Infezioni sessualmente trasmissibili in aumento, arriva il Vademecum dalla SIMaST
- 21/10/2024
- Fertilità Popolazione
Cosa sono le infezioni sessualmente trasmissibili? Esistono sintomi per identificarle? E quali sono i modi per prevenirle? Per rispondere a tutte queste domande, la Società interdisciplinare per lo studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili ha redatto un Vademecum per la prevenzione delle Infezioni, rivolto ai singoli, enti e istituzioni per avere sempre a portata di mano una guida.
La Simast, fondata nel 1996, promuove la conoscenza e la ricerca sulle infezioni sessualmente trasmesse (Ist) con un approccio multidisciplinare, in linea con le strategie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La società, senza fini di lucro, ha scopi esclusivamente scientifici e riunisce diverse discipline per studiare e combattere le malattie sessualmente trasmissibili. Il suo operato assume maggior rilevanza visto l’aumento della diffusione di tali infezioni tra i giovani.
Dalla sex roulette alla mancanza di un’educazione sessuale e affettiva il passo è breve. Il rischio è che si generi confusione e spaesamento e che i giovani siano coloro i quali subiscano maggiormente questo fenomeno. Nell’ambito dell’X Congresso Nazionale tenutosi nel weekend a Roma, la Simast ha presentato un Vademecum di prevenzione per aiutare a rispondere alle domande più diffuse.
Cosa sono le infezioni sessualmente trasmissibili?
Le infezioni sessualmente trasmesse (Ist), precedentemente note come “malattie veneree”, sono infezioni contratte attraverso i contatti sessuali. Queste infezioni hanno un impatto significativo sulla salute sessuale e riproduttiva a livello globale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni giorno oltre 1 milione di persone contragga un’Ist curabile.
Possono essere causate da più di 30 diversi batteri, virus e parassiti, trasmessi attraverso rapporti sessuali vaginali, anali e orali, e anche da madre a figlio durante la gravidanza, il parto e l’allattamento. In Italia, le più comuni includono condilomi ano-genitali, epatite B, sifilide, gonorrea, clamidia, herpes genitale e Hiv. Altre Ist comuni sono tricomoniasi e pediculosi del pube. Inoltre, emergono periodicamente focolai di patogeni non sessualmente trasmissibili come Monkeypox, Shigella, Salmonella, HCV, Neisseria meningitidis, virus Ebola, Chikungunya e Zika, oltre alla ricomparsa di malattie come il linfogranuloma venereo.
Se non curate adeguatamente, possono causare gravi conseguenze a medio e lungo termine, come tumori, sterilità, problemi in gravidanza e danni al nascituro. In Italia, le persone con una Ist hanno un rischio 75 volte maggiore di contrarre l’Hiv rispetto alla popolazione generale.
Negli ultimi anni, il numero di persone con una Ist è aumentato. Dopo un calo nel 2020 dovuto alla pandemia di Covid-19, dal 2021 si è osservato un aumento dei casi di Ist sia in Italia che in Europa. Nel 2022, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha registrato un aumento significativo dei casi di gonorrea (48%), sifilide (34%) e clamidia (16%). I casi di gonorrea sono aumentati notevolmente tra i giovani di età compresa tra 20 e 24 anni. “Questo aumento, soprattutto tra le giovani donne, è preoccupante poiché le infezioni da gonorrea e clamidia non trattate possono portare a complicanze serie come la malattia infiammatoria pelvica e l’infertilità”, scrivono i ricercatori della Simast.
In Italia, i dati raccolti da due sistemi di sorveglianza sentinella, basati su centri clinici e laboratori di microbiologia clinica, mostrano un aumento continuo dei casi di Ist dal 2004 al 2020, con una diminuzione durante la pandemia di Covid-19. Dal 2019 al 2022, i casi di gonorrea sono aumentati del 100%, quelli di sifilide del 50% e quelli di clamidia del 25%.
Rischi e condizioni per contrarre le infezioni sessualmente trasmissibili
Chiunque abbia rapporti sessuali non protetti è a rischio di contrarre le Ist. I rischi aumentano con partner di cui non si conosce lo stato di salute, molti partner insieme, o partner con una Ist già diagnosticata. Altri fattori di rischio includono rapporti sessuali in età giovanile, uso di alcol o sostanze psicoattive, e condizioni di immunodepressione. Per prevenire le infezioni, è fondamentale:
• Utilizzare il preservativo in tutti i rapporti occasionali e con nuovi partner.
• Ricordare che metodi contraccettivi come la pillola non proteggono dalle Ist.
• Evitare l’uso di alcol e droghe che possono compromettere la lucidità mentale.
• Ridurre il numero di partner sessuali.
• Effettuare regolarmente i test per le Ist e per l’Hiv.
