Lazio, via libera in Giunta alla nuova legge quadro sulla Famiglia
A oltre vent’anni dalla legge regionale n. 32 del 2001, la Regione Lazio aggiorna e amplia il proprio quadro normativo in materia familiare. La Giunta regionale, presieduta da Francesco Rocca, ha infatti approvato una proposta di legge quadro sulla Famiglia che prevede un investimento complessivo di 12 milioni di euro in tre anni. Il testo, promosso dall’assessore alle Pari opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Simona Baldassarre, si propone di rispondere in modo concreto e sistemico alle sfide poste dal declino demografico, dal disagio sociale e dalla frammentazione delle reti familiari.
Il presidente Rocca ha definito la proposta “una riforma necessaria e coraggiosa, che riconosce il ruolo insostituibile della famiglia e lo sostiene con strumenti attuali e mirati”. Ha sottolineato come si tratti di “una legge che guarda avanti, che investe risorse vere per promuovere la natalità, sostenere le giovani coppie, proteggere le famiglie in condizione di fragilità e rafforzare la coesione sociale”. Secondo Rocca, non si tratta solo di un impianto normativo, ma di “una dichiarazione di valori” che pone la famiglia al centro delle politiche regionali.
Le principali novità della legge quadro
Tra le principali innovazioni previste dalla proposta c’è l’introduzione di un Programma triennale per la Famiglia, che definirà priorità strategiche, obiettivi e modalità di finanziamento, affiancato da un Piano annuale operativo. Rilanciati i Centri per la famiglia, previsti anche servizi potenziati per la mediazione familiare e l’accompagnamento alla genitorialità. La Carta Famiglia del Lazio, uno degli strumenti più attesi, sarà accessibile a tutte le famiglie che rientrano nei parametri regionali e consentirà agevolazioni su servizi, spese educative e mobilità.
Particolare attenzione è dedicata alle nuove generazioni. Il progetto “Famiglia giovane”, rivolto alle coppie under 35, prevede contributi economici e percorsi di accompagnamento alla gravidanza. Allo stesso modo, il programma “Maternità fragile” è pensato per supportare le donne in condizioni di vulnerabilità socioeconomica, con misure che spaziano dai voucher ai percorsi personalizzati.
La proposta valorizza anche l’associazionismo familiare e introduce il Fattore Famiglia come criterio per modulare l’accesso ai benefici in base alla composizione del nucleo e ai carichi familiari. L’obiettivo è una riforma che sia insieme sociale, economica e demografica: un sostegno strutturale e duraturo, non un intervento emergenziale.
Un patto tra istituzioni e genitori per il futuro del territorio
Il provvedimento ha trovato il favore di molte realtà del terzo settore, come il Moige – Movimento Italiano Genitori. Il direttore generale Antonio Affinita ha espresso apprezzamento per l’approccio sistemico della riforma: “Riconosciamo nella legge un primo passo per restituire valore alla genitorialità come pilastro del benessere collettivo e della crescita delle nuove generazioni”. Affinita ha evidenziato l’importanza di rendere strutturali i percorsi di accompagnamento alla genitorialità e ha invitato Regione e Comuni a lavorare in sinergia per attuare politiche familiari di prossimità e monitorare l’efficacia degli interventi.
In quest’ottica, la proposta prevede anche la creazione di un Tavolo permanente sulla natalità e le politiche familiari (che segue quello per contrastare la denatalità), e l’organizzazione periodica della Conferenza regionale su famiglia, demografia e natalità, per garantire un dialogo continuo tra istituzioni, esperti e associazioni del territorio.
Il testo approvato in Giunta passerà ora all’esame del Consiglio regionale, dove affronterà l’iter legislativo tra commissioni e aula. L’obiettivo è dotare la Regione Lazio di una legge moderna, coerente con i bisogni reali delle famiglie e capace di rispondere con strumenti concreti alla crisi demografica in atto.