Caldo e fertilità maschile: binomio ‘hot’
- 27/07/2023
- Fertilità
Le previsioni meteo parlano di super caldo al capolinea e di ritorno all’estate mediterranea. Buone notizie, quindi, per la fertilità, soprattutto maschile, che risentirebbe dei cambiamenti dinamici della temperatura.
Cosa dice la scienza
Università di Padova
I ricercatori dell’università di Padova hanno dimostrato che il gene E2F1, deputato alla regolazione della divisione cellulare, è fortemente coinvolto nella produzione degli spermatozoi e che le alterazioni costitutive di questo gene portano a una maggiore predisposizione all’infertilità, all’anomala discesa del testicolo alla nascita (criptorchidismo) e al tumore del testicolo.
I ricercatori hanno, poi, individuato nei testicoli umani la presenza di un gene recettore (TRPV1) che si attiva con l’aumento della temperatura, e quando l’attivazione è importante induce il blocco della formazione della di spermatozoi. Questi studi sono stati effettuati su giovani che frequentavano con ritmi cadenzati due volte la settimana le saune. La produzione di spermatozoi di questi soggetti dopo 3 mesi si riduce drasticamente con evidente accentuazione dell’espressione del gene recettore, attivato dalla temperatura elevata. Dopo 6 mesi dalla sospensione delle saune, si ripristina la normale spermatogenesi.
I ricercatori hanno valutato il coinvolgimento di questo meccanismo di alterazione della spermatogenesi in altre situazioni cliniche che si manifestano spesso con infertilità e che possono essere associate ad un aumento della temperatura, come ad esempio il varicocele e l’obesità. La misurazione della temperatura testicolare in queste condizioni cliniche ha documentato un danno della produzione spermatica correlato all’aumento della temperatura ed al gene recettore attivato dalla temperatura.
Università di Cambridge
L’influenza dei cambiamenti climatici sulla spermatogenesi è stata riportata anche dagli studiosi dell’Università di Cambridge, i quali hanno documentato che nei giorni in cui la temperatura media supera i 27 gradi si determina una riduzione della fertilità con significativa riduzione dei nati nei 9 mesi successivi in quel territorio.
Asian Journal of Andrology
Anche uno studio pubblicato da Asian Journal of Andrology ha analizzato l’effetto del calore sulla fertilità maschile. La ricerca è stata condotta su venti uomini di età compresa tra i 22 ed i 45 anni, che si sono sottoposti a riscaldamento testicolare, mediante bagni d’acqua a 43°C (10 sessioni da 30 minuti ciascuna). Dai risultati ottenuti si è osservata una diminuzione del numero totale di spermatozoi, della loro concentrazione e motilità. Inoltre, si è rilevato un incremento della percentuale di spermatozoi che, a causa del calore, presentavano frammentazione del DNA.
Hot
I testicoli sono collocati nello scroto, che ha una temperatura media inferiore di 2°C rispetto al resto del corpo. E la produzione di sperma si riduce all’innalzarsi della temperatura. La temperatura intratesticolare elevata può avere effetti negativi sulla spermatogenesi, ovvero la formazione di spermatozoi, e lo stress termico estrinseco allo scroto potrebbe causare alterazioni nella qualità del seme che vanno dalla diminuzione del numero totale di spermatozoi sino alla loro concentrazione e motilità, fattori strettamente connessi alla capacità riproduttiva.
Nei casi in cui i testicoli risiedono nell’addome a causa di patologie dovute ad alterata discesa degli stessi alla nascita, l’aumentata temperatura testicolare induce una riduzione del numero e della qualità spermatica fino alla completa assenza di spermatozoi (azoospermia).
Affinché la spermatogenesi normale prosegua, la temperatura scrotale dovrebbe essere inferiore di 2,2°C rispetto a quella intra-addominale. La temperatura ideale per la formazione degli spermatozoi è di 34,5°C, e un aumento anche di solo un decimo di grado all’interno dei testicoli determina un rallentamento della formazione degli spermatozoi, con una conseguente diminuzione della fertilità.
Consigli ‘al maschile’
Le temperature stagionali possono, quindi, influenzare la fertilità maschile. Vi sono, però, alcune abitudini di vita e piccoli accorgimenti, consigliate dagli esperti, che si possono adottare per contrastare gli effetti del caldo e preservare la qualità del liquido seminale:
- Evitare di indossare indumenti troppo stretti, che possono impedire la giusta dispersione termica dei testicoli.
- Evitare di mantenere il costume sempre bagnato nelle ore più calde della giornata, se trascorse in spiaggia.
- Evitare la sedentarietà che non permette una corretta dissipazione del calore.
- Attenzione ad alcune pratiche sportive, come ad esempio il ciclismo, che creano una condizione di costrizione dei genitali maschili.
- Prestare la giusta attenzione agli indumenti intimi che si scelgono. Secondo una ricerca pubblicata su Human Reproduction, infatti, gli uomini che indossano boxer hanno una più alta concentrazione di spermatozoi rispetto a coloro che indossano biancheria intima più aderente. L’utilizzo di slip attillati determina un aumento della temperatura dei testicoli e una conseguente diminuzione della produzione di spermatozoi. Prediligere, possibilmente, indumenti intimi in fibre naturali che fanno traspirare il calore.
- Fare lavaggi delle gonadi con acqua fresca.
- Ridurre o ancor meglio eliminare alcol e fumo che notoriamente cambiano la temperatura corporea.
- Mantenere un’idratazione costante e ridurre la temperatura corporea sostando in zone fresche o tramite docce fredde nel corso della giornata.
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