In questo senso, l’importanza dei metodi di barriera assume significato maggiore. Questi sono:
• Preservativo maschile: Il preservativo maschile è una guaina impermeabile che impedisce il contatto con liquidi organici infetti. È il metodo barriera più sicuro per proteggersi dalle IST. È importante usarlo correttamente, conservarlo adeguatamente e scegliere il tipo giusto.
• Preservativo femminile: Il preservativo femminile è una guaina trasparente con due anelli flessibili che si inserisce nella vagina prima del rapporto sessuale. Protegge sia dalla gravidanza che dalle IST. È importante lubrificarlo adeguatamente e usarlo correttamente.
• Dental dam: Il dental dam è un foglio di lattice che funge da barriera tra la bocca e la vagina o l’ano. È un ulteriore strumento di prevenzione per i rapporti orali.
Quali disturbi/sintomi possono dare?
Le Ist possono essere asintomatiche o causare sintomi come perdite genitali, dolore addominale, prurito, lesioni genitali, necessità di urinare spesso con dolore o bruciore, e dolore durante i rapporti sessuali. È importante riconoscere questi sintomi e rivolgersi tempestivamente a un medico.
La diagnosi viene effettuata tramite esami di laboratorio su sangue, urine, saliva o tamponi rettali, faringei, cervicali o vaginali. Una diagnosi precoce è fondamentale per impostare la giusta terapia, prevenire complicanze e evitare la trasmissione ad altre persone.
Le Ist specifiche
Sintomi e cura della Clamidia
Causata da Chlamydia trachomatis, è l’Ist più frequente in Europa. Può essere asintomatica o causare perdite vaginali, dolore e prurito. La diagnosi si effettua tramite test di laboratorio e si cura con antibiotici.
Sintomi e cura della Gonorrea
Causata da Neisseria gonorrhoeae, è molto contagiosa e può essere asintomatica. Ma i sintomi più frequenti includono perdite vaginali, dolore e bruciore. La diagnosi si effettua tramite test di laboratorio e si cura con antibiotici specifici.
Sintomi e cura della Sifilide
Causata da Treponema pallidum, ha un decorso cronico con fasi sintomatiche e asintomatiche. I sintomi includono lesioni ulcerate, eruzioni cutanee e danni a vari organi. La diagnosi si effettua tramite test sierologici e si cura con antibiotici.
Sintomi e cura della Tricomoniasi
Causata da Trichomonas vaginalis, è l’Ist non virale più frequente al mondo. Può essere asintomatica o causare prurito, perdite vaginali e dolore. La diagnosi si effettua tramite test di laboratorio e si cura con antibiotici.
Herpes genitale
Causato da Herpes simplex virus, è spesso asintomatico ma può causare prurito, dolore e vescicole. La diagnosi si basa sull’osservazione clinica e si cura con antivirali.
Condilomi ano-genitali
Causati da Human papilloma virus (Hpv), sono escrescenze della pelle nell’area ano-genitale. La diagnosi si basa sull’osservazione clinica e si trattano con varie terapie. La vaccinazione è un elemento chiave della prevenzione.
Infezione da Hiv: sintomi e cura
Causata da Human Immunodeficiency Virus, può rimanere asintomatica per anni. La diagnosi si effettua tramite test HIV e si cura con terapie antiretrovirali. La prevenzione include l’uso del preservativo e test regolari.
Epatite A, B, C
Causate da virus dell’epatite, possono essere asintomatiche o causare sintomi come febbre, nausea e colorito giallastro della pelle. La diagnosi si effettua tramite test sul sangue e la prevenzione include vaccinazioni e norme igieniche.
Mpox
Causata da Monkeypox virus, si trasmette per contatto diretto con fluidi corporei o lesioni. I sintomi includono febbre e manifestazioni cutanee. La diagnosi si effettua tramite test specifici e la prevenzione include l’uso del preservativo e vaccinazioni
“La loro vasta diffusione – scrivono i ricercatori nel Vademecum per la prevenzione delle Ist -, la sintomatologia fastidiosa, l’alta percentuale di persone infettate ma senza sintomi apparenti, le gravi conseguenze a medio-lungo termine, il rischio di tumori o sterilità, la vergogna e l’imbarazzo di chi ne è affetto (e preferisce ignorare o disinteressarsi alla malattia), il profondo coinvolgimento emotivo del paziente che vive un momento di particolare fragilità legato a problematiche di salute che riguardano la sfera più intima: tutti questi sono aspetti preoccupanti che devono indurci ad abbattere il silenzio che circonda le IST per proporre invece finalmente un approccio sereno e moderno alla salute sessuale, rivolto a tutti i cittadini”.
- Europa Giovane6
- Famiglia221
- Fertilità154
- Giovani246
- Mondo201
- Podcast5
- Popolazione479
- Talk | 13 dicembre 20239
- Talk | La 'cura' delle persone5
- Trend96
- Video27
- Welfare234