Festa di compleanno degli ovuli congelati: cos’è l’Egg Freezing Party
Gli ovuli congelati meritano di essere festeggiati. Questo è il pensiero comune di centinaia di donne che decidono di celebrare l’anniversario o il successo del congelamento dei propri ovuli, al pari di un compleanno o un matrimonio.
La tendenza, sempre più diffusa (soprattutto tra le donne angloamericane), ha raggiunto un po’ tutto il mondo. E dopo quella di festeggiare a tutti gli effetti un divorzio (Divorce Party), si è andata diffondendo anche quella di chi decide di organizzare feste a tema “uova” per simboleggiare gli ovuli e il futuro che potranno assumere nella vita della donna. Ma perché cresce l’interesse sul tema?
Egg Freezing Party
L’Egg Freezing Party è il termine con il quale si definisce il “compleanno” del congelamento degli ovuli. Si può scegliere la data in cui si è completato il processo medico o un qualsiasi altro giorno dell’anno. Per molte donne è una scusa per stare insieme agli amici e condividere con loro un momento importante della propria vita che spesso causa sofferenza e angoscia. Per altre è la celebrazione della fertilità e del proprio progetto di maternità.
A parlarne è stata anche Becky Hayes, podcaster del The Laura & Becky Show con oltre 100mila follower, che ha attirato l’attenzione sui social spiegando quanto sia importante celebrare questo momento come un matrimonio o un gender revival: “Sono Becky e ho 40 anni e voglio dire alle donne come me che è giusto festeggiare i fidanzamenti, gli anniversari di matrimonio e i baby shower, ma dovrebbe essere giusto festeggiare anche altro. Ci sono cose che le donne single fanno e che danno per scontate. Molte amiche hanno deciso di congelare i propri ovuli. È un processo stressante e costoso, ma non viene festeggiato. Così come coloro che hanno una promozione a lavoro o comprano un appartamento o vogliono fare un viaggio. Celebrate la vita, festeggiate più cose che riguardano i vostri successi”.
Ma Becky non è la sola. Anche Lauren Martinez, 35enne di Williamsburg, Brooklyn ha raccontato al New York Times la sua scelta di organizzare una festa a tema “ovuli”, spiegando quanto festeggiare quel momento l’avesse resa orgogliosa della decisione intrapresa. Ma anche Kellee Stewart, attrice americana, è divenuta un vero e proprio simbolo di questo processo di procreazione medicalmente assistita condividendo sui social il suo percorso.
E cercando online “#eggfreezingparty” o “#eggfreezingjourney” è possibile assistere alla diffusione del fenomeno e di quante donne celebrino il giorno del congelamento degli ovuli con feste a tema, ogni anno. Molte, inoltre, decidono di raccontarlo sui social network e di condividere con i propri follower tutte le varie tappe del processo. Una condivisione che quantomeno aiuta a diffondere informazioni su questa possibilità che cliniche varie mettono a disposizione.
@brookeleclaire @RAQUELITA #IVF #eggfreezingjourney #eggshower #girlsgirl ♬ Beautiful Things – Benson Boone
Congelamento degli ovuli: dimensioni del fenomeno
Il congelamento degli ovuli (tecnicamente crioconservazione ovocitaria) è una pratica sempre più diffusa sia in Italia che all’estero, soprattutto tra le donne che desiderano posticipare la maternità per motivi personali o professionali. Si stima che nel Bel Paese, la pratica si sia assestata intorno alle 6mila donne ne fanno uso. E, oltre a problemi di natura economica, considerato che il costo del congelamento e conservazione varia tra i 3mila e 5mila euro, c’è anche un problema di consapevolezza.
Una ricerca condotta su un campione di giovani donne universitarie italiane ha evidenziato che, sebbene ci sia un aumento nella consapevolezza della tecnica, la sua diffusione rimane limitata rispetto ad altri paesi occidentali. Questo è dovuto in parte a una minore conoscenza dei rischi legati all’invecchiamento ovarico e all’accessibilità di tali procedure.
Lo studio, condotto nel 2019 all’Università di Padova su oltre 900 giovani studentesse ha messo che “nella nostra ricerca, molte studentesse (41,7%) non avevano mai sentito parlare del social freezing degli ovociti mentre il 34,3% era a conoscenza di questo fenomeno, documentando così che, in Italia, le giovani donne, anche se istruite e nonostante la loro scelta universitaria, non sono a conoscenza di questa opportunità – scrivono i ricercatori -. È interessante sottolineare che solo l’1% delle intervistate aveva sentito parlare del congelamento degli ovociti dai propri medici mentre la maggioranza (34,2%) aveva ottenuto informazioni su questo argomento da familiari, media e amici, quindi le informazioni in loro possesso potrebbero essere state imprecise, parziali, probabilmente non basate su presupposti scientifici. Questi dati potrebbero suggerire che, normalmente, i medici curanti, in particolare i ginecologi, forniscono poche informazioni su questo problema e informazioni accurate sui dettagli riguardanti il congelamento degli ovociti dovrebbero essere rese più disponibili al pubblico affinché sia un’opzione praticabile”.
Negli Stati Uniti, invece, il numero di cicli di congelamento degli ovuli è aumentato in modo significativo negli ultimi anni. Nel 2022, sono stati effettuati circa 29.803 cicli di congelamento degli ovuli, un aumento rispetto ai 24.560 cicli del 2021. Questo incremento riflette una crescente accettazione e utilizzo di questa tecnologia come strumento per preservare la fertilità.
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