Caro affitti per studenti: Milano tocca 846 euro per una singola al mese
- 25 Agosto 2025
- Giovani
Con settembre alle porte si torna a parlare del caro-affitti per studenti e giovani lavoratori. Ogni anno, infatti, con l’avvicinarsi della stagione autunnale e l’inizio dei corsi universitari, il tema del costo delle stanze singole e doppie nelle città italiane ricomincia a farsi sentire più forte che mai. Se da un lato, però, cresce il prezzo delle stanze singole in affitto, dall’altro lato il trend vive profondi mutamenti: un’offerta più ampia sta consentendo maggiori margini di scelta e la domanda si distribuisce in modo più equilibrato tra le diverse aree del territorio nazionale. Segnali, questi, di un rinnovato mercato immobiliare e di scelte più consapevoli intraprese dagli studenti, non più disposti a sacrificare la propria qualità della vita. Il risultato? Chi cerca oggi una stanza in affitto potrebbe avere più alternative a disposizione.
Milano e Roma: quanto costa una singola?
Ma quanto costa una stanza singola a Milano e a Roma? Il capoluogo lombardo e la Capitale italiane si confermano i due poli pulsanti per gli studenti e i giovani lavoratori del Bel Paese, ma altre città dello Stivale risalgono la classifica. A Roma l’interesse per le stanze singole ha visto un +20% rispetto allo scorso anno, seppur con balzi inferiori rispetto a Ferrara e Bergamo. Venezia, dal canto suo, continua a distinguersi, e Genova segna un +59%, ma il primato spetta ad Ancona, dove la domanda sale del 77%.
Quando parliamo dei costi, invece, Milano resta la città con i prezzi più alti d’Italia per affittare una stanza singola, con una media di 732 euro al mese. Roma si colloca al quarto posto con 575 euro mensili. Ad occupare il podio delle città più care si trovano anche Bologna, seconda con 632 euro, e Firenze, terza con 606 euro.
Analizzando i singoli quartieri:
- A Milano Quadronno-Palestro-Guastalla offre stanze a 846 euro al mese, seguita dal Centro (839 euro) e da Genova-Ticinese (830 euro);
- A Roma la zona Testaccio-Trastevere guida la classifica con 695 euro, seguita da Parioli-Flaminio con 676 euro. Al terzo posto Casalotti-Casal Selce-Maglianella e il Centro Storico, entrambi con stanze a 672 euro mensili.
La Top 10
Dopo la top 4 che vede Milano, Bologna, Firenze e Roma protagoniste, a completare la classifica delle prime dieci troviamo:
- Trento, 544 euro mensili;
- Brescia, 519 euro;
- Modena, 506 euro;
- Padova, 502 euro;
- Torino, 476 euro;
- Verona, 473 euro.
Fuori dalla top 10 ci sono Bergamo (466 euro), Venezia (453 euro) e Napoli (445 euro). Le città più economiche tra quelle considerate, invece, sono Foggia, con un costo medio di 249 euro al mese, Catanzaro a 243 euro e su tutte Chieti, dove una singola si affitta per meno di 230 euro mensili.
L’andamento del mercato delle stanze in affitto
Come riporta l’ultimo studio di Immobiliare.it Insights, la domanda di stanze singole ha registrato cali significativi in diverse città, rispetto ai dati dell’anno scorso:
- Torino -3%;
- Firenze -6%;
- Milano -13%;
- Verona -20%;
- Bologna -38%;
- Napoli -47%.
Ma alcuni centri sono in controtendenza, come ad esempio Venezia, dove l’interesse cresce del 30% anno su anno.
Domanda e offerta nelle altre città italiane
Secondo i dati di Immobiliare.it Insights, la crescita più significativa nell’offerta di stanze singole si registra a Napoli, dove la disponibilità è aumentata del 95% negli ultimi dodici mesi, seguita da Padova (+89%) e Novara (+64%). L’offerta cresce anche a Bologna, del 38%, e a Firenze, del 22%. Contrazioni importanti invece a Bergamo (-55%), Brescia (-66%) e Udine (-83%). Calano anche Milano e Torino, entrambe con un -8%, e per Genova, con -14%. Stabile Roma, con lo stesso livello di disponibilità dell’anno precedente.
