Pollini e punture di insetti: i consigli dei pediatri del Bambino Gesù per le allergie stagionali
- 07/04/2025
- Giovani
Pollini e punture di insetti. Con la primavera (ma ormai anche in autunno, complice il riscaldamento climatico), inizia la stagione delle allergie. Un problema importante fin dall’infanzia, con 9 milioni di italiani che ogni anno si ammalano di allergie respiratorie derivanti dai pollini nell’aria, 4 milioni dei quali hanno bisogno di cure specifiche. Il dato è fornito dall’Ospedale Bambin Gesù di Roma, che sottolinea anche come nel 2024 solo il suo pronto soccorso abbia trattato quasi 500 casi di reazione a punture di insetti. I pediatri dunque, in vista dell’esplosione delle allergie stagionali, hanno stilato un vademecum con consigli pratici per affrontare un problema non solo molto ampio ma addirittura in crescita.
Allergie ai pollini: diffusione, sintomi e terapie
Per quanto riguarda l’allergia ai pollini, si tratta di una delle malattie croniche più comuni, colpendo tra il 10 e il 40% della popolazione (dati Oms). Secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), In Europa le stime parlano di una prevalenza delle riniti allergiche del 10-20%, a seconda delle zone e delle stagioni, con un trend che sembra crescere negli ultimi anni. Secondo la società britannica per le allergie, ad esempio, una persona su quattro è soggetta, almeno in un periodo nel corso dell’anno, a soffrire di allergie. In Italia, secondo il progetto Aria voluto dall’Oms per diffondere informazioni sulle patologie correlate e sui trattamenti, il problema coinvolge tra il 10 e il 20% delle persone.
Ma cosa sono i pollini? Si tratta di minuscoli granuli, invisibili a occhio nudo, prodotti dalle piante a fiore (angiosperme) e dalle conifere (gimnosperme) come parte del loro processo riproduttivo; infatti vengono trasportati dal vento, dagli insetti o da altri animali da una pianta all’altra per permettere la riproduzione. La loro diffusione è influenzata dalla stagionalità e ogni pianta ha un proprio ‘calendario’, tendenzialmente nel periodo primaverile. Ma oggi, con l’aumento delle temperature medie, alcune piante impollinano anche in autunno, prolungando il periodo di esposizione. Non solo: oltre ai pollini, nell’aria sono presenti altri allergeni come funghi o muffe, derivati di mammiferi o di artropodi, polveri organiche e inorganiche, tutti responsabili di rinite allergica, congiuntivite e asma.
La diagnosi dell’allergia si basa su test specifici come il prick test.
I sintomi più comuni
• rinite allergica: è un’infiammazione della mucosa del naso che si manifesta con naso chiuso, starnuti ripetuti, secrezioni e prurito nasali.
• asma allergico: si tratta di una malattia infiammatoria cronica dei bronchi provocata dal rapido restringimento dei bronchi stessi (broncospasmo) e provoca difficoltà a respirare, fischi e rantoli, tosse secca e nei casi gravi dispnea.
• congiuntivite allergica e cheratocongiuntivite primaverile: sono un’infiammazione degli occhi che causa rossore, lacrimazione, prurito e sensibilità alla luce. Sintomi che condividono con la cheratocongiuntivite atopica (associata a dermatite atopica di una certa gravità) e la congiuntivite papillare gigante, legata all’uso di lenti a contatto o protesi oculari, che però non derivano da allergie.
Le cure
Le terapie per queste patologie variano in base alla gravità:
• rinite e congiuntivite allergiche: antistaminici
• asma: cortisonici inalatori e broncodilatatori ‘classici’ o a lunga azione ‘long-acting’. Oppure, se l’asma appare dopo sforzi fisici, si può ricorrere ai farmaci antileucotrienici
• congiuntivite allergica: colliri specifici. Ne esistono quattro tipi: stabilizzatori della membrana mastocitaria, da iniziare alcune settimane prima dell’inizio della stagione; antistaminici, per bloccare la sostanza che scatena l’allergia; cortisonici, per spegnere l’infiammazione.
Punture di insetti: quando preoccuparsi e come agire
Primavera, estate ed autunno sono mesi critici anche per quanto riguarda le punture di insetti, complici le gite fuori porta. Vespe, calabroni, bombi e api possono scatenare reazioni allergiche, ed è importante innanzitutto distinguere una reazione normale da una che non lo è e che dunque necessita di un intervento medico.
Quando si tratta di allergia
Bruciore, rossore e prurito non preoccupano se rimangono localizzati all’area della puntura e sono limitati nel tempo. Richiedono un approfondimento medico se:
• i sintomi sono estesi e perdurano
• compaiono sintomi lontani dal punto della puntura (orticaria diffusa)
• si manifestano febbre, nausea o spossatezza.
Secondo i dati del Bambino Gesù, ogni anno in Italia tra 5 e 20 persone (adulti e bambini) muoiono per reazioni allergiche a punture di insetti. Per evitare tragedie, la somministrazione tempestiva di adrenalina è essenziale. I bambini a rischio dovrebbero sempre portarne con sé una dose autoiniettabile, mentre i genitori devono sapere cosa fare.
Come prevenire le punture
Mentre per i pollini la prevenzione possibile è poca, per le punture ci sono degli accorgimenti anche semplici che si possono seguire, come spiegano i medici dell’ospedale romano:
• vestire i bambini con pantaloni lunghi e maniche lunghe durante le escursioni
• evitare profumi e deodoranti che attirano gli insetti
• applicare repellenti (meglio se con dietiltoluamide al 50%)
• coprire cibi e bevande all’aperto.
• chiudere i finestrini dell’auto durante i viaggi.
E se il bambino viene punto? Occorre rimuovere immediatamente il pungiglione, applicare impacchi freddi e, se necessario, ricorrere a una visita dall’allergologo.
Come agire sulle cause dell’allergia
Tutto questo riguarda la prevenzione e la cura dei sintomi. Per agire sulle cause dell’allergia, ad oggi l’unica terapia rimane l’immunoterapia desensibilizzante, spesso chiamata “vaccino anti-allergico”. In pratica vengono somministrate in modo controllato e progressivo dosi crescenti dell’allergene per un periodo di 3-5 anni in modo da ‘desensibilizzare’ il paziente, come spiega il nome stesso.
È indicata per:
• rinite allergica
• congiuntivite allergica
• asma allergico
• allergia al veleno di imenotteri
Ecco perché, consigliano i pediatri del Bambin Gesù, dovrebbe essere seguita soprattutto dai bambini con allergie importanti.