Dieta per la fertilità, gli alimenti migliori in estate
- 21/07/2023
- Fertilità
La fertilità passa anche da una corretta alimentazione. Non solo l’inquinamento, infatti, ma anche gli scorretti stili di vita possono favorire questo problema che in Italia, informa il Sistema Sanitario Nazionale, colpisce circa il 15% delle coppie (il 10-12% nel mondo). Si tratta di una patologia può riguardare l’uomo, la donna o entrambi (in tal caso si parla di infertilità di coppia).
Una corretta alimentazione, spiega Claudia Banfi, biologa nutrizionista presso Clinica Eugin, “può prevenire gli stati infiammatori e le infezioni, nemiche della fertilità. Le carenze nutrizionali, spesso presenti sia in caso di iper che di malnutrizione, incidono fortemente sulla qualità dei gameti e sulle possibilità di concepimento”.
Lo stress ossidativo è nemico della salute
Fumo, consumo di alcolici, sedentarietà e cattive abitudini alimentari possono promuovere un’infiammazione cronica di basso grado che va a impattare negativamente sulla fertilità maschile e femminile, cominciando dal peggioramento della qualità dei gameti. Alla base c’è lo stress ossidativo, ossia lo sbilanciamento fra i radicali liberi e le specie antiossidanti, a favore dei primi. Ecco perché le molecole antiossidanti sono indispensabili per mantenere una buona salute generale e riproduttiva.
L’alimentazione alleata della fertilità
Quali sono dunque i cibi dell’estate che aiutano la fertilità?
Anguria
Povera di calorie e zuccheri, l’anguria è ricca in vitamina C, beta-carotene e licopene, molecole dalle spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Il licopene ha proprietà utili soprattutto nell’ambito della fertilità maschile, tanto da venir spesso inserito in integratori per la salute prostatica e, in generale, per la salute riproduttiva degli uomini.
Inoltre, come anche i cetrioli, l’anguria contiene la citrullina, un amminoacido in grado di dilatare i vasi sanguigni, contrastando la disfunzione erettile e contribuendo ad una buona salute urogenitale. Questa molecola è concentrata per lo più nei frutti maturi ed in particolare nella buccia esterna; il consiglio, quindi, è quello di non scartare completamente la porzione ‘bianca’ interna di questo prezioso frutto.
Pomodoro
Il pomodoro è uno dei vegetali più ricchi in licopene, e dunque è bene farne scorta, ma occorre considerare che la quantità di questo antiossidante risente della temperatura del luogo di coltivazione e del momento della raccolta. Perciò i pomodori acerbi o consumati fuori stagione contengono meno licopene di quelli maturi e consumati in estate.
Questo anche perché le alte temperature rendono il licopene più facilmente assorbibile. Cuocere i pomodori, ad esempio in una salsa o in un sugo, è l’ideale per aumentare la biodisponibilità di questo potente antiossidante. Per la stessa ragione, è importante anche aggiungere un filo d’olio extravergine d’oliva, ottenendo un doppio vantaggio: licopene facilmente assorbibile e vitamina E, anch’essa fortemente antiossidante.
Frutti di bosco, ciliegie, ananas e zucchine
E sempre in tema di antiossidanti, frutta estiva e golosa come mirtilli, more, lamponi, ribes, fragole, ciliegie e visciole ne è particolarmente ricca, soprattutto carotenoidi e polifenoli, come antocianine e flavonoidi.
Il mirtillo rosso, in particolare, è famoso per le sue proprietà antinfiammatorie: contribuisce al benessere delle vie urinarie e contrasta infezioni associate per esempio alla cistite, piuttosto frequente in estate.
Via libera anche ad altri cibi tipici dell’estate come ananas, zucchine, peperoni, pesche, albicocche e prugne.
I legumi
“Non dimentichiamo poi, per supportare la fertilità femminile e maschile, di consumare i legumi, che in estate si prestano ad essere inseriti in insalatone o serviti sotto forma di creme spalmabili come l’hummus; i cereali integrali in chicco, come farro, orzo e grano saraceno e l’olio extravergine di oliva, preziosa fonte di vitamina E”, suggerisce Banfi.
Il pesce
Infine, importante consumare pesce, preferibilmente pescato e di piccola taglia, che rappresenta una preziosa fonte di acidi grassi omega-3. Tenendo presente che, oltre ad una stagionalità di frutta e verdura, “esiste anche una stagionalità del pesce: in questa stagione via libera al consumo di pesce azzurro del Mediterraneo, come alici, sgombri e sardine, e di pesce bianco, come orate, dentici e ricciole, senza dimenticare di consumare una volta a settimana anche molluschi o crostacei, come calamari, totani, seppie, granchi, gamberi e mazzancolle”, conclude la nutrizionista.
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