Maturità 2025, ecco le materie della seconda prova e le altre novità (fondamentale la condotta)
- 29/01/2025
- Giovani
Latino al Liceo classico, Matematica al Liceo scientifico, Lingua e cultura straniera 1 al Liceo linguistico, Lingua inglese per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Turismo”, Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”. Queste alcune delle discipline scelte per la seconda prova scritta della Maturità 2025, secondo quanto prevede il decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
L’esame di maturità 2025
Nel 2024, l’esame di maturità è tornato alla struttura precedente alla pandemia, con due prove scritte nazionali, la terza prova (solo per gli indirizzi che la prevedono), e il colloquio finale che integra più discipline. Per l’esame di maturità 2025 non si prevedono cambiamenti significativi rispetto all’anno passato: si manterranno le due prove scritte, la prima, di italiano, comune a tutti gli indirizzi, e la seconda prova che cambia a seconda dell’indirizzo di studio. Le uniche vere novità riguardano i criteri di ammissione e la gestione della condotta, ma la struttura fondamentale dell’esame rimane intatta.
L’elemento che più incide sulle scelte degli studenti riguarda proprio la seconda prova, quella che, per ogni indirizzo, rappresenta la sfida principale. Per il liceo classico, ad esempio, l’anno scorso gli studenti si sono trovati a fare i conti con la traduzione di un testo di Platone, mentre per gli studenti dello scientifico il compito di matematica ha presentato una sfida originale, con un esercizio che, risolto correttamente, dava come risultato un cuore tracciato nel piano cartesiano. Questi temi, tra tradizione e novità, sono destinati a continuare anche nel 2025, con la possibile conferma delle discipline storiche o l’introduzione di nuove combinazioni.
Le materie della seconda prova
Per gli studenti del liceo classico, la seconda prova riguarda il Latino, allo scientifico c’è la prova di Matematica (anche per l’opzione Scienze applicate e la Sezione a indirizzo Sportivo), Lingua e cultura straniera 1 al Liceo linguistico, Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all’opzione Economico-sociale), Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico, Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale, Tecniche della danza per il Liceo coreutico.
Per gli Istituti tecnici: Economia aziendale per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” (Lingua inglese nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, Informatica nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”) e Lingua inglese per l’indirizzo Turismo; Geopedologia, Economia ed Estimo per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”; nell’indirizzo “Informatica e telecomunicazioni”, Informatica per l’articolazione “Informatica” e Telecomunicazioni per l’articolazione “Telecomunicazioni”; Progettazione multimediale nell’indirizzo “Grafica e comunicazione”; Economia, Estimo, Marketing e Legislazione per le articolazioni “Produzioni e trasformazioni” e “Gestione dell’ambiente e del territorio” degli Istituti agrari (Enologia per l’articolazione “Viticoltura ed enologia”).
“Sarà un esame che consentirà a ogni ragazzo di esprimere il meglio di quanto ha appreso negli anni e che terrà conto anche della valutazione del comportamento” ha affermato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, nella nota che annuncia le materie della seconda prova scritta dell’Esame di Stato. “Il nostro obiettivo è una scuola con standard di qualità sempre più alti, in cui la centralità della persona e la cultura del rispetto sono fondamentali”, ha aggiunto Valditara.
È prevista una terza prova scritta in alcuni indirizzi di studio (sezioni EsaBac, EsaBac techno, sezioni con opzione internazionale, scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e scuole con lingua d’insegnamento slovena del Friuli Venezia Giulia).
L’ammissione all’esame
Una delle principali novità per il 2025, infatti, riguarda il comportamento degli studenti durante l’anno scolastico. Fino all’anno scorso, il 5 in condotta rappresentava una condizione estrema che poteva portare all’esclusione dall’esame, ma solo in casi particolari, come comportamenti che configurano un reato penale. Ora, il Ministero ha deciso di inasprire i criteri di ammissione: gli studenti che avranno un comportamento che violi ripetutamente il regolamento d’istituto potrebbero essere esclusi dall’esame, indipendentemente dalla gravità dell’episodio. Inoltre, anche chi ottiene un 6 in condotta, pur evitando la non ammissione, dovrà presentarsi all’orale con un elaborato critico su temi di cittadinanza e costituzione, come misura di recupero.
Questa stretta sulla condotta rispecchia l’intenzione del Ministero di garantire che gli studenti, oltre a essere preparati sul piano accademico, dimostrino anche un comportamento adeguato e rispettoso delle regole durante il percorso scolastico. In effetti, l’esame di maturità non è solo una valutazione delle conoscenze acquisite, ma anche una prova di responsabilità personale. Questa misura potrebbe avere un impatto significativo sugli studenti che, pur eccellendo nelle discipline, hanno un comportamento più “esuberante” o che si sono resi protagonisti di comportamenti meno conformi alle aspettative scolastiche.
Dal 2025, la condotta assume un’importanza ancora maggiore nell’esito finale dell’esame. Infatti, non solo un 5 in condotta potrebbe portare a un’esclusione immediata, ma anche chi ottiene un voto inferiore a 9 durante il triennio rischia di non raggiungere il punteggio massimo nei crediti. I crediti scolastici, che possono arrivare fino a un massimo di 60 punti, sono una parte fondamentale del punteggio finale. Gli studenti che avranno accumulato una media tra 9 e 10 avranno un “tesoretto” di crediti che inciderà sul risultato finale, ma una condotta insufficiente potrebbe ridurre significativamente questo punteggio.
Tutto ciò rende evidente quanto l’esame di maturità del 2025 sia, oltre che una prova di preparazione accademica, anche un test di responsabilità e maturità personale. Gli studenti sono chiamati a dimostrare non solo le loro capacità in ambito disciplinare, ma anche la loro serietà e impegno nel rispettare le regole e nel partecipare attivamente alla vita scolastica.
Date e prove
La maturità 2025 inizierà ufficialmente il 18 giugno alle ore 8.30 con la prima prova scritta di italiano. Come per tutte le altre edizioni, si tratterà di una prova unica per tutti gli indirizzi scolastici. Gli studenti dovranno scegliere una delle sette tracce proposte, che spaziano tra l’analisi del testo, la scrittura argomentativa e i temi di attualità. L’esame di italiano si svolge in sei ore e viene valutato per un massimo di 20 punti, con una significativa incidenza sul risultato finale.
La seconda prova, che segna il vero banco di prova per i maturandi, avrà invece una durata che varia a seconda dell’indirizzo, con tempi che vanno dalle quattro alle sei ore, fino a 18 ore per gli indirizzi più complessi.
A valutare gli studenti ci sarà una commissione composta da una parte interna, tre membri tra i docenti che hanno seguito gli studenti durante il percorso di studi, e una parte esterna, costituita da tre professori provenienti da altre scuole. Il presidente della commissione è sempre esterno. Questa composizione garantisce un equilibrio tra la conoscenza diretta degli studenti da parte dei docenti interni e un giudizio imparziale da parte degli esterni.
Come funziona il calcolo del voto finale
Il voto finale della Maturità viene calcolato tenendo conto di vari fattori. Le due prove scritte e l’orale contribuiscono ciascuna per 20 punti al punteggio finale, mentre i crediti scolastici accumulati durante il triennio hanno un valore massimo di 60 punti. Questi crediti dipendono dalla media dei voti ottenuti negli ultimi tre anni e dalla valutazione del comportamento. La prova finale di maturità, composta da due scritti e un orale, rappresenta il 60% del risultato finale, un peso significativo che rende fondamentale la preparazione di ogni singolo studente. Non vanno dimenticati i test Invalsi, obbligatori per tutti, ma che non incidono sul punteggio finale.