Parigi, città dell’amore ma non del sesso: 1 giovane su 4 non lo fa da un anno
Si fa sempre meno sesso in Italia, come in Francia, così come nel resto del Mondo. Per essere più precisi, però, a farne sempre meno sono solo i giovani, mentre gli over 50, invece, sembrano non averne di questi problemi.
Nella Nazione con la Capitale dell’amour più famosa al mondo, ad esempio, la mancanza del desiderio sessuale e la denatalità sono diventati di pubblico interesse anche per il presidente della Francia stessa. Protagonisti del fenomeno sono appunto i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni che pare abbiano abbandonato completamente il desiderio sessuale per fare spazio ad altre abitudini. Uno su quattro, in Francia, non fa sesso da più di un anno. Ma scopriamo nel dettaglio le possibili cause di questo fenomeno.
Giovani e sesso: distanti anni luce
Secondo un sondaggio condotto dall’Istituto francese dell’opinione pubblica (Ifop), il 24% degli adulti francesi di età compresa tra i 18 e i 69 anni ha dichiarato di non aver avuto rapporti sessuali negli ultimi 12 mesi, rispetto al 9% del 2006. Tra i 18 e i 24 anni coloro che non hanno mai fatto sesso sono il 28%, rispetto al 5% del 2006. Complessivamente, il 43% dei 1.911 intervistati ha affermato di aver fatto sesso almeno una volta alla settimana, rispetto al 58% del 2009. La percentuale di francesi che hanno avuto rapporti sessuali nell’ultimo anno – in media il 76% – è la più bassa degli ultimi 50 anni.
In altre parole, la Francia sta lentamente salutando le prestazioni sessuali, rischiando di perdere il primato di città più romantica e sessualmente attiva d’Europa. Lo stesso fenomeno, però, sta coinvolgendo anche altri concittadini e, in molti casi, lo stesso vale per i Paesi extraeuropei. Si tratta, infatti, di un calo del desiderio diffuso; di una mancanza di libido generalizzata.
Ma c’è da preoccuparsi? E perché i giovani e gli adolescenti farebbero sempre meno sesso?
Sempre meno sesso: ecco perché
Fare meno sesso significa preferire impiegare il proprio tempo in altre attività. Seppur il lavoro resta al centro della cultura occidentale e occupa un ruolo di prim’ordine tra gli impegni quotidiani, ci sono altre mansioni, più ludiche che sembrano piacere più del sesso. Si tratta dell’uso dei social media, dei videogiochi, della televisione e spesso anche della lettura di un libro.
Questa tendenza è stata notata in uno studio americano, che ha anche scoperto che gli adulti e i giovani negli Stati Uniti sembravano fare meno sesso rispetto alle generazioni precedenti. I telefoni cellulari e altri schermi sono stati indicati come la causa di questo cambiamento di comportamento. I risultati si basano sui dati del National Survey of Sexual Health and Behavior (NSSHB), confrontando più di 8.500 risposte individuali dal 2009 al 2018.
Fattori correlati
A contribuire a questo tipo di scelta, pare ci siano anche fattori psicologici. I social media hanno consentito una produzione di contenuti, spesso realizzati anche con l’Intelligenza artificiale, che ha messo a rischio il rapporto che hanno i giovani con il proprio corpo e con la propria immagine. In altri casi, un aumento della depressione in età adolescenziale porta sempre meno i giovani a relazionarsi con un partner. Per i più audaci, si è diffuso quello che è un vero e proprio pessimismo nei confronti delle relazioni sociali e che vedrebbe un “rifiuto” nei confronti dei legami amorosi, il vero protagonista dell’assenza di sesso nella propria vita.
Sesso e denatalità
Meno figli non vorrà dire meno sesso, ma meno sesso sicuramente implica la mancanza di bebè. E a farne le spese è senz’altro il tasso di natalità di un Paese. Mentre la Francia ricorre ai ripari con un progetto di welfare sul quale si è espresso Macron nelle scorse settimane, altri Paesi, in tendenza anche con questo tipo di “controffensiva” si propongono a supporto della sessualità, degli incontri e della nascita di bambini, con pacchetti e bonus dedicati alle famiglie.
Il caso più emblematico degli ultimi anni è quello del Giappone che ha lanciato una piattaforma di incontri online di carattere nazionale e statale per promuovere la sessualità tra i giovani, proponendosi come lo Stato-Cupido per eccellenza.
Ma quante volte bisognerebbe fare sesso?
Premettendo che chiunque è libero di fare sesso quante volte lo ritenga opportuno, ci sono evidenze scientifiche che consigliano l’attività in una quantità indicata in relazione all’età. Tra i 18 e i 29 anni, gli esperti consigliano di fare sesso 112 volte l’anno, ovvero in media 2 volte alla settimana; tra i 30 e i 40 anni, 86 volte l’anno, ovvero 1,6 volte alla settimana. Secondo la SIA Società Italiana di Andrologia: «Nella decade che va dai 40 ai 50 possiamo avere una media di 1,3 rapporti a settimana. Tra i 50 e i 60 e tra i 60 e 70 si scende ad una media tra 0 e 1 rapporto a settimana. In particolare, coloro che lo fanno una volta ogni 7 giorni sarebbero quasi il 70%, comunque superiore al dato che vede quasi un giovane su quattro, in Francia nello specifico, non fare sesso da un anno.
Non sorprende, quindi, che si sia identificato tra gli over 60, il tasso di appagamento maggiore di sesso, complici l’autostima e maggior esperienza. Il problema? Arrivare a capire quale tipo di attività sessuale sia quella che meglio rispecchia i propri gusti, farlo in contesti adatti e preposti, considerati sani e protetti per i giovani. Ciò potrebbe contribuire a migliorare le prestazioni, invogliare all’attività sessuale, toccasana per la salute della mente e del corpo e infine, in qualche misura, incentivare anche la natalità. Sempre che l’infertilità globale non prenda il sopravvento.
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