Meno tasse per chi fa figli? Fondazione Natalità: “Finalmente si ragiona”
- 20/04/2023
- Famiglia
“Finalmente in Italia si inizia a fare un ragionamento serio in cui i figli non vengono considerati come un fatto privato, ma come realmente sono, un bene comune. Finalmente si inizia a ragionare sul fatto che in Italia le tasse non tengono conto dei figli e della composizione familiare perché si pagano in base al reddito. Ben venga un dibattito e una riflessione su questo argomento”. Lo afferma all’Adnkronos Gianluigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità, sull’ipotesi di ridurre la tassazione per le famiglie con figli. “Ci arriviamo con grande ritardo rispetto ad altri Paesi europei quindi dobbiamo anche sbrigarci”, ha continuato De Palo auspicando non solo “una condivisione” con le associazioni ma anche che “ci sia una condivisione con le altre forze politiche. Questo non è un tema di destra o del governo, è un tema che riguarda tutti e che anche l’opposizione deve sposare”, conclude. La Fondazione, proprio per discutere questi argomenti, ha organizzato per l’11 e il 12 maggio all’auditorium della Conciliazione di Roma gli ‘Stati generali della Natalità’.
Associazione Famiglie numerose
“E’ un cambio di rotta rispetto al passato, ma va affrontato in maniera importante e decisiva: ci vuole coraggio”, afferma all’Adnkronos Alfredo Caltabiano, presidente dell’Associazione nazionale delle Famiglie numerose. “L’idea è positiva e allettante, ma di fatto non c’è nessuna indicazione specifica su come verrà applicata e chi riguarderà”, osserva Caltabiano secondo il quale, “in una situazione in cui mancano le disponibilità economiche” le misure probabilmente “riguarderanno pochi”. “Magari saranno destinate ai nuovi nati all’interno di nuclei che hanno già figli” continua Caltabiano secondo il quale è auspicabile che interventi di questo tipo riguardino invece “anche chi i figli li ha già fatti e le famiglie numerose che oggi, più di tutte, vivono al di sotto della soglia di povertà come ogni anno certifica l’Istat”. “Aspettiamo che siano definiti i dettagli”, conclude il presidente dell’Associazione nazionale delle Famiglie numerose convinto però che il governo debba avere “il coraggio di fare delle scelte, proprio perché le risorse a disposizione sono pochissime, togliendole da una parte e dirottandole su altro. Bisogna scegliere se guardare al presente, al consenso elettorale, o se avere uno sguardo rivolto al futuro e ai figli”.
La posizione del Moige
“Poniamo da anni il tema della detassazione sulle famiglie che hanno figli. Ci sono state anche sentenze della Corte Costituzionale che hanno dichiarato incostituzionale l’attuale sistema fiscale rispetto alle famiglie: la Costituzione dice che bisogna pagare le tasse in base alla propria capacità contributiva e non in base a quella retributiva invece, a livello di tassazione, è ininfluente avere figli. Non viene tenuto in considerazione il fatto essenziale che oggi, come calcolano anche le associazioni dei consumatori, un figlio in Italia mediamente costa intorno ai 10mila euro l’anno e questa somma quindi non può essere tassata”, afferma all’Adnkronos Antonio Affinita, direttore generale e co-fondatore del Moige.
“L’attuale sistema fiscale tassa di fatto i figli e crea una discriminazione rispetto ai genitori che non si vedono detratto il costo di crescere ed educare i figli garantendo così il futuro dell’Italia”, continua Affinita. Un paradosso se si pensa, al contrario, alla detassazione prevista per “le aziende che producono beni”, prosegue Affinita, in viaggio verso la Slovenia dove prenderà parte al congresso europeo dei genitori: “In Europa siamo fanalino di coda non solo a livello di tassazione discriminante per le famiglie, ma anche per i dati sulle nascite”.
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