Un calzino per l’inclusione, perché oggi tutti si “spaiano”?
Chi l’ha detto che per essere accettati bisogna essere perfettamente abbinati? In un mondo che spesso impone uniformità e omologazione, c’è una giornata speciale che ribalta le regole e trasforma la diversità in un messaggio di amicizia, accoglienza e rispetto. Ogni primo venerdì di febbraio (quest’anno è il 7 febbraio 2025) si celebra la dodicesima edizione della Giornata dei Calzini Spaiati, un’iniziativa nata sui banchi di scuola che, anno dopo anno, è diventata un simbolo di inclusione in tutta Italia (e non solo). Basta un piccolo gesto: indossare due calzini diversi e vivere la giornata con il sorriso, portando un tocco di colore ovunque ci si trovi. Un atto semplice, quasi infantile nella sua immediatezza, ma capace di raccontare qualcosa di profondo: ogni differenza ha valore, e ogni sfumatura contribuisce a rendere il mondo più bello.
L’idea nasce nel 2014 a Terzo di Aquileia, in Friuli Venezia Giulia, dalla creatività di una maestra di scuola primaria, Sabrina Flapp, e dai suoi alunni. In classe si parlava di rispetto reciproco e diversità, e i bambini hanno pensato a un modo per tradurre in un gesto quotidiano quel concetto così importante: due calzini diversi, simbolo di unicità, ma anche di unione. Da lì, l’iniziativa è cresciuta a dismisura, grazie anche alla spinta dei social. Oggi la giornata coinvolge scuole, uffici, biblioteche, palestre e intere città, che accolgono l’invito a “spaiarsi” con entusiasmo, condividendo foto e video con l’hashtag #calzinispaiati2025.
Ma perché proprio i calzini? Forse perché sono tra gli oggetti più dispersi nelle lavatrici di tutto il mondo, eppure nessuno li butta mai via: restano nei cassetti, in attesa di un improbabile ricongiungimento. Lo stesso vale per le persone: nessuno dovrebbe mai sentirsi solo o fuori posto, perché ogni differenza è un’opportunità di arricchimento reciproco. Così, da un dettaglio buffo e quotidiano nasce una riflessione profonda: dietro ogni calzino spaiato c’è una storia, proprio come dietro ogni persona c’è un vissuto unico e speciale.
Dai piedi al cuore
Ciò che rende straordinaria questa giornata è la sua capacità di coinvolgere chiunque, senza distinzioni. Non servono grandi preparativi, né budget da capogiro: basta un pizzico di fantasia e la voglia di sorridere insieme. Le scuole sono le protagoniste assolute dell’evento, ma il fenomeno si è allargato anche agli ambienti di lavoro e agli spazi pubblici. Impiegati, medici, commercianti, sportivi, studenti universitari: tutti, per un giorno, possono sentirsi parte di un grande abbraccio collettivo, lasciandosi alle spalle etichette e stereotipi.
Ma la Giornata dei Calzini Spaiati non si ferma ai confini italiani. L’iniziativa ha trovato terreno fertile anche in altri Paesi, spesso con declinazioni leggermente diverse. In Australia, ad esempio, la giornata viene celebrata nell’ambito della Mental Health Week, per sensibilizzare sul tema del benessere psicologico e del contrasto al bullismo. Nel Regno Unito, invece, prende il nome di Odd Socks Day ed è promossa dall’Anti-Bullying Alliance per ricordare l’importanza dell’accettazione delle differenze, soprattutto tra i più giovani.
Non si tratta solo di un gesto simbolico: dietro ogni calzino spaiato c’è un messaggio di solidarietà e sostegno. Indossarli significa riconoscere il valore della diversità, combattere i pregiudizi e accogliere con gentilezza ogni forma di unicità. Non importa che siano a pois, a righe, fluo o con disegni improbabili: ciò che conta è il messaggio che portano. Per questo, ogni anno, l’invito è chiaro: spaiarsi e sorridere, perché insieme si è più forti, più colorati e, soprattutto, più umani.