il certificato prevenzione incendi è una norma in costante transizione, con continue proroghe (l’ultima, contenuta nel Decreto Milleproroghe, fissa come scadenza il 31 dicembre 2024). In questo caso, però, le scuole del Sud sono più avanti (65,2% rispetto al 55,8% della media nazionale). Sono in deroga, invece, le scuole al di sotto dei 100 alunni, quindi, facilmente le scuole dei piccoli comuni; ma anche dove la situazione è migliore, per Legambiente non è accettabile che questi requisiti siano presenti al massimo nel 50% degli edifici scolastici. Dovrebbe essere obiettivo prioritario che il 100% delle scuole italiane presentasse tutte le garanzie di sicurezza”.
Un piano di rigenerazione necessario
“Abbiamo scelto Napoli, capitale del Mezzogiorno, per evidenziare – commenta Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – ancora una volta il divario tra Nord e sud del Paese in termini di edilizia e servizi scolastici, ma soprattutto per chiedere con atti concreti un’accelerata sul fronte della transizione ecologica ancora troppo timida in ambito scolastico dove assistiamo a ritardi, poca volontà politica e scarsa programmazione. È giunto il tempo di ‘alzare l’asticella della qualità’, con obiettivi e prestazioni da raggiungere che garantiscano davvero la sostenibilità ambientale e la salubrità degli edifici, la qualità indoor, il benessere e la salute. La vera sfida consiste nel promuovere nei fatti un grande cantiere di innovazione, dove convogliare idee e risorse per progettare e realizzare scuole innovative, sostenibili, più sicure e inclusive”.
Il report di Legambiente non è solo una denuncia, ma anche una chiamata all’azione. La situazione attuale richiede un piano di investimento ordinario, capace di garantire l’efficienza e la sicurezza delle scuole italiane.
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