Psicologia dell’Orgasmo, perché se ne parla molto e se ne sa così poco?
C’è chi lo finge. Chi lo inventa. Chi lo simula. Chi lo improvvisa. E chi non l’ha mai raggiunto (e forse non lo raggiungerà mai nella propria vita). Oggi ricorre la Giornata mondiale dell’orgasmo. Un’occasione per ripensare alla propria vita sessuale, al raggiungimento del piacere e a quanti falsi miti e stereotipi girano intorno a questo fenomeno fisico.
Ma prima di capire di cosa stiamo parlando, andiamo con ordine: cos’è un orgasmo? Quali differenze ci sono tra quello maschile e quello femminile? Quali i falsi miti? Perché le donne fingono? E come si può “aggiustare” il piacere sessuale?
Orgasmo: cos’è?
Con il termine “orgasmo” si fa riferimento al culmine del piacere sessuale, che sia raggiunto in solitaria o in compagnia. Simile a una scarica di energia, segue un profondo stato di rilassamento definito “fase di risoluzione”. Per gli uomini, viene denominata “periodo refrattario”, una momentanea insensibilità erotica, cioè, che dura per qualche minuto.
Fisicamente corrisponde a un insieme di reazioni neuro-muscolari involontarie, di breve durata, che seguono la stimolazione fisica e psicologica delle zone erogene e degli organi sessuali.
Orgasmo femminile e maschile: quali differenze?
Le differenze anatomiche degli organi sessuali maschili e femminili comportano strutture diverse nell’orgasmo. Esistono comunque fenomeni comuni ad entrambi i sessi: le contrazioni muscolari dei muscoli pelvici, dell’ano e degli stessi organi sessuali. Ma se l’orgasmo femminile dura circa 20 secondi, quello maschile può andare dai 3 ai 10 secondi.
E se le donne possono “fingerlo”, con un’ampia gamma di facce e versi che farebbero vincere un oscar anche alla peggior attrice, quello dell’uomo è un po’ più complesso da simulare, in quanto termine generalmente (o quasi), con l’eiaculazione. Orgasmo e fertilità femminile, quindi, non sono correlati, perché non c’è bisogno di avere un orgasmo per rilasciare un ovulo. Invece gli uomini hanno bisogno di eiaculare per rilasciare gli spermatozoi.
Orgasmo e falsi miti
Dietro ogni grande fenomeno che si rispetti ci sono sempre grandi falsi miti. E l’orgasmo non n’è esente. Uno dei tanti è quello relativo alla credenza che il rapporto sessuale debba concludersi obbligatoriamente con il massimo piacere. Eppure, le donne che raggiungono l’orgasmo con la penetrazione risultano essere solo il 30%. E, rimanendo in tema femminile, pare che alle donne serva una media di circa 15-20 minuti per raggiungere le vette del piacere, mentre uno studio dell’European Urology ha scoperto che la durata media dei rapporti sessuali si aggira intorno ai 6,7 minuti, escludendo i preliminari.
Le donne non provano piacere perché usano con più frequenza il vibratore? Falso! Sembra che il commercio e la vendita di sex toys sia aumentata nell’ultimo ventennio grazie ad una serie di tabù finalmente abbattuti. Ma un partner non potrà mai essere sostituito con un “giocattolo sessuale” in quanto, seppur il meccanismo simulato possa essere anche più piacevole in molti casi, tutto lo spettro psicologico e il rilascio di ormoni, non è comune a quello che provoca l’avere a che fare con un’altra persona.
“Con il preservativo non sento niente…” Diffidate da chi pronuncia queste parole, perché i più moderni dei profilattici consentono la stimolazione dell’organo maschile al pari del non averlo.
Infine, lo scopo del sesso è davvero il raggiungimento dell’orgasmo? In realtà no. C’è chi non lo può provare nella propria vita a causa di disturbi sessuali, ma non rinuncia al piacere dell’attività in sé o dell’autoerotismo. Le statistiche più recenti dicono che circa il 19% delle donne con una vita sessuale regolare non ha mai provato un orgasmo di qualsiasi natura. Tra gli uomini invece “l’anorgasmia”, cioè l’impossibilità di raggiungere il culmine del piacere, pare aggirarsi al 4%.
Perché le donne fingono l’orgasmo?
Uno dei più grandi quesiti che affliggono il genere umano è perché le donne fingano l’orgasmo. Gayle Brewer dell’Università del Central Lancashire e Colin Hendrie dell’Università di Leeds hanno condotto una ricerca che è divenuta nota negli ultimi anni per il risultato emerso: circa l’80% delle donne usa “vocalizzazioni” finte e simulate per terminare prima un rapporto sessuale. I ricercatori hanno posto una serie di domande a oltre 70 donne di età compresa tra 18 e 48 anni e si è scoperto che “le donne emettevano vocalizzazioni consapevoli per influenzare il partner piuttosto che come espressione diretta dell’eccitazione sessuale”.
I motivi possono essere tra i più disparati: insoddisfazione, paura di un giudizio negativo da parte del partner, svogliatezza nel dare indicazioni corrette su cosa piace e cosa meno o banalmente noia.
Ma perché se ne parla così tanto, ma se ne sa così poco?
Sull’orgasmo sono stati condotti studi internazionali, ricerche scientifiche di prestigiosi enti e scienziati, ma la verità è che se ne parla molto e troppo spesso male. Ancora molta disinformazione circola sui rapporti sessuali, sui problemi disfunzionali, su quale sia il legame che unisce un atto fisico ad un piacere psicologico.
Tra il 2019 e il 2024, in Italia, sono state registrate oltre 76.000 menzioni a notizie false sul tema della sessualità, principalmente veicolate attraverso i social media. Il terzo Rapporto Ital Communications-Censis ha rivelato che il 93,3% degli italiani si informa su almeno una delle fonti disponibili online, l’83,5% sul web e il 74,1% sui media tradizionali. Tuttavia, il 76,5% degli italiani ritiene che le fake news siano sempre più sofisticate e difficili da scoprire.
- Europa Giovane6
- Famiglia221
- Fertilità154
- Giovani246
- Mondo201
- Podcast5
- Popolazione479
- Talk | 13 dicembre 20239
- Talk | La 'cura' delle persone5
- Trend96
- Video27
- Welfare234