Test di ingresso all’Università senza Ai: la Cina blocca gli studenti (ma li controlla)
- 11 Giugno 2025
- Giovani
Sogni di diventare un medico, un ingegnere o magari un avvocato di successo. Hai studiato per mesi, sacrificato le uscite con gli amici e rinunciato alla tua serie preferita. Arrivi all’esame, nervoso ma preparato… e poi, il panico: non ti ricordi quella formula che sembrava fondamentale! Niente paura, basta chiedere alla tua fedele chatbot… o forse no.
Se fossi in Cina, invece di una risposta illuminante, l’Ai ti risponderebbe con un freddissimo: “Il servizio è sospeso”. Gli studenti cinesi, infatti, si sono trovati di fronte a un muro digitale durante il gaokao, l’esame di ammissione all’università che coinvolge oltre 13,3 milioni di aspiranti matricole. Le grandi aziende tecnologiche del Paese hanno deciso di spegnere alcune funzioni delle loro chatbot per evitare imbrogli durante la prova.
Questo è quanto stanno denunciando centinaia di studenti. Ma se da un lato ci sono le aziende tecnologiche che hanno deciso di prendere queste misure per evitare gli imbrogli, le autorità e le istituzioni usano la stessa intelligenza artificiale per controllare gli stessi studenti. Così, i canonici metodi per copiare – dal sussurrare la risposta corretta ad un amico alle misurazioni biometriche per captare lo sguardo rivolto su un bigliettino nascosto nel risvoltino dei pantaloni – saranno anch’essi sott’esame.

L’uso dell’Ai nei test e la sua sospensione
La notizia del blocco dell’intelligenza artificiale nelle aule cinesi durante i gaokao si è diffusa dopo che alcuni studenti avevano riscontrato – a proprie spese – l’impossibilità di rivolgersi a quella che speravano fosse un’alleata durante la prova. App di grandi aziende come Doubao (ByteDance), DeepSeek, Yuanbao (Tencent), Qwen (Alibaba) e Kimi (Moonshot) hanno disattivato le funzioni chiave, inclusa la capacità di rispondere a domande e riconoscere immagini nelle ore degli esami.
Uno studente ha pubblicato su Doubao la foto di una domanda d’esame e ha ricevuto la risposta: “Durante l’esame di ammissione all’università, il servizio di risposta sarà sospeso.” Anche DeepSeek ha comunicato agli utenti che il servizio non era disponibile in determinati orari per garantire l’equità degli esami. Alcuni studenti hanno scherzato su Weibo (il twitter cinese), lamentando la difficoltà di ottenere aiuto e ironizzando sulla situazione.
E se per loro l’Ai non è stato e non sarà un alleato, lo sarà per le istituzioni.
As the national college entrance examination, known as the #gaokao, concluded on June 10, 2025, students in Beijing gradually exited the examination halls after finishing their tests, greeted by their families and bouquets of flowers. pic.twitter.com/eF7IXkXlPH
— Global Times (@globaltimesnews) June 10, 2025
Altri strumenti di prevenzione degli imbrogli
L’uso dell’Ai per limitare gli imbrogli, infatti, non è l’unica misura adottata. Diverse regioni in Cina hanno introdotto sistemi di sorveglianza avanzati, con strumenti di monitoraggio che individuano comportamenti sospetti come sussurri o scambi di sguardi ripetuti tra studenti.
Nella provincia di Jiangxi, ad esempio, le registrazioni degli esami saranno esaminate successivamente allo svolgimento delle prove per individuare eventuali violazioni. Inoltre, le autorità hanno intensificato i controlli sugli studenti, adottando sistemi di identificazione biometrica, ispezioni dei dispositivi digitali e blocco dei segnali radio nelle aule d’esame.

L’importanza del Gaokao nella società cinese
Il gaokao non è solo un esame, ma un evento che coinvolge l’intera società cinese. Alcune città hanno persino posticipato eventi pubblici e modificato gli orari degli uffici per ridurre il traffico e aiutare gli studenti a raggiungere i centri d’esame in orario. Dieci giorni prima, il Ministero dell’Istruzione cinese ha affermato che le autorità locali di tutta la Cina hanno ricevuto indicazioni per garantire una solida organizzazione dell’esame e fornire servizi attenti. Il Ministero ha invitato le amministrazioni locali a migliorare il lavoro relativo a trasporti, alloggi, igiene e controllo del rumore.
Secondo il Ministero, come riporta il quotidiano Global Times, viene inoltre prestata particolare attenzione ai gruppi svantaggiati. In particolare, sono stati preparati test in Braille (sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo per non vedenti e ipovedenti) per 16 candidati e sono state adottate misure specifiche per facilitare la partecipazione di oltre 14.000 candidati con disabilità. Inoltre, gli studenti hanno accesso a un supporto psicologico mirato, garantendo loro l’assistenza necessaria, riporta l’agenzia di stampa Xinhua.
La città di Jinan, nella provincia dello Shandong, nella Cina orientale, ad esempio, ha stabilito che durante il periodo dell’esame, tutti i progetti di costruzione nelle aree residenziali e entro un raggio di 500 metri dal gaokao saranno sospesi. I siti devono cessare le attività che generano inquinamento acustico (ad eccezione delle riparazioni di emergenza e delle operazioni di soccorso).
Chengdu, nella Cina sud-occidentale, hai imposto la disattivazione degli annunci all’ingresso delle stazioni della metropolitana in prossimità dei siti d’esame, mentre Nanchang, nella provincia orientale dello Jiangxi, vieta l’uso del clacson a veicoli e imbarcazioni.
Nella provincia di Hubei, nella Cina centrale, come a Enshi e Huangshi, le autorità locali hanno emesso avvisi in cui si afferma che, per alleviare la pressione del traffico durante il gaokao, gli orari di apertura di agenzie governative e istituzioni pubbliche saranno modificati.
Il dipartimento di gestione del traffico di Pechino ha annunciato che avrebbe aperto il maggior numero possibile di parcheggi temporanei. Secondo le statistiche ufficiali, sono stati aggiunti oltre 4.800 parcheggi temporanei intorno a tutte le sedi d’esame della città.
Vista l’importanza che il Paese attribuisce all’evento, non sorprende come le nuove sfide legate all’intelligenza artificiale stiano spingendo il governo cinese a rivedere le politiche educative, bilanciando la necessità di innovazione con quella di garantire equità e trasparenza nei test di ammissione.