Natalità “tema centrale per il Governo”
- 27/06/2023
- Famiglia
Vincere l’inverno demografico
“Il Governo ha messo la natalità e la famiglia al centro del suo impegno. E lo ha fatto con una visione di sistema, portando avanti un lavoro trasversale a tutti i Ministeri e considerando in ogni ambito il criterio dei figli come un criterio fondamentale”. Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel messaggio inviato per l’evento “Demografica”, organizzato dall’Adnkronos presso il Palazzo dell’Informazione.
Questa visione, ha rimarcato la premier, “ha ispirato i tanti provvedimenti adottati finora, dall’aumento dell’assegno unico alle norme sui mutui per le giovani coppie, dal rafforzamento del congedo parentale fino all’inserimento della composizione del nucleo famigliare e dei costi sostenuti per la crescita dei figli nei principi della delega fiscale. È solo l’inizio – scandisce Meloni – e sono tante le misure in cantiere”. È “necessario, però”, secondo la leader di Fdi, “accompagnare a tutto questo un cambiamento dal punto di vista culturale”.
“I figli, i bambini, sono vita e speranza, come i semi da piantare per far crescere una foresta. Per decenni la cultura dominante ci ha detto esattamente il contrario. Ora è arrivato il momento di spezzare questa narrazione e invertire la tendenza, promuovendo la bellezza della genitorialità e costruendo un immaginario per la vita” continua la presidente del Consiglio nel suo messaggio.
“Vincere l’inverno demografico, ci ha ricordato Papa Francesco, significa combattere qualcosa che va ‘contro le nostre famiglie, contro la nostra Patria, e anche contro il nostro futuro’. Questa è la nostra sfida. Una sfida ambiziosa, ma che non abbiamo paura di affrontare”, prosegue la premier. “Noi vogliamo restituire agli italiani una Nazione nella quale essere padri non sia più considerato fuori moda ed essere madri non sia vista una scelta solo privata, ma un valore socialmente riconosciuto. Una Nazione nella quale fare un figlio vuol dire riconoscere di aver fatto una cosa bellissima, più grande di noi stessi, che non ci toglie nulla, che non ci priva di nulla e che non ci impedisce di realizzare i nostri sogni. E che contribuisce ad accumulare quegli anni di futuro, quel Pil demografico, indispensabile per assicurare che il fluire delle generazioni non si interrompa”.
“Desidero ringraziare l’Adnkronos per aver voluto organizzare questa iniziativa e aver scelto di dar vita ad un nuovo progetto editoriale e informativo interamente dedicato alla famiglia e alla natalità, due temi che stanno particolare alla sottoscritta e all’intero Governo. Anche per questo sono davvero dispiaciuta di non essere riuscita a partecipare in presenza, ma ci tenevo ad inviarvi il mio contributo e le mie riflessioni. Ringrazio e saluto chi oggi rappresenterà autorevolmente l’Esecutivo: il Ministro Calderone, il Viceministro Leo e il Sottosegretario Gemmato”.
“Rivolgo il mio saluto a tutte le Autorità, ai rappresentanti delle Istituzioni, agli esponenti del mondo scientifico, del tessuto produttivo e del mondo della comunicazione che hanno accettato l’invito di Adnkronos e che sono presenti oggi al Palazzo dell’Informazione”, scrive ancora la presidente del Consiglio, secondo la quale “aver riunito oggi un parterre così qualificato, trasversale e autorevole è indice, e conferma, della crescente attenzione che l’emergenza demografica sta avendo nella nostra Nazione. Perché – sottolinea Meloni – tra le prime cose che è nostro compito fare è quello di tenere accesi i riflettori sulla centralità delle politiche demografiche per il futuro dell’Italia e su quanto sia importante sensibilizzare l’opinione pubblica”.
Sostenere donne e uomini che vogliono figli
“Più siamo ricchi più diminuisce la propensione a fare figli, perché c’è più individualismo, perché c’è una diversa cultura e su questo bisogna agire. Bisogna dare alle donne la liberà di fare i figli che desiderano, possiamo sostenere questo desiderio soprattutto costruendo ambienti di lavoro più amichevoli verso la natalità, la maternità e in generale sulla presenza femminile. Troppe sono ancora oggi le donne che si dimettono dal lavoro. Abbiamo intenzione di andare avanti con forza sui temi della famiglia e della natalità. Ma abbiamo bisogno di coinvolgimento di tutti gli attori”. Lo ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, in un video messaggio inviato a ‘Demografica. Popolazione, persone, natalità: noi domani’.
“Grazie ad Adnkronos per l’iniziativa. Mi sembra anche un ottimo titolo perché il problema oggi è proprio quanti saremo domani visto l’inverno demografico che stiamo vivendo. Dobbiamo diffondere una cultura diversa sulla maternità e per costruirla c’è bisogno di sussidiarietà, della collaborazione di tutti i soggetti sul campo, sindacati, no profit, per fare in modo che se una donna e un uomo vorranno un figlio non saranno ostacolati ma avranno un ambiente che li sostiene e li premia. E abbiamo bisogno di andare avanti con forza e con il coinvolgimento di tutti gli attori anche della comunicazione. E quindi vi ringrazio per questo evento” ha aggiunto la ministra Roccella.
Sul calo delle nascite incide scarsa conoscenza della salute riproduttiva
Dal 1993, ogni anno in Italia il numero dei decessi supera quello dei neonati, con una tendenza in peggioramento. Sappiamo che si tratta di un fenomeno determinato da fattori sociali, economici e culturali, che però presenta anche un profilo sanitario, su cui incidono una scarsa conoscenza da parte della popolazione in materia di salute riproduttiva, in particolare per quanto attiene all’impatto dell’età e degli stili di vita, e le difficoltà di accesso a terapie efficaci per l’infertilità”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel messaggio inviato all’Adnkronos ‘Demografica. Popolazione, persone, natalità: noi domani’, evento promosso da Adnkronos e in corso oggi al Palazzo dell’informazione a Roma per il lancio di ‘Demografica’: un nuovo progetto editoriale del gruppo, che ha l’obiettivo di mettere la produzione giornalistica al servizio di un dibattito che tenga insieme gli aspetti politici, sanitari, sociali ed economici del tema.
“Il ministero della Salute – sottolinea Schillaci – mira a promuovere l’empowerment del cittadino, anche con campagne di informazione mirate, e a migliorare l’accesso alla diagnostica e alle terapie. Attraverso i nuovi Lea e un ampio programma di investimenti puntiamo a garantire cure omogenee sul territorio nazionale, a migliorare e sostenere ulteriormente il Percorso nascita e a potenziare l’assistenza fornita dal Servizio sanitario nazionale per rispondere in modo adeguato ai bisogni dei prossimi anni”, conclude il ministro assicurando “il massimo ascolto agli spunti di riflessione che sono certo arriveranno dalla vostra iniziativa”.
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