“Matrimonio” a Disneyland Paris finisce con un arresto: la sposa aveva 9 anni
Un evento surreale si è trasformato in un caso giudiziario internazionale quando, all’interno del parco Disneyland Paris, è stata inscenata una cerimonia nuziale con una bambina di appena nove anni. L’uomo al centro della vicenda, un cittadino britannico con precedenti per reati sessuali, è stato arrestato dalle autorità francesi. Grazie all’intervento tempestivo dello staff del parco e alla denuncia di una comparsa pagata per fare il padre della sposa-bambina, la cerimonia è stata interrotta prima che potesse svolgersi del tutto.
Il caso ha sollevato serie domande sulla sicurezza degli eventi privati nei luoghi pubblici e sui meccanismi di controllo per la protezione dei minori. Ma andiamo con ordine.
Cos’è successo?
Nella mattina di sabato 21 giugno, all’alba, un uomo britannico ha organizzato una cerimonia fittizia: un matrimonio con una bambina di 9 anni all’interno del parco Disneyland Paris. L’evento, presentato come una cerimonia privata, è stato interrotto dallo staff del parco quando si è scoperto che la “sposa” era una minore e che gli invitati erano comparse pagate.
L’uomo, identificato dalle autorità francesi al momento come Jaskarn Jhaj, 39 anni, già condannato per reati sessuali nel Regno Unito, ha speso circa 130.000 euro per affittare il Parco divertimenti e organizzare l’evento. Per stipulare il contratto con Disneyland pare abbia utilizzato documenti falsi e l’identità rubata di un cittadino lettone. Anche il trucco sul suo viso, al momento dell’arresto, risultava un trucco professionale volto a cambiare i tratti distintivi del suo volto per renderlo quasi irriconoscibile.
Gli invitati al matrimonio
Circa 100 persone sono state ingaggiate come comparse e assunte tramite annunci online per partecipare alla cerimonia, ignare della vera natura dell’evento. Nello specifico, oltre al presunto “sposo”, erano presenti la madre della bambina (una cittadina ucraina di 41 anni), una donna lettone di 24 anni che interpretava la sorella della sposa, e un uomo lettone di 55 anni nel ruolo del padre. Quest’ultimo ha dichiarato di aver scoperto solo all’ultimo momento che la bambina era minorenne e ha allertato la sicurezza del parco. Secondo quanto emerso dalle indagini, pare che gli “invitati” venissero pagati circa 200 euro per presenziare la cerminonia.
Perché è stato organizzato l’evento?
Secondo Jean-Baptiste Bladier, procuratore di Meaux, una città francese appena a nord-est di Disneyland Paris, il matrimonio configura come “una cerimonia fittizia destinata a essere filmata in privato” con falsi invitati. Le motivazioni esatte restano oggetto di indagine, ma l’evento rientra in un pattern di comportamenti messi in atto da Jhaj, già noto per aver inscenato eventi pubblici con minori in passato.
I precedenti
Jhaj, noto anche con lo pseudonimo di “Jacky”, è ben noto alle forze dell’ordine del Regno Unito per i suoi precedenti che risalgono al 2016. Quell’anno, il 39enne – all’epoca 30enne – aveva adescato e aggredito sessualmente due ragazze di 15 anni. L’adescamento avvenne a una festa nella quale Jhaj si era spacciato per un produttore di Hollywood. Dopo quattro anni di detenzione è stato inserito nel registro dei condannati per reati sessuali del Regno Unito e sottoposto a un ordine di prevenzione che limitava i suoi contatti con i bambini e l’uso di Internet.
Nonostante queste restrizioni, Jhaj ha continuato ad organizzare eventi pubblici strani con lo scopo di divulgarli in rete. Tra questi, configura un finto corteo funebre a Londra e una scena di un film sul red carpet fuori dal cinema Odeon di Leicester Square, alla quale presenziarono attori bambini in uniforme scolastica.
Per i reati commessi a Disneyland Paris, Jhaj è stato arrestato e incriminato per frode, riciclaggio, furto d’identità e appropriazione indebita. È anche indagato per corruzione di minore. L’accaduto ha attirato l’attenzione internazionale sia per la stranezza con cui si sono svolti i fatti, sia per l’età della bambina che impersonava la sposa. Non è la prima volta che sentiamo parlare di spose-bambine: secondo il “Global Girlhood Report 2024: Fragile futures” di Save the Children, nei Paesi fragili ogni 30 secondi si verifica un matrimonio infantile e circa una su quattro di queste bambine partorisce prima di compiere i 18 anni.
Nel caso di Jhaj, la bimba coinvolta – secondo un medico legale – non ha subito violenze fisiche o sessuali e non è stata costretta con la forza a partecipare. La procura ha chiarito che Disneyland Paris è stato truffato in quanto “l’organizzatore aveva utilizzato falsi documenti per ottenere la conclusione di un contratto di privatizzazione del parco” dalle 5 alle 7 del mattino. Disneyland ha comunicato che il contratto è stato “immediatamente annullato” appena emersi i fatti irregolari.