“Il settore delle stanze sta evidenziando segnali di assestamento, in particolare sul fronte della domanda, dopo un prolungato periodo di forte espansione – spiega Luke Brucato, Chief Strategy Officer di Immobiliare.it Insights -. Studenti universitari e giovani lavoratori fuori sede mostrano una crescente propensione a spostarsi verso aree periferiche o ben collegate alle grandi città, alla ricerca di soluzioni abitative più accessibili, non solo in termini di canone per posto letto ma anche rispetto al costo complessivo dell’immobiliare. A livello nazionale, la domanda si mantiene complessivamente stabile, ma registriamo una crescita nel volume degli annunci contattati: un segnale che conferma il costante interesse da parte del mercato. In questo contesto, è plausibile attendersi, nel medio periodo, una stabilizzazione dei prezzi, che tradizionalmente reagiscono con maggiore ritardo ai cambiamenti di scenario”.
Una panoramica europea
Il report, realizzato in collaborazione con HousingAnywhere, la principale piattaforma di affitti a medio termine in Europa, ci restituisce una panoramica più ampia, con dati oltre i confini nazionali e un confronto con i costi delle stanze singole nelle principali città europee con quelli italiani. Tre città olandesi occupano la vetta della classifica: Amsterdam, con una media di 969 euro al mese è la più costosa. Seguono L’Aia (850 euro) e Rotterdam (825 euro).
Dal quarto posto in poi, troviamo tre centri tedeschi: Monaco di Baviera con 820 euro mensili, Amburgo con 800 euro e Colonia con 799 euro. Parigi è settima, con 750 euro al mese, mentre a Praga servono 702 euro e a Francoforte 689 euro.
Italiani all’estero: studiare sì, ma dove?
Dai dati di HousingAnywhere è possibile ricostruire le preferenze degli studenti italiani all’estero. Barcellona risulta essere la città più richiesta: nel 2025, l’ha scelta il 13,7% di chi ha cercato un alloggio fuori dall’Italia. Seguono Berlino con il 13%, Parigi (9,2%), Madrid (8,3%) e Valencia (7,3%).
Una classifica che conferma l’attrattiva delle città spagnole tra i giovani italiani. “Gli studenti e i giovani professionisti italiani, interessati a vivere esperienze internazionali, continuano a mostrare preferenze ben definite – conferma Antonio Intini, Ceo di HousingAnywhere -. Il numero di utenti di HousingAnywhere che dall’Italia cerca un alloggio a Barcellona e Berlino, le due destinazioni più richieste, è cresciuto rispettivamente del 6% e dell’8% su base annua. Parallelamente, il fascino culturale dell’Italia, unito alla sua rinomata cucina, al clima mite e alle prestigiose università, continua ad attrarre l’attenzione internazionale. Le ricerche di alloggi in Italia da parte di giovani stranieri sono aumentate del 4% rispetto all’anno precedente. Inoltre, i prezzi più competitivi per gli affitti di stanze nelle città italiane, soprattutto se confrontati con quelli di Paesi come i Paesi Bassi o la Germania, restano un fattore decisivo”.
La protesta degli studenti
“Studiare sta diventando un lusso, e il Governo non può continuare a ignorare un problema così ingombrante – ha denunciato Alessandro Bruscella, coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari (Udu) -. Si voltano le spalle agli studenti e si preferisce investire in opere di propaganda piuttosto che affrontare i problemi reali del Paese”. E conclude: “Il Governo ha sprecato i fondi del Pnrr in studentati privati di lusso, inutili per la maggior parte degli studenti. Lo avevamo detto: è tutto sbagliato. Intanto il Ministro Salvini ignora l’emergenza e si concentra sul Ponte sullo Stretto, mentre le città universitarie affondano sotto il peso degli affitti”.